Lucy, l’ominide più noto, in una graphic novel
Quest’anno abbiamo deciso di dedicare una serie di interviste al mondo femminile partendo da una serie di libri illustrati per bambini delle serie edita EL nella fortunata collana I Grandissimi.
Iniziamo con Lucy. La prima Donna scritto da Daniele Aristarco e illustrato da Angelo Ruta che ci ha gentilmente concesso questa intervista.
Era il 24 novembre 1974 quando vennero scoperti i resti di Lucy, l’ominide più noto mai ritrovato e vissuto 3,2 milioni di anni fa. Era una femmina di Australopiteco e fu ritrovata trovata ad Hadar, in Etiopia.
I nostri ringraziamenti a Fausto Bailo e alla Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) per la fattiva collaborazione.
Angelo, quali sono stati i suoi illustratori preferiti?
“Difficile dirlo, perché sono tanti e continuo a seguirli. In un certo qual modo non si finisce mai di alimentarsi delle opere dei grandi artisti che ci hanno preceduto. Dovendo scegliere, direi i francesi Topor e Samivel, e i nordici Larsson e Kittelsen”.
Quando è entrato a far parte del progetto editoriale che ha consentito di realizzare il libro illustrato Lucy, la prima donna?
“Lucy è un progetto di qualche anno fa. Mi ricordo che mi ha subito stimolato il testo, perché non mi ero mai occupato di niente del genere”.
Quando ha sentito parlare per la prima volta di Lucy?
“La scoperta di Lucy ha avuto una grande eco non solo in ambiente scientifico. Così ne avevo sentito parlare alla radio e attraverso i giornali”.
Quali sono state le sue fonti di informazioni sudi lei?
“Mi sono documentato prevalentemente attraverso il web, seguendo le indicazioni contenute in appendice sul libro.”
Quanto è stato complesso ricreare il mondo presente sulla terra tre milioni di anni fa?
“Ricreare un mondo di cui non esistono testimonianze iconografiche è molto stimolante. Ho immaginato di caricarlo di un’atmosfera diversa, con colori più saturi e irreali, dove la luce fosse molto diversa da quella che conosciamo”.
Quanto tempo è stato necessario per la realizzazione delle tavole?
“Circa un mese”.
Quanto è stato complesso illustrare la vita di questa nostra antenata?
“È stato complesso rappresentare gli autralopitechi: perché sono una via di mezzo tra l’uomo e la scimmia e hanno proporzioni e misure molto diverse. Ad esempio l’altezza, la lunghezza delle braccia, la differenza marcata tra maschio e femmina”.
Quale potrebbe essere la canzone di Lucy?
“Quella che le ha dato il nome: Lucy in the sky, dei Beatles“.
Progetti per il futuro?
“Altri tre libri da illustrare entro la fine dell’anno”.