L’ultimo libera tutti, il nuovo romanzo di Matteo Nepi
Chi è Matteo Nepi
Laureato in Scienze Politiche, vive a Dublino dal 2008 ed è nato a Milano.
Appassionato di scrittura, dopo essersi dedicato a quella cinematografica e aver pubblicato una raccolta di racconti, ha esordito nel 2016 con il romanzo Dentro me (PAV Edizioni).
L’ultimo libera tutti è il suo ultimo lavoro, uscito recentemente in libreria.
Di cosa parla L’ultimo libera tutti
Venticinque anni e una laurea in Scienze della Comunicazione, Diego Vicedomini vive a Milano e per sopravvivere fa due lavori: shampista di giorno e cameriere di sera.
I tanti curriculum spediti per un lavoro consono alla sua laurea, ancora non sono serviti a nulla. Le cose non sembrano andare troppo bene. Anche Sara, la sua ragazza, di punto in bianco gli comunica che partirà per il Botswana con una ONG e così la loro storia finisce.
Ai limiti della disperazione, accetta l’offerta di lavorare come tour operator e, dopo un breve permanenza in agenzia, gli viene
offerto di andare ai Caraibi per presentare alle strutture turistiche del luogo le offerte dell’agenzia e, possibilmente, far firmare loro un contratto standard.Dopo molte indecisioni, decide di partire.
E’ qui che, fra mille peripezie, faccendieri e riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, si accorge di essere stato raggirato e di rischiare grosso. Una cosa bella però la trova: Alejandra…
Cosa ne penso
Come nel precedente romanzo Dentro me, anche in questo, l’autore parla in prima persona. Ecco così che le atmosfere, la caratterizzazione dei personaggi e il grado di coinvolgimento diventano i punti di forza.
Aiutato da questa narrazione live e da una scrittura che avvicina fortemente lettore e protagonisti, l’autore costruisce una storia estremamente naturale e reale.
Anche se è difficile creare colpi di scena con questa tecnica narrativa, con abilità e senza cedimenti Matteo Nepi sviluppa fra le pagine una certa tensione, riuscendo a tenere chi legge attaccato alla vicenda.
Nonostante la ricerca del lavoro, soprattutto per i giovani, sia cosa estremamente seria e, spesso, drammatica, il romanzo l’affronta in maniera ironica e a tratti comica. Strappare un sorriso, è infatti un ottimo espediente per riflettere sulle situazioni e vederle da un’ottica alternativa, anche se non necessariamente allegra.
“Dopo migliaia di curriculum inviati per posta elettronica, migliaia per posta normale, migliaia portati a mano e un paio di
misericordiosi colloqui caduti dal cielo, mi dovetti accontentare di portare bistecche ai tavoli e fare shampoo alla gente.”
“Qualcosa di perfido accomunava le due lettere, una parola che come una diga d’improvviso si chiude per sbarrare l’impetuoso fluire dell’acqua: purtroppo. Una pedata nel culo data con stile.”
Giocando sugli equivoci che spesso la vita ci riserva, e facendo dell’ironia una cifra emotiva più che stilistica, l’autore ci fa divertire, ma anche ragionare su argomenti seri e dolorosi, su cosa è davvero importante nella vita. Anche sull’amore che, si sa, arriva quando meno ci si aspetta.
Facendo prevalere la propria intelligenza e libertà, resiste agli urti della vita, e partendo da una storia individuale arriva a raccontarne una che molti possono condividere.
Un libro piacevole che regala un momento di relax, senza per questo rivelarsi banale.