Einaudi Ragazzi – Penelope, vita da regina
Visto l’interesse suscitato da quelle precedenti, continuano le nostre interviste agli scritturi di Einaudi Ragazzi.
Questa è la volta diel libro Penelope, vita da regina scritto da Sabina Colloredo e illustrato da Cristiano Lissoni (Einaudi – Collana Grandissimi).
Ci immergiamo quindi nell’Odissea, attraverso il personaggio di Penelope. Donna intelligente, forte e volitiva che, quando il marito, Ulisse, parte per la guerra di Troia, cercherà di rifarsi una vita, la sua, per la prima volta senza un uomo accanto che decida per lei.
Ringraziamo l’illustratore Cristiano Lissoni per averci concesso questa intervista e, come sempre, Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cuneo) per la collaborazione.
Cristiano, quali sono stati i suoi illustratori di riferimento?
“Venendo da una scuola di fumetto questo mi ha influenzato molto, quindi i miei preferiti sono Hugo Pratt, per la magia dei suoi acquerelli, Lorenzo Mattoni , per il colore e le forme, e Breccia per il Bianco e Nero“.
Quando è entrata a far parte del progresso editoriale che ha consentito la realizzazione della graphic novel Penelope, una vita da regina?
“E’ da qualche anno che lavoro per EDIZIONI EL, Penelope in realtà la illustrai per la collana SIRENE pubblicata nel 2009. Questa è una versione ridotta per i Grandissimi di Einaudi, con qualche illustrazione in più”.
Quando ha sentito parlare per la prima volta di Penelope?
“Credo alle medie”.
Tra i vari personaggi che compaio nell’opera omerica quale l’ha più incuriosita?
Ulisse, l’eroe di tutti i tempi, per la sua continua ricerca di nuove terra da esplorare: Un personaggio sicuramente positivo, ma che ha anche le sue ombre e che comunque è quello che più mi è rimasto impresso.
Anche Penelope, però ha sempre colpito il mio immaginario: una donna che sapeva portare dentro di sè il carattere maschile, benchè nascosto sotto una bellezza femminile, vivendo l’attesa con grande forza e coraggio.
Quale tecnica predilige per la realizzazione delle sue tavole?
“In questo caso sono fatte interamente ad acquerello, ma negli ultimi anni lavoro quasi esclusivamente in digitale. Non riuscirei a consegnare in tempo il lavoro se fossi costretto a farlo tutto a mano. Cosi posso correggere, cambiare colore in modo più semplice senza dover rifare ogni volta tutta la tavola”.
Quanto tempo è stato necessario per la realizzazione delle tavole?
“Dal momento che firmi il contratto con la casa editrice, se ti va bene, hai tempo 2/3 mesi, ma nel frattempo fai anche altro. Diciamo che un giorno per la matita ed un altro per colorare, quelle tradizionali. In digitale meno”.
Quale genere musicale potrebbe rappresentare il carattere di Penelope?
“Ah, non saprei. Mentre lavoro ascolto di tutto. Dal Folk al Punk, passando per la qualsiasi altro genere che mi trasmette emozioni. Direi che per Penelope mi hanno accompagnato le voci femminili in genere, dalle ballate irlandesi cantate in gaelico a quelle del Mediterraneo come la musica algerina di Soua Massi”.
Quale illustrazione può riassumere meglio la sintesi di questa graphic novel?
“Quella che apre il volume (immagine di copertina, ndr). Credo, e spero, di aver dato al suo sguardo la sua forza ed il suo tormento“.