“500 chicche di riso” e torna il sorriso
Chi è Alessandro Pagani
Alessandro Pagani vive a Firenze, dove è nato e dove lavora presso l‘Azienda Sanitaria.
Oltre che di poesia e scrittura, è appassionato di musica.
Nel 1989 inizia un percorso come musicista con svariati gruppi tra i quali gli Stropharia Merdaria, i Parce Qu’Il Est Triste, gli Hypersonics, i Subterraneans e successivamente con i Valvola, insieme ai quali fonda l’etichetta discografica Shado Records. Attualmente è batterista della desert rock band Stolen Apple. Nel 2016 pubblica la sua prima opera, la silloge Perchè non cento? (Augh!, 2016) a cui segue Io mi libro (96 rue de-La-Fontaine Edizioni, 2018).
A Maggio scorso è uscito il suo ultimo lavoro, 500 chicche di riso (96 rue de-La-Fontaine Edizioni)
Di cosa parla 500 chicche di riso
E’ una raccolta di cinquecento frasi umoristiche, ironiche, grottesche e provocatorie che vanta la prefazione di Cristiano
Militello, il noto attore, cabarettista, conduttore televisivo e radiofonico che tutti conosciamo anche per la sua lunga partecipazione al TG satirico Striscia la notizia. Le illustrazioni sono di Massimiliano Zatini (bassista degli Stolen Apple, la band di cui fa parte anche l’autore).
Cosa ne penso
Come in Io mi libro, anche qui Alessandro Pagani si confronta con la realtà, attraverso brevissime composizioni a carattere moralistico, ironico, sarcastico o comico.
Una raccolta che non è solo colore, la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone, ma soprattutto è la ricerca del paradossale che porta a continui spunti di riflessione.
- Nuovo videogioco dedicato al mondo dei medici: Super Primario Bros.
Con espressioni che spaziano dall’ironia pacata e discorsiva allo scherno e all’invettiva sferzante, l’autore mette in discussione luoghi comuni e autorità costituite, un po’ come, fin dall’antica Grecia, ha sempre fatto la satira occupandosi di eventi di stretta attualità politica.
- «Traduca in inglese questa filastrocca maggese: la vispa Teresa correa tra l’erbetta…» «Theresa May.»
In alcune chicche, spunta poi fuori l’ironia socratica che porta Pagani a mostrarsi quasi ignorante in merito a questioni da affrontare, come per costringere il lettore a trovare da solo le risposte alle proprie domande.
La realtà e i personaggi della vita contemporanea possono essere ritratti e raccontati in tanti modi, così come vari sono gli strumenti utilizzati per arrivare a smuovere le corde delle emozioni e dei sentimenti: è questa la bellezza dei libri!
Una raccolta sicuramente divertente e spiritosa, capace di alleggerire le nostre giornate regalandoci un sorriso. E questo non significa certamente che non lasci qualcosa, che non abbia da dirci, anzi…