“Dionysos” la graphic novel illustrata da Gianenrico Bonacorsi
Per la collana La Sagesse des myther di Glènat è uscita la graphic novel Dionysos , sceneggiata da Clotilde Bruneau e illustrata da Gianenrico Bonacorsi.
La storica casa editrice francese, fondata da Jacques Glénat nel 1972, continua a donarci splendidi volumi da collezione.
Ringraziamo Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) per aver permesso l’intervista con l’illustratore Gianenrico Bonacorsi
Leggeva già in tenera età?
“No, in realtà ho iniziato a leggere fumetti molto tardi, intorno ai 14 anni, quando un mio amico per la prima volta mi portò in una fumetteria.
Prima di allora non c’èra mai stato un vero e proprio incontro con il fumetto, se non con qualche splendido numero di MAD degli anni ’80 che mio padre aveva fortunatamente conservato dalla sua permanenza in America e qualche fumetto random che a volte mi capitava tra le mani.
Comunque sia, i primi fumetti a cui mi avvicinai furono i comics supereroistici americani, pian piano scoprii poi la bandessine francese e qualche bonnelliano“.
Quali l’hanno influenzato?
“Ho sempre letto solo fumetti i cui disegni mi piacessero, quindi seguivo gli autori più che altro, la storia è sempre stata un pò secondaria rispetto al mio interesse.
Le influenze più forti comunque le trovavo in tutti quegli autori che con un certo realismo e creatività riuscivano a mostrarmi qualcosa di nuovo, ad esempio Liberatore con le sue illustrazioni erotiche o Moebius con le sue storie così assurde. Come citavo prima anche MAD mi ha influenzato con la sua critica sociale così irrispettosa, ma allo stesso tempo così vera e presente.
Con il tempo capii che nel mondo dell’arte non esistevano regole, nessuno poteva dirti cosa o come fare, era solo l’artista che con il potere creativo poteva realizzare qualunque cosa volesse. Questa libertà è stata di sicuro uno dei molti motivi per cui ho deciso di far diventare l’arte la mia vita”.
Secondo lei, qual è la migliore preparazione intellettuale per un aspirante fumettista?
“Considerando che ho appena iniziato a lavorare in questo settore e quindi non ho molta esperienza alle spalle, dirò quello che per me è stato più importante.
Fondamentali sono stati i maestri che ho avuto la fortuna di incontrare, perché mi hanno trasmesso il giusto mind setting, quindi la consapevolezza, il tempo e la passione necessari per poter fare questo lavoro, capire e imparare ad interpretare il linguaggio narrativo del fumetto e prestare attenzione a tutta una serie di cose che prima non consideravo affatto.
Un’altra cosa importante è la pratica costante, a volte quasi ossessiva, ma alla base di tutto,oltre a cercare sempre di dare un certo onore al proprio lavoro e non accontentarsi troppo facilmente. In caso contrario non si progredisce, bisogna cercare sempre di analizzare la propria opera in maniera oggettiva cercandone i difetti”.
Come è avvenuto il suo incontro con la Glénat?
“Nella commissione d’esame dell’ultimo anno alla scuola del Fumetto di Milano, composta da vari editor di varie case editrici, c’era per l’appunto anche uno di Glenat, a cui piacque il mio lavoro e mi fece iniziare a lavorare”.
Come è nata la serie La Sagesse des mythes?
“Non conosco esattamente le specifiche della nascita di questa collazione, so solo che il filosofo/scrittore Luc Ferry, che dedicò moltotempo agli studi e ai saggi sull’analisi della mitologia greca, decise assieme a Glenat di iniziare una collezione di volumi sui principali miti dell’antica Grecia. Questi volumi hanno anche lo scopo di trasmettere determinate morali e insegnamenti di vita, difatti in alcune scuole vengono utilizzati per l’apprendimento”.
Quanto tempo ha richiesto realizzare questo lavoro?
“Di media una casa editrice francese concede al disegnatore dai 8 ai 12 mesi di tempo per completare un volume. Ovviamente ci sono autori molto veloci, che riescono a fare un volume anche in 4-5 mesi e viceversa chi ci impiega un anno e mezzo o più. Dipende molto dallo stile di disegno dell’autore. Per quanto riguarda il volume di Dionysos l’ho realizzato in nove mesi, invece il nuovo volume a cui sto lavorando ora punto di finirlo in 7-8 mesi, perché comunque ormai ho ingranato abbastanza e sono più fluido”.
Quanto è stato importante il lavoro di ricerca storica?
“La ricerca storica è molto importante, perchè più dettagli verosimili ci sono, più i personaggi e l’ambiente si legheranno meglio con la vicenda e di conseguenza la lettura sarà più immersiva”.
Quale tecnica grafica ha utilizzato per la creazione dei personaggi?
“Utilizzo una tecnica tradizionale, disegno su carta e in seguito, dopo che le matite mi vengono approvate, le inchiostro con dei multiliner”.
Quale illustrazione potrebbe riassumere meglio Dionysos?
“Secondo me non c’è una singola vignetta che possa rappresentare completamente questa storia, ma se dovessi scegliere la doppia splash page di pagina 36-37, che purtroppo però è stata un po soppressa dalla colorazione del colorista”.