Intervista (anche in spagnolo) all’illustratore Alberto Foche Duarte
Alberto Foche Duarte nasce il 19 Dicembre 1979 a La Línea de la Concepción (Cádiz), un comune spagnolo situato nella comunità autonoma dell’Andalusia.
Disegnatore autodidatta, primo lavoro pubblicato dalla editrice Megamultimedia (Málaga) nella rivista Wet comics, nel 1996.
Da allora ha lavorato, e lavora, per molte e note case editrici europee e americane.
Dal 2012 al 2016, simultaneamente alla carriera di disegnatore, entra a far parte del Dipartimento d’arte di Amusement Logic, azienda valenciana che si occupa di disegno e costruzione di parchi tematici ed acquatici, come disegnatore, artista concettuale e modellatore 3d.
Nel 2017, oltre ai lavori come illustratore per Green Ronin, lavora in Dan Dare (Titan comics), personaggio emblematico della fantascienza inglese, dove apporta i disegni al copione scritto da Peter Milligan.
Nel 2019 collaborai in Alien Racer serie di fantascienza per l’editrice newyorkese “ 451 Burn“.- 2021, X-Corp Marvel.
Grazie a Fausto Bailo e alla Premiata Libreria di Bra (Cn) che ci hanno permesso di conoscere anche questo straordinario personaggio e a Domenico Grillo per la traduzione.
Alberto quando è nata in lei la passione per il fumetto?
“A dire il vero mi ricordo disegnando sempre, fin da bambino. Forse con l’arrivo in Spagna di serie tv come i Cavalieri dello Zodiaco o Dragon Ball, comincia a prendere più seriamente l’idea di fare comics in maniera professionale”.
Quali fumetti leggeva in tenera età?
“Da questo punto di vista sono stato molto fortunato, mio fratello maggiore aveva una bella collezioni di fumetti europei. Riviste come CIMOC mi fecero conoscere autori come Frank Miller, Moebius o Bouq, inoltre leggevo sempre a letto autori come Francisco Ibañez, Jan o Escobar, credo non esista autore spagnolo della mia generazione che non abbia passato una prima fase leggendo libri di Mortadelo e Filemón o Zipi e Zape J.”
Come è avvenuto il suo incontro con la Marvel?
“Il mio primo contatto con la Marvel fu con Rickey Purdin, tramite l’agenzia di autori di Joaquín García Marina ( Radebu agency). Mi mandarono alcune pagine di prova di Electra e Pugno di Ferro, le disegnai e a Rickey piacquero. Fu lui che, più tardi, mi propose varie serie e decisi di accettare X-Corp, che mi sembrava una serie abbastanza innovativa sul mondo dei mutanti”.
Quando è entrato a far parte del progetto editoriale che ha consentito la realizzazione di X-CORP?
“Iniziai a lavorare alla serie a metà gennaio. Quando ebbi tutta la documentazione e il copione di Tini Howard pronto per lavorarci sopra. Tutta la squadra è stata molto gentile e diligente, molto attenti se mi mancava qualcosa. Crearono un bell’ambiente di lavoro e tutto si svolse rapidamente”.
Qual è la trama?
“In X-Corp, nei 5 numeri che compongono la serie, di sviluppa una lotta di interessi commerciali tra un astuto magnate con base in Brasile e un dinamico gruppo di mutanti, agli ordini di Charles Xavier, per sviluppare un nuovo ingegno tecnologico … tutto ciò combinato ad un importante evento mutante Hellfire Gala“.
Quale tecnica grafica ha utilizzato per creare le sue illustrazioni?
“Sono solito lavorare, ormai da molto tempo, con tecnica digitale, me trovo molto più comodo”.
Progetti per il futuro?
“Ora sto lavorando a dei propri progetti, con copioni miei. Uno di scienze fiction giovanile, mescolando soggetti come le avventure spaziali pulp e la ricerca di tesori perduti. Un’altra storia alla quale sto lavorando è di taglio storico, basata su fatti reali, in cui ci sarà romanzo, avventura e battaglie epiche nell’Europa del XVI secolo”.
Entrevista en español.
Alberto cuándo nació en usted la pasión por el dibujo?
“Realmente me recuerdo dibujando siempre, desde niño. Quizás con la llegada a España de series de TV como Caballeros del zodiaco o Dragon Ball, empecé a tomarme más en serio la idea de hacer cómics de manera profesional”.
Cuáles cómics leía de pequeño?
“Tuve mucha suerte en ese aspecto, mi hermano mayor tenía una buena colección de cómic europeo. Revistas como CIMOC me enseñaron autores como Frank Miller , Moebius o Bouq, a parte de aquello siempre leía en la cama a autores como Francisco Ibañez, Jan o Escobar, creo que no hay autor español de mi generación, que no haya pasado por una primera época devorando libros de Mortadelo y Filemón o Zipi y Zape”.
Cómo le ocurrió su encuentro con la Marvel?
“Mi primer contacto con Marvel fue con Rickey Purdin, a través de la agencia de autores de Joaquín García Marina ( Radebu agency). Me mandaron unas páginas de prueba de Electra y puño de hierro, las hice y pareció que a Rickey le gustaron. Fué él que, más tarde, me propuso varias series y decidí aceptar X-Corp, que parecía una serie bastante innovadora dentro del mundo mutante”.
Cuándo se incorporó en el proyecto editorial que ha permitido la realización del cómic: X-CORP?
“Empecé a trabajar en la serie a mediados de Enero. Cuando ya tuve toda la documentación preparada, y el guión de Tini Howard listo para trabajar sobre él. Todos en el equipo han sido muy amables y diligentes, muy atentos por si me faltaba algo. Generaron un muy buen ambiente de trabajo, y todo fluyó rápido”.
Cuál es la historia?
“En X-Corp, durante los 5 números que componen la serie,se desarrolla una lucha de intereses comerciales entre un astuto magnate con base en Brasil y un dinámico grupo de mutantes, a las órdenes de Charles Xavier, por hacerse con un nuevo ingenio tecnológico … todo esto mezclado con un importante evento mutante Hellfire Gala”.
Cuáles técnicas gráficas ha utilizado para realizar sus ilustraciones?
“Suelo trabajar desde hace mucho tiempo con técnica digital, me siento bastante cómodo”.
Proyectos para el futuro?
“Ahora mismo estoy trabajando en proyectos propios, guionizados por mí. Uno de ciencia ficción juvenil, mezclando conceptos como las aventuras pulp espaciales y búsqueda de tesoros perdidos. Y otra historia en la que trabajo es de corte histórico, basado en hechos reales, donde habrá romance , aventuras y batallas épicas en la Europa del siglo XVI”.