Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico
Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico
di Roberto Zucchi
(2022, Il Prato edizioni)
Chi è Roberto Zucchi
Scrittore e giornalista in passato è stato responsabile dei settori Cultura ed Esteri e quindi caporedattore centrale del quotidiano Il Gazzettino di Venezia.
Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Siderea Crimina (Editoriale Programma), noir storico con protagonista Galileo Galilei, e nel 2019, con l’editore Il Prato, “otere H – I disabili che hanno fatto la Storia, raccolta di ritratti di personaggi illustri a dispetto dei propri handicap. Sposato, ha due cani molto affettuosi.
Torna in libreria con questa biografia romanzata del medico, astrologo, filosofo e mago vissuto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo.
Di cosa parla il libro
Pietro d’Abano (1250-1315) è un genio avvolto nel mistero. Uno di quei pionieri della scienza, quando ancora si chiamava magia, che propiziarono l’uscita dal Medioevo e l’avvento del Rinascimento.
Fu filosofo, astronomo e astrologo, ma soprattutto medico, e per questo a lungo perseguitato dall’Inquisizione, che ben tre volte cercò di condannarlo al rogo come eretico e negromante.
Le sue opere sono note agli studiosi, ma poco si sa della sua vita. Anzi, delle sue vite. Perché, in un’epoca in cui il solo viaggiare era un azzardo, dopo l’adolescenza tra Abano e Padova fuggì a Costantinopoli, dove imparò le lingue e le arti mediche, quindi visse dieci anni nella nuova capitale d’Europa, Parigi, da insegnante alla Sorbona, e infine tornò a Padova, dove diede inizio alla sua famosa scuola medica, prima di sparire letteralmente dalla faccia della terra.
Ma la morte è solo l’ultimo degli enigmi di Pietro d’Abano che queste pagine intendono svelare.
Commento
“Mi ha sempre appassionato la storia della scienza – ha dichiarato l’autore – particolarmente se legata al territorio. Quella storia impressa sulle pietre che calpestiamo senza avere la consapevolezza dei geni che l’hanno fatto prima di noi. In questo senso Padova, la mia città, è ricca di testimonianze eccellenti, grazie alla sua università, nata ottocento anni fa.“
Francesca Ghezzani, giornalista