‘L’uomo e il mare’ di Stefano Tamburini

‘L’uomo e il mare’ di Stefano Tamburini


L’uomo e il mare.

Storia di un sub ucciso da uno squalo e dei tentativi di ucciderlo ancora

di Stefano Tamburini

(2024, Associazione culturale Il Foglio)


Chi è l’autore

Stefano Tamburini nasce a Piombino (Li) nel 1961 da padre piombinese e madre elbana. Divoratore di libri e di strade dove consumare scarpe da marciatore, coltiva anche la passione per il giornalismo muovendo già a fine liceo i primi passi nella professione nella redazione piombinese del quotidiano Il Tirreno. Comincia poi un lungo viaggio nei giornali di mezza Italia. Di alcuni diventa direttore: Corriere Romagna, Agenzia Agl (che cura il notiziario nazionale per i 18 quotidiani locali del Gruppo Espresso), la Città di Salerno e Il Tirreno.

Fra una direzione di testata e l’altra,c’è anche l’incarico di coordinare supplementi e inserti per i giornali del Gruppo, in particolare quelli legati ai grandi eventi sportivi (Olimpiadi, Europei e Mondiali di calcio) e alle tematiche dell’innovazione tecnologica. Fra le tante collaborazioni, quelle con il settimanale Autosprint e con il quotidiano abruzzese il Centro, per realizzare una serie di ritratti di Ribelli dello sport, che poi hanno contribuito a far nascere il suo primo libro Il prezzo da pagare, pubblicato nel 2022, con lo sport scenario di lotta a favore dei diritti umani e civili. Il libro è stato semifinalista al premio Bancarella Sport 2023 e insignito del premio Books for peace 2023.

Nel mese di novembre 2023 è uscito il suo secondo libro dal titolo Beati, dannati e sogni truccati. L’opera rivela la commistione perversa tra la poesia delle grandi imprese sportive e i grandi affari non sempre puliti che si nascondono all’ombra della passione popolare.

Di cosa parla il libro

2 febbraio 1989. Morte e terrore emersero dal mare appena increspato e tiepido di un insolito inverno che sembrava maggio. Le fauci di uno squalo si presero la vita di un sub di 47 anni, Luciano Costanzo, e fecero precipitare Piombino, l’Arcipelago e mezza costa toscana in un film dove tutti erano attori e spettatori.

 

Stefano Tamburini

La realtà aveva sorpassato fantasie ardite e timori ancestrali. E purtroppo non era che l’inizio di una storia assurda: la straordinarietà degli accadimenti veniva presa a pretesto per metterli pesantemente in dubbio, per costruire una narrazione tossica, devastante, umiliante.

 

In quello scenario, infatti, c’erano altri uomini ben più feroci dello squalo che cercavano di ucciderlo una seconda volta attribuendogli una fuga per incassare una polizza sulla vita peraltro inesistente. Oppure una battuta di pesca con gli esplosivi finita in malo modo. Questa, dunque, è anche la tragedia di un giornalismo sciatto e in malafede al servizio della menzogna sconfitto da quello più genuino e di qualità pronto a battersi perché un uomo già morto nel modo peggiore non fosse ucciso anche una seconda volta. E con lui anche un po’ del nostro vivere civile.

Cosa ne penso

L’uomo e il mare racconta una storia accaduta 35 anni fa, di per sé terrificante come può esserla quella di un uomo ucciso da uno squalo. Ma è soprattutto il racconto ancor più devastante del dopo, della crudeltà di uomini ancora più feroci di uno squalo che cercavano di far passare una verità alternativa a quella incontrovertibile dei fatti, infangando la reputazione dei testimoni e la memoria della vittima, Luciano Costanzo, 47 anni, lavoratore portuale ed ex calciatore di Massetana, Piombino, Acireale, Livorno, Savoia e Paganese.

L’uomo e il mare è un romanzo-verità che racconta gli accadimenti terribili che seguirono il 2 febbraio 1989.

 

L’opera si pregia della prefazione di Giangiacomo De Stefano, produttore, autore e regista cinematografico, figlio di Gennaro, giornalista vittima in Abruzzo di un arresto illegale da parte di un poliziotto poi smascherato e condannato, grazie a un’estenuante opera di indagine alla quale Tamburini, pochi anni dopo la vicenda di Costanzo, prese parte con grande impegno.

De Stefano scrive che «il libro di Tamburini ci mostra due diversi modi di intendere il giornalismo. Attraverso la storia tragica di Costanzo si parla di unappassionato lavoro d’inchiesta che contrasta chi vuole mistificare la realtà dei fatti per rovesciarli. Dalla parte opposta c’è infatti il giornalismo che cerca di sfruttare il clamore della vicenda, dando voce a coloro che hanno interesse a negare l’unica verità possibile e cioè che a uccidere Costanzo fosse stato uno squalo. È l’ignoto che ci spaventa e che dipinge come minacciosi elementi da sempre presenti in natura. Lo squalo nel mare, i lupi o gli orsi nei boschi.Tamburini mostra un giornalismo dal valore civile altissimo e lo fa attraverso un libro che ci fa immergere negli avvenimenti come se si trattasse di una serie televisiva, dove il finale aperto fa venire voglia di andare avanti pagina dopo pagina».


Recensione a cura di Gordiano Lupi, scrittore e editore


 

Condividi:

Post correlati

‘Emilio Pucci. Lo stilista aviatore’ di Enrico Mannucci

'Emilio Pucci. Lo stilista aviatore' di Enrico Mannucci


'Emilio Pucci. Lo stilista aviatore' di Enrico Mannucci

Emilio Pucci. Lo stilista aviatore di Enrico Mannucci (2024, Diarkos edizioni) «La moda è la rappresentazione estetica di un determinato momento storico e il creatore di moda è l’interprete più sensibile del momento che vive. Di più, è l’anticipatore di idee, l’antesignano di un...

‘La mappa del Pirata’: intervista all’autore Giacomo Pellizzari

'La mappa del Pirata': intervista all'autore Giacomo Pellizzari


'La mappa del Pirata': intervista all'autore Giacomo Pellizzari

La mappa del Pirata. Guida sentimentale ai luoghi di Pantani di Giacomo Pellizzari (Cairo Editore, 2024) Tra poche ore, esattamente il 4 maggio, prenderà il via la 107° edizione del Giro D'Italia, una manifestazione che ha appassionato ed ancora appassiona migliaia di persone...

Zoe Rondini: superare la disabilità con la scrittura e la comunicazione

Zoe Rondini: superare la disabilità con la scrittura e la comunicazione


Zoe Rondini: superare la disabilità con la scrittura e la comunicazione

Zoe Rondini è il nome d'arte di una donna giovane, forte e coraggiosa, già ospite di questo blog con le recensioni di due sue opere (il libro autobiografico Nata viva ( https://www.dianoratinti.it/nata-viva-di-zoe-rondini-la-forza-delle-donne/ ) da cui è stato tratto anche un cortometraggio, e...

Lascia un commento