Isadora Mendes Panero a ‘Panorami Oltrelinea’
A Bra, in provincia di Cuneo, dal 13 giugno al 7 luglio 2024 presso il Movicentro si tiene un’interessante mostra dal titolo: Panorami Oltrelinea alla quale hanno aderito oltre 40 artisti.
Il nostro Blog, sempre sensibile a tutto ciò che fa cultura, ha deciso di seguire l’evento e di pubblicare interviste ad alcuni degli artisti che hanno preso parte all’iniziativa. Dopo quelle a Chiara Fissore, Mirko Andreoli e Giulia Bellunato, concludiamo oggi con Isadora Mendes Panero che abbiamo già intervistato qualche tempo fa in occasione di una mostra dedicata alla Divina Commedia braidese: https://www.dianoratinti.it/isadora-mendes-panero-e-la-sua-divina-commedia-dipinta/
Isadora quando ha incontrato Chiara Fissore e gli artisti di Antidoto?
“Non ricordo di preciso, però ricordo che la conobbi tramite amicizie comuni, e mi parlò del progetto Antidoto.”
Quando realizza un’opera segue il suo istinto oppure pianifica tutto?
“Nel passato seguivo il mio istinto, poi con il passare del tempo mi sono resa conto che le mie opere avevamo bisogno di tempo, quindi adesso preferisco pianificare. Questo necessita di uno studio approfondito.”
La passione per le arti nasce in famiglia, oppure è una cosa solo sua?
“In famiglia sono stata plagiata da mia zia che crea tanti tipi di oggetti. Da piccola mi sono appassionata al disegno che ho ripreso con più convinzione da grandicella come sfogo. Verso i vent’anni ho cominciato a disegnare cose semplici come dei segnalibri, poi crescendo mi sono data alla pittura con una serie di quadri che amo chiamare: quadri da sfogo. L’opera che presenterò alla mostra fa parte di quella serie”.
Dove nasce la particolarità delle sue tavole?
“Nasce appunto come sfogo personale, qualcosa che prende vita attraverso queste tavole, è una cosa molto psicologica. I miei primi lavori erano per lo più in bianco e nero, anche se con sfondi colorati, e con un’attenzione particolare ai simbolismi. Attualmente invece ho abolito gli sfondi colorati.”
Nelle sue opere sono più importanti gli sfondi oppure i soggetti?
“Preferisco concentrarmi sul soggetto perché rappresenta l’opera. Lo sfondo lo faccio risaltare in maniera secondaria, altrimenti mi sembrerebbe una fotografia”.
Quanto tempo impiega per creare un’opera?
“In genere, la inizio e la finisco, avendo già pianificato tutto nei particolari. E’ raro che faccia un’aggiunta dopo aver finito il quadro”.
Come descriverebbe quella che presenterà alla mostra?
“Il lavoro si chiama: La riscoperta dei turbamenti. Preferisco non dare una descrizione, perché ognuno di noi guarda il mondo con occhi propri. Preferisco che siano i visitatori della mostra a dire cosa potrebbe rappresentare”.
Dove si è svolta la tua prima mostra?
“La prima mostra si è svolta al V.I.T.R.I.O.L. Fossano. Lo ricordo con grande piacere, anche se si trattava di una piccola cosa, quello è stato il mio primo passo nel mondo delle arti”.
Intervista a cura di Fausto Bailo, promotore culturale, e della Premiata Libreria Marconi di Bra (CN)