Calcio e acciaio – dimenticare Piombino
Una lettrice, Monica Paggetti di Follonica (Gr), ha inviato il riassunto ed un brevissimo commento personale a Calcio e acciaio – dimenticare Piombino – di Gordiano Lupi (ed.Acar).
Gordiano Lupi collabora con La Stampa di Torino e con www.tellusfolio.it curando rubriche su Cuba, cinema e narrativa italiana. Dirige la collana di Narrativa Latinoamericana di Edizioni Anordest. Traduce gli scrittori cubani Alejandro Torreguitart Ruiz e Yoani Sánchez. Ha pubblicato molti libri monografici sul cinema di genere italiano.
Il romanzo è entrato nella rosa dei 27 libri scelti da “Gli amici della domenica“, il comitato che annualmente seleziona le opere da far concorrere al prestigioso Premio Strega.Lo pubblico con piacere.
Ho di recente letto “Calcio e acciaio” di Gordiano Lupi.
Una storia ambientata in maremma, una storia di provincia raccontata con
malinconia ma anche con attaccamento ad una terra che tutto da’ e tutto
toglie.
Giovanni e’ un bambino che ama il calcio e i campioni che cerca di imitare.
Sogna di prendere il largo dalla sua terra. Lascia Piombino e l’amore.
Il calcio e’ tutta la sua vita e adesso che ha concluso la carriera torna per
cercare di ricomporre vicende e rapporti lasciati a metà.
Rivive ricordi e rimpianti; il rapporto con il babbo, dipendente delle acciaierie,
che diceva sempre “tu non ci devi finire a lavorare la’.”
Il nonno, che ha conosciuto la guerra e la miseria, gli insegna a sognare e a
lottare per quello in cui crede.
Calcio e acciaio – dimenticare Piombino è una storia che parla di sogni e di rinunce ma anche di consapevolezza e di vita vera immersa in una cittadina maremmana dove qualsiasi cosa si ottiene con il sacrificio e con la passione.
Monica Paggetti