La rivoluzione dei garofani: graphic novel 5^parte
Nel 2014 ricorreva il 40° anniversario della Rivoluzione dei garofani, quando nella notte a cavallo tra il 24-25 aprile 1974, un gruppo di militari dell’ala progressista organizzò un colpo di stato che mirava a porre fine al più lungo regime autoritario d’Europa fondato da Salazar, quest’atto insurrezionale incruento permise al Portogallo il ripristino della democrazia.
Da un’idea di Bailo Fausto, sei illustratori illustratori bolognesi (Niccolò Tonelli, Annamaria Gentili, Mattia Moro, Elisa Menini, Gianluca Valletta, Flavia Barbera) decisero di far rivivere quella notte che riporto la libertà in Portogallo, attraverso le loro opere.
Eccoci arrivati alla quinta tavola e, per chi si fosse perso la quarta , eccola qui…
https://www.dianoratinti.it/la-rivoluzione-dei-garofani-4-parte/
Biografia Erika Damiano Corallo (autrice del testo)
Nasce a Bra il 29 settembre 1982. È laureata in Scienze dei beni Culturali ed è impiegata attualmente nel settore pubblico.
Il suo primo romanzo Goodnight Dracula uscito nel 2014, prossimamente verrà dato alle stampe il suo secondo libro dal titolo: Blend, entrambi i libri sono reperibili su www.lulu.com
Descrizione quinta tavola
Mi alzo, ispirata, pervasa dalla sensazione che qualcosa stia per accadere. Qualcosa di nuovo e di bello. Mi avvicino distrattamente alla finestra, mentre canto. Non sto sussurrando, la sto cantando a voce alta, troppo alta a quest’ora, ma non me ne importa. Non riesco a tacere e mi viene da ridere. Strappo un garofano dal vaso e lo infilo tra i capelli sciolti, sopra l’orecchio, come fosse il gesto più naturale del mondo, come se tutti i giorni mi adornassi di fiori i capelli.
E’ così bella la canone ed è così strano sentirla alla radio… ma mi fa sentire viva, maledettamente viva.
Che succede?
Un serpente nero, che si snoda lungo la via, debolmente rischiarato dalla luce dei lampioni, rivela un mare di teste, di uomini e di donne, che avanzano senza fretta, ma con una determinazione tattile, percepibile nel buio della mezzanotte inoltrata.
Che novità è mai questa? Sono soldati, insieme a civili, stretti gli uni agli altri, in un’unica e lenta marcia. Alcune donne tengono per mano giovani ufficiali, li vedo proprio qui, sotto la mia finestra. E prima di accorgermene, in strada ci sono anch’io e canto. Indosso la camicia bianca da notte ed uno scialle sopra le spalle, ma nessuno sembra accorgersene, qualcuno mi sorride, seguitando ad intonare Grandola vila morena…
“Ma cosa sta succedendo?” mi accorgo di aver posto la domanda, solo dopo averla formulata. Vivo un sogno, forse, ma non mi voglio svegliare. Sono vicino ad uno dei giovani ufficiali, che mi sorride.
“E’ l’inizio di una nuova vita, la fine del despotismo e della paura. Unisciti a noi, potrai fare molto sia per te che per il tuo Paese”
Sono frastornata, per un attimo sembro accorgermi di tutta la folla intorno. Mi pervade un brivido: è la cosa giusta essere qui, questa notte?
“Oh ma io non ho nulla da offrire…” rispondo, indugiando nei suoi occhi scuri.
“Qual è il tuo nome?” mi domanda.
“Maria…”
“Bene Maria, io sono Antonio… e ti dico che potrai essere utile, anche solo con questo”
Antonio prende il garofano che ho tra le mani. Non ricordo di averlo tolto dai capelli, ma questa notte molte cose ancora non trovano una risposta.
Altre donne del corteo hanno visto il gesto ed iniziano a strappare i garofani dai vasi che ornano i bassi balconi delle vie e le fioriere davanti alle osterie. Li infilano nelle canne dei fucili dei soldati. Lo faccio anch’io, mentre canto, mentre mi unisco alle voci che si levano alte sopra la città, mentre tutti tornano padroni delle proprie vite, delle proprie scelte e del proprio destino. Mentre scegliamo la pace al posto della violenza.
Lo faccio anch’io e mentre lo faccio mi sento bene. E mi sento viva.
Per maggiori informazioni sulla autrice
Annamaria Gentili
Anno 2014