Nero, esordio di Daniele Scalese
Nero di Daniele Scalese
(Eremon Edizioni, formato Epub, euro 2,49)
Daniele Scalese
Chi è Daniele Scalese
Questo giovane ed estroverso autore (non ha ancora trent’anni) innamorato della vita e grato per ciò che gli sta riservando, nasce a Taranto, ma la sua poliedrica personalità si forma tra Milano e la capitale del barocco salentino: Lecce.
Fra università, collaborazioni, lavori di genere completamente diversi come venditore di call center, istruttore in sala pesi, giornalista per un sito dedicato al cinema, impiegato all’ufficio ammissioni dell‘Università Bocconi (“il luogo più noioso del mondo”, dice lui) e ragazzo immagine Carrefour, riesce comunque a trovare il tempo per coltivare le sue grandi passioni.
Ama lo scrittore e saggista statunitense David Foster Wallace, ma anche le poesie e gli aforismi di Pessoa (è partito per Lisbona per mettersi sulle sue orme) ed è affascinato dalla turbolenta vita e dalle produzioni di Hunter Scott Thompson, il giornalista e autore americano finito suicida a 67 anni.
Cinefilo, apprezza Tarantino, Polanski, Lynch e si commuove di fronte ad un film del sudcoreano Park Chan-Wook.
Collabora con alcune riviste cinematografiche, scrive racconti per un magazine e frequenta una scuola di scrittura creativa.
“Quando mi sento triste” dice “ guardo Birdman (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) il film firmato dal regista messicano Alejandro González Iñárritu”
Con molta autoironia ci racconta che ha recentemente conosciuto il suo 128^mo Grande Amore al quale è in procinto di mostrargli, ovviamente in streaming, il film che più parla all’altro di se stesso: Birdman, ovviamente. “Dire che fai lo scrittore e parlare di cinema, fa sempre un certo effetto con una nuova ragazza…” Ammette con aria sorniona.
Di cosa parla Nero
Ambientato in una città contemporanea e strutturato in 23 parti ognuna delle quali ha perlopiù il nome di un colore, racconta la storia di Lorenzo. Un uomo che dal momento in cui viene licenziato dal lavoro entra in una profonda crisi.
Tradisce la compagna, rivelandosi sempre più indifferente a tutto quel complesso di regole e norme che ci guidano nella società. Privo di senso morale e valori, discende verso l’autodistruzione in un universo abietto ed ambiguo dove si sente, però, in potere di fare tutto senza alcun limite.
Cosa ne penso
Scritto in prima persona, è una storia che mescola con ottimi risultati le caratteristiche del noir metropolitano con quelle del thriller, del romanzo erotico e di formazione. Attraverso Lorenzo e la sua coscienza, l’autore ci mostra con particolare vividezza come il male sia insito in ognuno di noi. Non soltanto. Andando avanti nella lettura, scopriamo come di questo lato animalesco e violento spesso ne si rimanga affascinati e il protagonista non fa eccezione.
Attraverso un percorso fatto di errori, Lorenzo non si risparmia nulla, nemmeno vendere per denaro il proprio corpo e tutto ciò a tratti lo esalta innalzandolo e spingendolo verso una diversa e distorta percezione del mondo.
“Guardare dentro l’uomo è guardare in un abisso” dice Georg Büchner in Woyzeck . Ecco, questo è il concetto che muove il romanzo: se l’uomo fa tanto di perdere il controllo, allora è facile sprofondare nel proprio abisso e tutto può accadere.
Come nel romanzo Nel cuore profondo di Mankell anche qui sembra impossibile bloccare il percorso di violenza e perdizione, una volta iniziato.
Con un fondo di ironia, stile scorrevole e ben caratterizzante i personaggi, Daniele Scalese riesce a confezionare un buon romanzo, dove il messaggio sociale fatto di degrado morale e ambientale si mescola agli elementi del thriller tenendo costantemente alta la tensione e interessando il lettore dall’inizio alla fine. Senza cedimenti e con l’impronta da sceneggiatore, racconta le emozioni, le lotte interiori e i sentimenti più intimi del protagonista nel momento stesso in cui nascono dentro di lui e le offre tali e quali, direi vergini, perché ognuno di noi possa rifletterci. Unico avvertimento: non giudicate, dice prima di iniziare la narrazione e (forse) ha ragione…
Questo libro si ispira a circostanze realmente accadute. Con franchezza, vi consiglio di non giudicare, moralmente, i comportamenti dei personaggi che intende raccontare altrimenti, loro potrebbero fare lo stesso con i vostri.
Vi converrebbe?