Un errore di inesperienza, esordio di Errico Nero

Errico Nero
Chi è Errico Nero
Avvolto nel mistero, l’autore si firma con uno pseudonimo. Si sa soltanto che è abruzzese e ama i libri e la musica.
Pubblicato nell’agosto 2017, Un errore di inesperienza rappresenta il suo esordio letterario.
Di cosa parla
Rebecca Mozic e Andrea Povelli sono due ragazzi che vengono ritrovati uccisi nei pressi dell’abitazione del loro professore Serafini. E’ l’uomo stesso che si accorge per primo dei due corpi senza vita.
Si stava rilassando, dopo le fatiche della gita scolastica annuale, fumandosi una sigaretta sul balcone quando qualcosa di stonato nel panorama aveva attirato la sua attenzione…
Il sostituto procuratore Agnese Sloe comincia ad indagare chiedendosi perché i due ragazzi non erano partiti per la gita con il resto dei compagni e se era una coincidenza che si trovassero proprio lì…
Cosa ne penso
Coraggioso l’autore che, per la sua opera prima, adotta un plot molto articolato, ricco di personaggi e situazioni diverse.
All’inizio è come entrare in un labirinto: vie senza sfondo, porte e porticine che si aprono dando l’illusione di un’uscita, ma che invece si richiudono subito. In seguito il puzzle all’apparenza irrisolvibile, e dove la verità appare lontana, comincia invece a comporsi, ed allora tutto acquista un senso.
La trama è focalizzata sulla capacità investigativa di Agnese Sloe, ma non mancano di dare il loro apporto per la risoluzione del caso anche molti altri personaggi, nonostante la sensazione che, a volte, siano lì per complicarlo.
Molte le figure interessanti, compresa ovviamente quella del professor Serafini, mai però troppo tratteggiate nei loro aspetti fisici, quanto piuttosto in quelli più intimi ed umani che però non lasciano intuire subito la profondità della loro intelligenza.
La suspense è il filo conduttore, sempre presente, e riesce a tenere legati i tanti avvenimenti che, per i lettori più frettolosi, possono apparire messi casualmente tra le pagine.
Insomma, fra doppie identità, morti presunti e mondi oscuri, Errico Nero riesce a confondere le acque e a coinvolgere il lettore che è portato a immedesimarsi nella storia che, fino alla fine, sembra distante da una soluzione.
Pur con qualche comprensibile ingenuità, nasce così un romanzo originale, dove la capacità di indagare dei protagonisti viene continuamente messa alla prova ma poi, grazie al reperimento di prove, al ragionamento e all’intuizione, tutti gli elementi su cui si basa la soluzione del mistero vengono a galla.
Perché, quando hai escluso l’impossibile, il resto, per quanto improbabile, deve essere per forza la verità…