Intervista a Alfio Buscaglia, fumettista e illustratore

Intervista a Alfio Buscaglia, fumettista e illustratore

Con grande piacere vi presentiamo una intrigante graphic novel attualmente in corso di pubblicazione in Francia: Les Mystères de la République, edito dalla Glènat.

Ideato dallo sceneggiatore Philippe Richelle, supportato da tre illustratori di talento Pierre Wachs, Alfio Buscaglia e François Ravard oltre che Claudia Boccato al colore.
Les Mystères de la République, narra le vicende accadute d’oltralpe partendo dagli anni ’30 con la Lega di estrema destra, il governo collaborazionista Vichy, passando attraverso gli anni post bellici, la guerra fredda, gli eventi collegati al conflitto in Algeria, il petrolio africano.

Fausto Bailo, in collaborazione con la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn), ha intervistato per noi Alfio Buscaglia: fumettista e illustratore italiano, collaboratore di note case editrici, in Italia come all’estero, tra le quali Sergio Bonelli Editore, Panini, Renoir, Delcourt, Bamboo, Glènat, Image Comics.

indexQuando è nata in lei la passione per l’illustrazione?

Mi piaceva disegnare fin da piccolo, non facevo altro. La vera e propria folgorazione per i fumetti è arrivata a 15 anni, quando ho scoperto le prime riviste francesi come Pilot, Metal Hurlant o con quelle italiane come Totem, l’Eternauta o Orient express. Grazie ad esse ho scoperto che il fumetto ha una vera e propria valenza artistica e narrativa.

Ho conosciuto autori che mi hanno fatto venire voglia di emularli e così, timidamente, ho cominciato a raccontare qualcosa pure io. Da quel momento le scelte erano state prese e ho frequentato gli studi per arrivarci. La professione vera e propria è venuta col tempo, facendo come tutti tanta gavetta, mettendoci molta tenacia e anche grazie a qualche botta di culo che male non fa…”

Ci descriva come è nato il progetto Les Mystères de la République...

“Pubblico per i lettori d’oltralpe dal 2003. Prima di quest’opera ho disegnato 100Ames per Delcourt e Le Missionarie per Bamboo, (che ho avuto anche la fortuna di vederli in ristampa anche qui in Italia). Les Mystères de la République è nato in seguito un altra storia dal titolo Nuisible, che ho illustrato per conto dell’attuale editore Glénat. Grazie a quello ho attirato l’interesse dello sceneggiatore Philippe Richelle che stava proponendo appunto questa collana allo stesso mio editor e così sono stato contattato. Serviva un disegnatore che interpretasse la serie di volumi della quarta repubblica e dopo qualche prova mi hanno affidato l’incarico”.

Quanto è stato complesso narrare una vicenda ambientata a Marsiglia nel 1950?Tavole del fumetto

“E’ stato abbastanza complesso ma non impossibile. L’approccio al lavoro è stato lo stesso degli altri 4 volumi ambientati a Parigi e ad Algeri. Sono partito un po’ per gradi, cominciando prima a vedere alcuni film come per esempio i film di Maigret con Jean Gabin.

 

Poi sono andato alla ricerca di fumetti che ne assaporassero il respiro, come tutti i racconti di Jacques Tardi o quelli di Dodier. Per poi entrare sempre più nel dettaglio selezionando una maggiore documentazione fotografica sui costumi e le uniformi di certi personaggi o con la consultazione di vecchie foto di archivio di quartieri di città di Marsiglia, Algeri e Parigi.

 

Sono pure andato a disegnare a Parigi per un po’, per osservare il più possibile dettagli all’apparenza inutili ma per me indispensabili. Anche perché la mia sfida era quella di voler essere credibile soprattutto agli occhi di un lettore francese e l’unico modo per farlo è quello di immedesimarsi in pieno su quello che si deve raccontare. Spero di esserci riuscito”.

Ritiene che i temi trattati siano ancora attuali?“

Si, purtroppo. Anche perché si capisce che una parte di problemi di politica internazionale e di integrazione sociale di adesso nascono appunto da problemi irrisolti di quel periodo. Queste storie raccontano di fatti di cronaca che sono successi dal 1945 al ’54 e che hanno come cornice appunto la storia della Francia post bellica e coloniale che abbiamo letto sui libri di storia.

E quindi è stato molto interessante capirne le dinamiche sociopolitiche che si sono venute a creare e si sono sedimentate fino adesso. Ma non solo. Molti fatti raccontati sono molto simili a realtà locali nostre e guarda caso sorte in periodi molto vicine a quelle francesi…”

Serge Coste, protagonista della graphic novelQuale illustrazione riassume meglio la sintesi del secondo volume della serie Les mystères de la Quatrième République?

“Sai che non lo so? Forse uno dei tanti primi piani del protagonista, il commissario Serge Coste. Se ben noterete, nell’arco della serie, il suo profilo psicologico assume sfaccettature molto determinanti per lo svolgimento del racconto. E’ un personaggio molto vero e combattuto tra il suo senso della giustizia e il suo impulso di risolvere i casi in maniera poco ortodossa. Un vero figo”.

 

Progetti per il futuro?

“Come sempre, porto avanti parallelamente collaborazioni sia con editori Italiani che francesi. Attualmente sono alle prese con un nuovo episodio di Dragonero per la Sergio Bonelli Editore ma ho in cantiere anche nuove storie da fare assieme a Philippe Richelle. Ma se ne riparlerà l’anno prossimo…”

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