‘Al Presente, Tutto’ di Luca Giuman
Al Presente, Tutto
di Luca Giuman
(Il Ciliegio editore)
Chi è l’autore
Luca Giuman (Venezia, 1982) ha studiato a Padova, Madrid e Parigi. Ha lavorato come esperto di sviluppo internazionale e diritti umani con le Nazioni Unite in Palestina, Nepal, Haiti e in vari paesi dell’America Latina e dei Caraibi. Ha vissuto a lungo in Honduras e in Colombia, dove risiede attualmente con la moglie e i due figli.
Come consulente ha contribuito a programmi per i diritti delle donne in Messico, Guatemala ed Equador, e ha collaborato come reporter per la Revista Semana in Bolivia e Venezuela. Ha all’attivo due romanzi: Ho imparato a uccidere a vent’anni (Città del sole, 2011) e Giù dal cielo la mia anima (La Vita Felice, 2015).
Di cosa parla il libro
Honduras, giugno 2009: il Presidente viene arrestato e detenuto dai militari per essere poi portato in Costa Rica. Davide, un italiano funzionario delle Nazioni Unite, in Honduras durante il colpo di Stato, è diviso tra l’amore per Gabriela, il cui padre è un alto funzionario del banco centro-americano d’integrazione economica, e l’infatuazione per Esther, una giornalista che da mesi sta raccogliendo materiale riguardante la crisi politica.
Davide si ritrova così in mezzo alla rivolta e sarà costretto ad affrontare una serie di vicende tra cui la ricerca disperata di Jesus, fratello di Esther e capo del movimento studentesco, arrestato e deportato chissà dove insieme ad altri rivoltosi.
Cosa ne penso
“Quando scrivo un romanzo è per dare una riposta a una domanda che diventa ossessiva, a una domanda che voglio investigare, e per la quale cerco risposte molteplici – ha dichiarato l’autore. È questo che permette un romanzo: avere a disposizione una pluralità di personaggi che propongono risposte diverse a una questione che mi interroga.”
Nel primo romanzo, la domanda sorta dagli anni durante i quali l’autore aveva lavorato Colombia era stata: cosa origina la violenza e perché viene ereditata da una generazione all’altra?
In questo – Al Presente, Tutto – il romanzo risponde a una domanda politica: quando è giusto ribellarsi? Quando è giusto prendere partito?
Domande relazionate a scelte morali, alla necessità di superare i propri timori, affinché si possa diventare un soggetto politico, un agente. “Vivere certi eventi tragici come quello del 2009 – continua l’autore – è stato un privilegio e un’opportunità che mi ha fatto aprire gli occhi sul modo in cui la storia viene definita e narrata.”
Giuman non narra la grande storia, ma presenta dei brevi ritratti di persone comuni, la cui vita viene sconvolta dal golpe in Honduras. Attraverso queste pagine lo scrittore vuole fare un tributo al coraggio di chi si è opposto al colpo di stato. Vuole raccontare la gioventù che ha superato i propri timori e che ha lottato per il ristabilimento dell’ordine democratico.
Vuole descrivere un evento significativo, avvenuto in un piccolo paese, ma che rispecchia bene una dinamica universale: come reagiscono le persone davanti ai grandi eventi politici.
Commento a cura di Francesca Ghezzani, giornalista e addetta stampa