Cartolina dal Mystic Dream Hotel, esordio di Marco Alberici
(Ph di copertina, dal web)
Chi è Marco Alberici
Residente nel comune di Castiglione della Pescaia (Gr), ha ricoperto il ruolo di manager per oltre vent’anni.
“Un giorno mi sono detto che la vita avrebbe potuto offrirmi anche qualcosa di diverso. Imparare un nuovo mestiere, magari anche due… ed eccomi qui. Dopo aver piantato mille alberi di ulivo, oggi compenso la fatica fisica dell’agricoltore con quella mentale dello scrittore.” Ci dice.
Con la piattaforma kdp ha autopubblicato il suo primo romanzo Cartolina dal Mystic Dream Hotel.
Di cosa parla Cartolina dal Mystic Dream Hotel
Prima uno zelante poliziotto lo blocca alla frontiera, facendogli perdere tempo prezioso, poi un ladro gli ruba l’auto mentre si ferma per un caffè in una zona di sosta sull’autostrada, bloccandolo definitivamente.
Mario Sergi, brillante e tormentato manager, è costretto così a rimandare l’abituale incontro settimanale con la sua amante Eva e questo lo getta in un pozzo di disperazione, perché il fulcro della sua vita sono ormai quegli appuntamenti.
La loro passione è grande, potente, ma mentre lui è libero, Eva è sposata e non può, o non vuole, dedicargli più tempo.
Di fronte all’evento inaspettato del furto d’auto che gli preclude, per la prima volta, di incontrarsi con lei, Mario perde la testa.
Tormentato dal desiderio e schiacciato dall’insoddisfazione, Mario reagisce d’impulso commettendo un errore fatale che lo farà sprofondare definitivamente. La sua crisi lo porterà al misterioso Mystic Dream Hotel dove un incontro inaspettato darà una nuova direzione alla sua vita.
Cosa ne penso
Tutto il romanzo verte sulla storia sentimentale del protagonista, vicenda che si riflette pesantemente sulla sua esistenza, già per molti versi insoddisfacente.
“Che cosa mi mancava e da cosa ero appagato? Non lavoravo per accumulare denaro e nemmeno per voler, a tutti i costi, risalire i vertici di una graduatoria del tutto fine a se stessa… avevo anche già piene le palle di vivere con la valigia in mano alla rincorsa di ciò di cui non avevo bisogno.”
Pur consapevole, Mario vive una situazione di dipendenza affettiva che lo fa oscillare tra una sorta di ebrezza e la paura schiacciante e incontrollabile di perdere l’amore della sua amante Eva. Come un tossicodipendente, trasforma ogni incontro con lei in una specie di dose, necessaria per arginare la paura dell’abbandono e i momenti di ansia e depressione.
L’amore, e ciò che ne deriva a livello emotivo, diventa quindi l’oggetto di un desiderio morboso, un’ossessione, che gli toglie sonno e arriva a fargli negare anche i propri bisogni…
“E se nel caso assai remoto mi fossi svegliato una mattina con il minimo barlume di speranza di desiderare un figlio?Con chi l’avrei potuto concepire? No, non volevo nessun figlio ma…possibile che il fulcro della mia vita dovesse essere , sempre e comunque, il mio appuntamento settimanale con Eva?”
Scritto con la tecnica dell’io narrante, crea da subito una forte intensità emotiva e riesce ad intrappolare l’anima del lettore al quale sembra proprio di vivere e vedere ciò che accade al protagonista. Ed ecco quindi che leggendo questa storia ci sembra di essere da soli con Mario e i fatti si snodano in maniera del tutto naturale e reale.
I pensieri di Mario, i suoi dialoghi, tutto risulta coerente, avvicinandolo al lettore in modo assoluto. Dato il genere letterario, non ci sono colpi di scena, a parte qualcosa nel finale che però è subito intuibile, ma Marco Alberici è bravo a tenere chi legge sempre in tensione, facendolo scendere nel pozzo insieme al protagonista. Sono questi i punti di forza del romanzo.
Azzeccato anche il pretesto del viaggio, tematica molto usata in letteratura per parlare di quello interiore dei/del protagonisti/a. Proprio grazie alla sofferenza dovuta al distacco, la nostalgia e il desiderio del ritorno, Mario riscoprirà se stesso, la sua vera identità, e cercherà di superare la sua inquietudine e i suoi drammi.
Cartolina dal Mystic Dream Hotel è un romanzo che coinvolge e appassiona, offrendo ottimi spunti di riflessione sulla dipendenza affettiva. Consigliato a tutti i lettori forti che amano confrontarsi con l’interiorità dell’individuo.