Charles Baudelaire in una graphic novel
L’anno prossimo cadrà il 200° anniversario dalla nascita di Charles Baudelaire, considerato uno dei più importanti poeti del XIX secolo e indimenticabile autore della raccolta I fiori del male, considerata un classico della letteratura europea e mondiale.
La graphic novel Charles Baudelaire (Lisciani Editore), sceneggiata da Andrea Laprovitera e illustrata da Gian Marco De Francisco, nostro ospite e breve.
Ringraziamo Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) per aver reso possibile queste interviste con gli autori.
Andrea, come è nato il progetto?
Il progetto è nato quando Giuseppe Guida, editor per conto della Lisciani Editore, ha costituito un gruppo (detta così fa molto supereroi, ma in realtà siamo tutti umani e senza super poteri… almeno io) di autori mettendo insieme scrittori/sceneggiatori e disegnatori/illustratori per un progetto che prevedeva la creazione di un gruppo di libri destinati ai più giovani.
E la serie I Girasoli?
Le storie della collana, che poi avrebbe preso il nome de “I Girasoli“, avrebbero ripercorso le vite, spesso difficili e travagliate, di persone famose, anzi “copio” dal sito proprio per spiegare al massimo l’intenzione dell’editore:
“Le opere saranno incentrate sulla vita di personaggi della musica, della letteratura, dell’arte, del cinema e della storia che si snoderà attraverso il racconto di esistenze complesse, difficili, piene, caratterizzate da estro e creatività ma al contempo tragiche. Storie biografiche che in un modo o nell’altro hanno lasciato il segno. E proprio da queste vite così controverse, nasce il titolo della collana che si ispira ai girasoli, i fiori che non ancora maturi, in giornate soleggiate seguono il percorso del sole nel cielo da est ad ovest, mentre di notte e al crepuscolo tornano ad orientarsi verso est. Uomini e donne dipendenti dal proprio talento tanto da venirne in qualche modo sopraffatti. I primi cinque volumi saranno dedicati a Giordano Bruno, Wolfgang Amadeus Mozart, James Dean, Charles Baudelaire, Oscar Wilde”.
Qual è la trama?
Per quanto riguarda la trama, in realtà si tratta di una “bio” e quindi la narrazione riguarda la vita stessa del poeta, con i suoi eccessi, i problemi le difficoltà, ma anche attraverso il tempo e la sua opera utilizzando il flashback e il narratore esterno dal punto di vista della tecnica. Si tratta di un albo illustrato quindi testo e immagini insieme, tra le altre cose ho avuto il piacere e la fortuna di essere accostato, in questa piccola avventura letteraria, all’amico e grandissimo artista Gian Marco de Francisco. Per me è stato un piacere immenso perché oltre a essere un amico è una persona di grandi qualità artistiche e umane.
Quanto tempo ha richiesto realizzare questo lavoro?
Il lavoro ha richiesto una lunga preparazione, sicuramente qualche mese, ma per me è sempre così, prima di iniziare a scrivere mi piace entrare nell’atmosfera quindi, seppur conoscessi Baudelaire per sommi capi, ho integrato il tutto leggendo le sue poesie (rileggendole per meglio dire a distanza di anni) e completando il tutto con un saggio e anche con della documentazione che ho potuto attingere da un amico libraio.
Anche in rete ho trovato notizie interessanti e articoli meno noti al grande pubblico, ma è nelle piccole cose, nelle parole quasi non dette, nei passaggi nascosti dei libri che ho trovato maggiormente l’umanità del poeta e dell’uomo.
Progetti per il futuro?
Progetti per il futuro che sono già realtà sono diversi. Ho consegnato 5 sceneggiature che sono o stanno diventando altrettanti libri.
Oltre a Baudelaire ho un lavoro in uscita per Edizioni segni d’Autore dedicato a una grande aviatrice del secolo scorso, un libro per la N.P.E: con la trasposizione in fumetto di un libro di Dostoevskij, un lavoro per la Becco Giallo (non dico di più perché lavorazione appena iniziata), inoltre un libro di narrativa per conto dell’editore Librosì Edizioni della mia città, un libro illustrato per bambini con la Dalia edizioni specializzata in narrativa per ragazzi.
Poi un nuovo laboratorio di scrittura e sceneggiatura e poi la collaborazione alla sceneggiatura per un film dedicato al Corteo storico. Insomma tante cose da fare e così poco tempo tanto per citare il Joker nel primo Batman.