Con il vento a favore, esordio di Roberta Capriglione
Chi è Roberta Capriglione
L’autrice nasce a Catanzaro nell’estate del 1976. “Sono un leone ascendente ariete. Forte, determinata ed esplosiva… Un vulcano di emozioni e energia che riesce a trascinare con sé chiunque si trovi accanto. La mia parola d’ordine è sempre stata una: distinguersi! Non è stimolante vivere la vita degli altri…” ammette.
Dopo il diploma si laurea in Relazioni Pubbliche e si trasferisce a Parma, “città di rara eleganza che porterò sempre nel cuore” – dice – dove lavora nel settore marketing di una holding turistica. Nel 2001, infine, mette radici a Roma, ormai la sua città di adozione, lasciata solo per qualche mese per un master in Global marketing e Relazioni internazionali a Bruxelles. Ha lavorato per Ford Italia, Telecom e Procter&Gamble.
Ama la danza contemporanea, la corsa, che considera principale fonte di ispirazione, e la musica, colonna sonora della sua esistenza. Ha infatti studiato pianoforte, avuto un nonno musicista e per lei non esiste giorno senza musica…
La passione per la scrittura è nata per caso, nel 2017, diventando subito vera e propria necessità, un bisogno, una fonte di arricchimento interiore, la migliore psicoterapia che si possa immaginare. Linfa, bene per l’anima.“Ho sempre avuto dentro di me un fuoco che aveva bisogno di venir fuori e che ha trovato il canale migliore per farlo.”
Con il vento a favore è il suo esordio narrativo, pubblicato free da Capponi Editore, ma c’è già un secondo lavoro Variazione, in attesa di un editore.
Di cosa parla Con il vento a favore
La protagonista di questa storia è Olivia, una donna come tante, con un lavoro, un amore, una casa e una vita tranquilla.
Non ha mai cercato altre cose, convinta che quella fosse l’esistenza confezionata per lei dal destino. Quando però si ritrova licenziata su due piedi, tutto cambia…
In quel momento ho provato un forte senso di sconforto: ho una laurea in economia, un Erasmus a Copenaghen e uno stage di qualche mese a Manchester; ho lavorato per cinque anni in un’azienda che, per quanto sia in crisi, è abbastanza conosciuta, conosco perfettamente due lingue, uso il computer meglio del pennello dell’eye liner e l’unica offerta di lavoro che ho ricevuto in tutti questi giorni è per vendere una crema da viso senza marca alla signora Pina. Vorrei spaccare tutto.
Dopo un primo momento di disorientamento, però, subentra la consapevolezza che le cose hanno mille sfaccettature e che è inutile piangersi addosso. Inizia così una nuova, inaspettata, fase della sua vita. Un cammino non facile, ma inevitabile da percorrere.
Una curiosità: il romanzo contiene nella prima pagina un QR code che rimanda ad un video di Youtube girato sulle note della canzone Con il vento a favore, scritta appositamente dal musicista Domenico Pompilio per accompagnare la lettura del libro.
Cosa ne penso
Non sempre la scrittura di un romanzo può comportare tempi lunghi, addirittura anni.E’ vero che Margaret Mitchell impiegò dieci anni per la stesura di Via col vento e Tolkien ce ne mise ben sedici per la sua celebre Trilogia dell’Anello, ma Kazuo Ishiguro, per esempio, scrisse l’indimenticabile Quel che resta del giorno in un mese e John Boyne partorì Il bambino con il pigiama a righe incredibilmente in nemmeno tre giorni.
Il tempo di gestazione non ha quindi grande importanza rispetto alla qualità dell’opera. A volte, infatti, può trattarsi di un’ispirazione improvvisa, insopprimibile, da non poter rimandare, come in questo caso.
Con il vento a favore, infatti, scritto in pochissimo tempo (circa tre mesi con lunghe pause nel mezzo) trasmette l’urgenza dell’autrice di far emergere le sue idee e svilupparle in una storia che ha la freschezza e l’immediatezza della verità.
Olivia, la protagonista, fin dalle prime battute, appare in tutta la sua naturalezza ed il lettore la sente subito vicina a sé.
Il male procurato dalla tristezza di alcuni avvenimenti, è addolcito dalla delicatezza con la quale vengono descritte impressioni, sensazioni e stati d’animo e che mettono a nudo la personalità forte, ma rispettosa della scrittrice.
Questa donna alla ricerca di se stessa, di un senso da dare alla propria vita, è completamente verosimile ed i suoi tentennamenti, dolori e patemi d’animo potrebbero essere quelli di ciascuno di noi.
La prosa è molto chiara ed efficace, senza barocchismi, ed è gradevole e gentile anche nelle descrizioni più complesse della psicologia dei personaggi.
Coraggiosa poi la scelta di utilizzare l’io narrante, tecnica narrativa che può portare ad affascinare totalmente, ma anche ad opprimere in modo quasi claustrofobico.
In questo caso, l’autrice ha saputo dosare bene il punto di vista interno che non appare troppo limitato e limitante per la storia, ma anzi riesce a creare empatia con chi legge che si sente coinvolto negli accadimenti ed è per questo portato ad andare avanti nella lettura con curiosità e partecipazione.
Il finale, poi, è azzeccatissimo e in linea con lo stile del romanzo.
Un esordio convincente, quindi, che consiglio a chi vuole rilassarsi con una storia che può essere letta da diverse angolazioni e che, fondamentalmente, vuole dirci che la vita è una sfida meravigliosa che vale sempre la pena combattere.