Dragon Tears: esordio di Andrea Anedda

Andrea Anedda
Chi è Andrea Anedda
Il venticinquenne Andrea Anedda adora la montagna e tutto ciò che riguarda la natura. Lavora come cameriere in un noto ristorante di Cagliari, ma utilizza ogni momento per scrivere, anche poesie.
“ Ormai la scrittura è diventata una necessità...” ci dice, aggiungendo che la sua camera è stracolma di libri che cominciano proprio a starci stretti.
Dragon Tears è il suo romanzo d’esordio, autopubblicato e primo volume di una serie, sul quale ha riversato il suo grande amore per il genere e la sua profonda conoscenza del ciclo Arturiano.
Di cosa parla Dragon Tears
Il protagonista è Alexander Duncan, un giovane orfano che vive con la nonna.
Consapevole di possedere doti magiche, fa di tutto per nasconderle: il potente re/sacerdote Claudius elimina infatti chi le manifesta e coloro che gli sono vicino.
Un giorno, gli si presenta un uomo vestito di nero e incappucciato. Dopo il primo smarrimento Alexander gli chiede chi sia, ma lui non risponde togliendosi il cappuccio e rivelando capelli bianchi e barba lunghissima:
«Sono qui per consegnarti un messaggio» dice depositando sulla sua mano uno strano ciondolo: un pentacolo racchiuso dentro un cerchio con al centro una pietra di un rosso accecante, contornato da simboli sconosciuti:
Da quel momento il protagonista si ritroverà a dover convivere con i suoi nuovi poteri in una continua corsa per la salvezza.
Sullo sfondo di un mondo ancora dominato da leggende, Alexander affronterà, attraverso prove difficili ed ostacoli di tutti i generi, un percorso di crescita personale e di scoperta di sé.
Cosa ne penso
Primo capitolo della serie, si dimostra essere sin dalle prime battute una storia empatica, ben costruita che non pecca di convenzionalità. L’autore infatti non si è risparmiato nel descrivere le avversità, i dilemmi, le difficoltà che deve superare Alexander, il protagonista, ma lo ha fatto soprattutto da un punto di vista psicologico: sentimenti, caratteri e stato d’animo sono sempre in primo piano e humus della storia . Sta qui la forza del romanzo, più che nell’intreccio e nell’azione.
Il percorso che deve affrontare il protagonista/eroe è infatti costellato da prove che lo porteranno ad una conoscenza più profonda di sé e delle proprie capacità e per questo dovrà fare affidamento soprattutto sulle sue forze interiori piuttosto che su quelle fisiche.
“Raven è una incubo – Suppongo tu sappia cosa significa.
Impallidisco. Un incubo… ecco come hanno intenzione di costringermi a dargli il talismano. Gli incubi sono la versione iniqua dei sondatori, possono scandagliare la mente dei malcapitati e risvegliare le loro peggiori paure scatenando delle terribili allucinazioni. Questo è il piano di Owin, vuole usare i poteri di un incubo per portarmi a un punto di rottura, per distruggermi interiormente, a tal punto da dimenticare quasi chi sono.”
Ambientato in un mondo dove vige la legge del re/sacerdote Claudius, questo romanzo in bilico tra un dark fantasy e un fantasy medioevale, riesce a far pensare e riflettere sulle potenzialità umane ed ha le caratteristiche per far breccia nel cuore degli appassionati.
Scritto in modo molto semplice, ma non banale, scorre veloce e risulta essere molto coinvolgente fin dall’inizio ed il lettore, pagina dopo pagina, è invogliato ad andare avanti. Non mancano nemmeno alcuni momenti romantici, per esempio tra Alexander e Dalia, che rendono la storia più vera regalandole quel pathos in più che non disturba.
Un romanzo che consiglio ad un pubblico giovane, ma anche a tutti coloro che sono alla ricerca di storie per trascorrere qualche ora rilassante e non particolarmente impegnativa.
Il libro, attualmente in versione ebook, sarà tra breve reperibile anche in cartaceo.
Il romanzo può essere ordinato in tutte le librerie online come: