Fresco fresco di stampa  “Storie di sesso, ananas e sciamani” di Alberto Vailati.

Fresco fresco di stampa “Storie di sesso, ananas e sciamani” di Alberto Vailati.

 

(Echos Edizioni, pagg.108, euro12)

“Storie di sesso, ananas e sciamani” è il titolo del nuovo romanzo dello scrittore Alberto Vailati, già noto ai lettori di Letteratura e dintorni (tempo fa ho recensito la sua prima opera letteraria, La libertà della vertigine).

 

DI COSA PARLA

“Ci sono giornate che nascono, si srotolano splendenti e velocemente si avvizziscono, in un rincorrersi di ricordi e sensazioni. Ci sono giornate invece che ti segnano, schizzi d’autore indelebili destinati a macchiare, anzi marchiare, le stagioni a venire…”
Una storia, tante vite. Cinque amici con molta voglia di divertirsi si mettono in viaggio per un weekend che non sarà dimenticato.
Perché il tempo passa, ma per fortuna le emozioni legate a certi momenti no…

COSA NE PENSO

Leggendo certe pagine di “Storie di sesso, ananas e sciamani” ho avuto l’impressione di essere capitata in un romanzo di Italo Svevo anche se ambientazione, trama e soprattutto epoca sono ovviamente diversi.
Non è la solita storiella di alcuni amici alla ricerca di una “botta di vita” o di “una botta e via” … qui c’è molto di più e lo si capisce fin dall’inizio. Come il più noto scrittore, Alberto Vailati scava nelle coscienze dei protagonisti per svelarne le ombre, le finzioni e le angosce, offrendo a chi legge l’opportunità di scandagliare la mente umana, accompagnandolo gradualmente ma altrettanto inevitabilmente verso la riflessione.

“Quasi quarantenni, eravamo il simulacro dello zigzagare imperterrito e viscerale, inappuntabili ma coglioni, generosi seppure infedeli, onde su onde ci scolpivano come battigia, genitori, quando ancora non avevamo saputo crescere noi stessi.”

Una cosa che attira sempre la mia attenzione sono i titoli dei capitoli, perché non è cosa da poco cercare quelli giusti, né tantomeno banale. Sono sostanza e non forma per un romanzo. Ecco, in questo caso, ho avuto grande soddisfazione: Cristallo, Atarassia, Bacche di ginepro, Scimmia, Diapason, Ananas…azzeccatissimi nei loro significati evidenti e nascosti, vero e proprio filo di Arianna che si dipana per indicarci la via della lettura.

 

Uno dei punti di forza di “Storie di sesso, ananas e sciamani” è il linguaggio moderno e fluido, ma corretto e puntuale che porta il lettore al centro della storia senza appesantire la lettura.
Storia che risulta piacevole e mai noiosa, nonostante l’intento introspettivo ci cui parlavo prima e che avrebbe potuto pesare negativamente sul plot.

I personaggi si muovono senza illusioni e con molti disinganni con agilità all’interno del romanzo, ben caratterizzati attraverso le loro coscienze che sembrano parlare al posto loro.

albertovailatir

 

 

 

Alberto Vailati con questo breve romanzo si conferma un autore colto e profondo capace di parlare al lettore senza frenesia eppure coinvolgendolo fin dalle prime pagine … lasciandolo però con un dubbio: “E se il segreto, alla fine, fosse solamente saper aspettare?”

 

 

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4 Comments

  1. fabiola 17 July 2014
    Rispondi

    L’ho “divorato” in un paio di ore. Divertente e appassionante, mi ha stupito perché, oltre che ben scritto, mi ha spinto a riflettere … e non poco!

    • dianora tinti 17 July 2014
      Rispondi

      Infatti… uno dei maggiori pregi del romanzo è proprio che ti accompagna a riflettere senza che nemmeno ce ne accorgiamo ed effettivamente non è poco, no!!

  2. gloria 18 July 2014
    Rispondi

    Mi è stato consegnato a inizio settimana; l’ho iniziato ieri sera e non sono riuscita a fare pause. Sensazioni e sentimenti paiono storie vissute realmente, intrise di ironia ma anche suggestioni. Ho respirato i profumi di una vivace Ibiza e di una assolata Marsiglia; ho toccato l’anima dei protagonisti, descritti con occhio maschile, ma profondamente sensibile. Grazie per la segnalazione Dianora, è stata un’ottima lettura!

  3. alberto 22 July 2014
    Rispondi

    Grazie Fabiola, Dianora e Gloria; scrivo per passione e perché sento “qualcosa” dentro che vuole uscire e ondeggiare fra le parole dei miei scritti. Ed è gran soddisfazione vedere che non sono solo segni neri su bianco, ma “lasciano” emozioni!

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