Giulia Lomurno, illustratrice Disney
Dopo l’intervista a Davide Aicardi, come promesso, eccovi quella all’illustratrice Giulia Lomurno.
Insieme alla colorista Martina Andonova, hanno dato vita alla nuova storia Paperino Paperotto – Un magico mondo alla fattoria pubblicata sull’intramontabile settimanale Topolino.
Giulia Lomurno, classe 1990, milanese mezza genovese, dopo la Scuola del Fumetto (con, tra gli insegnanti, Davide Aicardi e Gigi Piras) lavora per produzioni di taglio umoristico e/o per ragazzi.
Tra il 2015-18 disegna per le Edizioni Manfont, Carish, Red Whale e Ferrero. Nel 2019 collabora come disegnatrice per Tatai Lab (Wondercity) e illustratrice per Disney Publishing Worldwide. Nello stesso anno riesce a passare il bando Disney, e grazie alla guida di Andrea Freccero esordisce come disegnatrice su Topolino nel 2020.
Da allora disegna paperi e topi a manetta, anche per i Classici Disney e illustrazioni di figurine. Nel 2023 esordisce come sceneggiatrice con la storia Topolino e la malefatta malfatta (Topolino n°3532) e con la serie di storie autoconclusive Dal diario di Paperina (dal n°3546 al 3554) del 2023-24.
Dal 2024 ha iniziato a disegnare paperi anche per la Disney americana, tramite Studio Arancia srl.
Giulia, quando ha capito che voleva diventare fumettista?
“Proprio con Topolino! Da quando ho memoria, amo leggere e disegnare. Il Topo, e gli altri fumetti che ho scoperto crescendo, ne erano il perfetto connubio. Adoravo tutti i modi con cui potevi riuscire a rendere una storia, le scene d’azione e le emozioni con solo dei tratti su carta. Appena ho capito che disegnarli e scriverli era una professione, ho pensato voglio fare quello. Ci sono stati altri sogni, ma quello è rimasto costante. E, pur dopo 5 anni di liceo classico, sono andata alla Scuola del Fumetto di Milano”.
Quando è approdata nel fantastico mondo Disney?
“Nel 2019, quando ho superato il concorso per disegnatori indetto quell’anno, ma Topolino è stato un mio compagno di avventure fin da piccola! Quando ho deciso di fare fumetti, quel che volevo era finire su Topolino. Non essendoci più l’Accademia Disney mi sono dovuta allenare per conto mio, senza aver molto successo le prime volte che mi sono proposta. Quando sono stata chiamata per un colloquio dal maestro Freccero, dopo tanti sforzi, è stato incredibile”!
Quale personaggio Disney sente più vicino alla sua personalità?
“Paperino, Paperoga e Paperina! Le loro personalità disastrate mi ricordano tanto di me, e la loro tenacia mi è di ispirazione”.
Quale è stato il suo primo lavoro pubblicato su Topolino?
Paperoga e la grande ristorazione di Giorgio Salati, uscito nel 2020. È stata una prima storia impegnativa ma bellissima, con uno sceneggiatore di prima categoria… E poi c’era Paperoga, che chiedere di più”!
È stato complesso realizzare una storia per buona parte ambientata nel vecchio West?
“Affatto! Questa storia di Paperino Paperotto (una dalle mie serie preferite in assoluto) è stata uno spasso da disegnare, molto divertente e dinamica. Per i personaggi e le ambientazioni nel west è stato sufficente ispirarmi a due grandi classici: Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone e Fievel conquista il West, col topolino di Don Bluth”!
La tecnica utilizza per realizzare le sue tavole?
“La bozza delle tavole la faccio sempre a matita, su misure piccole, per avere un contatto diretto con la storia e vedere le tavole nel loro complesso, una vicina all’altra.
Quando sono convinta, scannerizzo e rifinisco i layout sul pc, disegnando direttamente sulla tavola grafica. Anche matite e chine le faccio in digitale, metodo che mi permette di fare prospettive e aggiustamenti molto in fretta. Chissà che non torni a sperimentare col cartaceo, però”!
Sogni e progetti…
“Oltre a disegnare per il Topo, l’anno scorso ne ho realizzato un altro, ovvero scrivere per il Topo!
Ho pubblicato (e anche disegnato) Topolino e la malefatta malfatta, e una serie di storie autoconclusive de Il Diario di Paperina a cavallo del 2023/2024.
Il sogno nel cassetto è quello di creare un’opera autoriale solo mia… anche se mi ci sono già avvicinata con l’autoproduzione collettiva Good Knights!
Intervista a cura di Fausto Bailo, promotore culturale, e della Premiata LIbreria Marconi di Bra (CN)