La sicurezza stradale in “Il bivio” di Imma Pontecorvo
Chi è Imma Pontecorvo
Nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina.
Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli.
Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Con le sue opere, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti e la partecipazione in numerose antologie letterarie.
Nel 2015 ha pubblicato la sua prima silloge di poesie, A passi di danza sui miei pensieri, il racconto breve Lo specchio dei ricordi e il suo primo romanzo In un mare di emozioni.
Seguono il racconto per ragazzi L’azzurro dell’amicizia, che tratta la piaga del bullismo, e i romanzi Nel sorriso dell’aurora e La più bella realtà e favola ecologica per l’infanzia Nico e il fantastico mondo del mare.
Di cosa parla Il bivio
Fabrizio ha diciassette anni e un unico sogno: il basket. Ad ostacolarlo sono, però, proprio i suoi genitori, soprattutto il padre Claudio, che vorrebbe imporre al figlio la sua stessa strada, la professione di ingegnere, a suo avviso più stabile e sicura.
Giovanni di anni ne ha venti e si divide tra la facoltà di Giurisprudenza, gli amici e la fidanzata. Non ha particolari ambizioni, solo rendere orgogliosi i propri genitori e magari un giorno realizzarsi professionalmente e formare una famiglia.
Due storie parallele che sembrano destinate a non incontrarsi mai. Eppure basterà un solo attimo di disattenzione per cambiare due vite, in un incontro/scontro dai risultati imprevedibili. Un racconto attuale, dalle molteplici sfaccettature, che riproduce, con delicatezza ed efficacia, quotidianità e tragedia, mostrando ai lettori l’importanza del rispetto delle regole per una guida sicura. Una storia che, invita anche a non perdersi d’animo davanti alle difficoltà e a lottare per realizzare i propri sogni.
Cosa ne pensa Daisy Raisi (*)
Imma Pontecorvo, in questo suo nuovo racconto, destinato soprattutto alle nuove generazioni, lancia un messaggio ben preciso sugli incidenti stradali: con la collaborazione di tutti, si può e si deve fare di più per arginare questa terribile piaga che miete tante giovani vittime. E proprio di due giovani vite che rischiano di vedere crollare per sempre le proprie aspirazioni, i propri sogni, ci parla “Il bivio”… ma procediamo per ordine.
Giovanni è un bravo ragazzo, innamorato della sua Martina e ha due grandi obiettivi: diventare avvocato e formarsi una famiglia.Fabrizio, invece, è un diciassettenne con la passione per il basket.
La vita, si sa, non è sempre semplice e mette entrambi alla prova. Giovanni viene lasciato di punto in bianco dalla sua amatissima Martina, e Fabrizio osteggiato dal padre che vorrebbe che abbandonasse lo sport per dedicarsi esclusivamente allo studio per diventare ingegnere come lui.
E qui apro una parentesi. Imma pone l’accento sulle ingerenze dei genitori che per iperprotettività rischiano di tarpare le ali ai propri figli. Claudio, padre di Fabrizio, è in totale buonafede nello spingerlo verso il futuro sicuro da ingnegnere, non considera che lui ha un talento per lo sport e che il suo non è un capriccio.
Per quanto riguarda Giovanni, invece, è la mancanza di rispetto di Martina a spingerlo indirettamente a commettere una leggerezza che gli costerà molto cara. Si ubriaca per non pensare che è stato lasciato per sms, senza delicatezza e nessuna spiegazione di persona.
Il messaggio che arriva al lettore è che siamo tutti collegati, che le nostre azioni, se non sufficientemente meditate, possono avere conseguenze dirompenti sulla vita degli altri. Sia il padre di Fabrizio che Martina mancano di rispetto, creando involontariamente le premesse per ciò che avverrà. Con questo non si vuole scagionare nessuno. Fabrizio sbaglia a uscire di casa con lo scooter senza casco; Giovanni sbaglia a guidare in stato d’ebbrezza, senza allacciare le cinture e superando il limite di velocità. Entrambi sono colpevoli di essersi comportati in maniera superficiale e non vanno assolutamente presi ad esempio. Giovanni in preda ai fumi dell’alcol investe Fabrizio… e le conseguenze saranno pesanti. Il loro futuro rischierà di essere compromesso per sempre dai loro comportamenti leggeri.
Queste vicende ci ricordano che la vita è un bene prezioso che va difeso. Basta davvero poco per stravolgere un’esistenza, che è fatta anche di questo: difficoltà, imprevisti, prove che vanno affrontate con maturità, coraggio e determinazione, senza demordere mai. Solo così si cresce veramente, lottando per non perdere i propri sogni, ma anche perdonando se stessi e gli altri, sviluppando solidarietà e mettendo la propria esperienza al servizio di tutti, come faranno in seguito i due ragazzi, perché certi errori non abbiano più a ripetersi.
Imma Pontecorvo, in Il bivio con stile semplice e diretto, tratta un argomento di assoluta attualità e di grande valore pedagogico e sociale, che potrà avere forte impatto sui giovani, sensibilizzandoli al tema della sicurezza stradale.
(*) Daisy Raisi è una prolifica scrittrice, ha pubblicato varie opere fra cui anche due romanzi brevi, in formato digitale, con Rizzoli Editore. Si occupa anche di libri altrui, revisionandoli, recensendoli, realizzando interviste, prefazioni, postfazioni, sinossi e quarte di copertina, promuovendoli e dispensando consigli editoriali