Il Conte di Anatrham, una nuova avventura Disney
Con l’anno nuovo il settimanale Topolino ci regala una nuova avvincente avventura dal titolo: Il Conte di Anatrham. Ambientato nella campagna inglese del 1906, ci saranno sempre di Zio Paperone, Paperina, Paperino, Paperoga a farci compagnia.
Il fumetto è stato sceneggiato da Marco Basso, illustrato sapientemente da Nico Picone che ci ha concesso questa bella intervista
Ringraziamo Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) per la collaborazione.
Quali sono stati i suoi illustratori di riferimento?
“Tra i primi riferimenti c’è ovviamente Cavazzano, successivamente ne sono arrivati altri tra cui Freccero, Mastantuono e soprattutto Intini.”
Quando è approdato alla Disney?
“Ho iniziato a collaborare con la redazione del Topo nel 2012, mentre la prima pubblicazione si trova nei nn. 2998 del 2014.”
Quando è entrato invece a far parte del progetto editoriale che ha consentito la realizzazione della storia Il Conte di Anatrham?
“Come sempre ho ricevuto la storia dalla redazione, alla quale è seguito un periodo di studi e preparazione su personaggi, ambienti e costumi dell’epoca, quindi moltissimi mesi fa… ”
Il Conte di Anatrham è tratta da un opera letteraria o è frutto della fantasia?
“Sullo sfondo c’è l’interesse per un periodo storico carico di cambiamenti ed innovazioni, su cui si sviluppa una storia in cui non ci sono riferimenti diretti ad altre opere, ma che può suscitare in ogni lettore una personale e soggettiva associazione ad altre opere letterarie o cinematografiche.”
Quanto tempo è stato necessario per la realizzazione di tutte le tavole?
“Dai primi studi al completamento, più o meno 7 mesi.”
Quale personaggio le è piaciuto di più realizzare?
“E’ stato divertente realizzare tutti i protagonisti della storia, ognuno carico di una personalità forte e ben delineata. Dovendone scegliere uno dico Paperoga, il mio preferito in assoluto.”
Se potesse scegliere, di quale film le piacerebbe creare un trasposizione in chiave Disney?
“Sicuramente Ritorno al futuro, sia per la storia che per tutto l’impianto grafico.”
Progetti per il futuro?
“Sicuramente continuare a lavorare per il Topo, cercando di crescere e migliorare. Inoltre, in futuro, spero di realizzare un progetto personale.”