“Il sarto di Parigi” di Marius Gabriel
Il sarto di Parigi
di Marius Gabriel
(2019, Newton Compton Editore)
Chi è Marius Gabriel
È stato definito da Cosmopolitan uno scrittore capace di tenerti inchiodato alle pagine mentre la tua cena si sta bruciando. Ha finanziato i suoi studi presso la Newcastle University pubblicando sotto pseudonimo oltre trentatré romanzi d’amore. È nato in Sudafrica, ma ha vissuto e lavorato in moltissimi Paesi, e adesso vive tra Londra e il Cairo.
Di cosa parla
La giovane americana Oona Reilly, detta Copper per la sua folta chioma color del rame, si trova a vivere a Parigi nel 1944, dove ha seguito il marito, affascinante e scapestrato, ma soprattutto infedele e bugiardo.
La ragazza, comunque, a causa di una serie di eventi, si trova a scrivere articoli giornalistici interessanti e a venire a contatto con un mondo totalmente diverso da quello a cui era abituata.
Ma soprattutto, e questo è il fulcro della storia, diventa amica di Christian Dior, già talentuoso, ma non celebre.
Cosa ne penso
Le vicende di Copper si intrecciano con quelle dell’alta moda parigina che sta rinascendo dopo la guerra e con una serie di bizzarri personaggi, alcuni realmente esistiti (Hemingway, Picasso, Balmain, lo stesso Dior, la sorella di quest’ultimo, Catherine) ed altri creati dalla fantasia dell’autore.
La vita sentimentale e quella lavorativa della ragazza subiranno mutamenti radicali, attraverso esperienze dolorose, ma anche entusiasmanti rinnovamenti.
Fa da sfondo la situazione storica del momento di passaggio tra gli orrori della guerra e del nazismo e ciò che faticosamente sta germogliando.
Un libro scritto in modo semplice e scorrevole, personaggi (Copper e Dior, principalmente, ma non solo) che catturano e appassionano.
Una lettura piacevole e distensiva, dunque, non troppo impegnativa, ma sicuramente adatta a trascorrere qualche ora tra le vie di Parigi e gli abiti colorati e preziosi di Christian Dior.
Recensione a cura di Fulvia Perillo, scrittrice e promotrice culturale