Lady thriller colpisce ancora: torna Elisabetta Cametti
Notissimo volto televisivo, Elisabetta Cametti (nella foto), classe 1970, con una laurea in Economia e Commercio in Bocconi, da vent’anni si occupa di editoria e lavora tra Milano e Londra.
Caino , uscito da pochissimi giorni, è il secondo romanzo della Serie 29, inaugurata dal successo de Il regista (Cairo 2015).
Nel 2013 ha pubblicato K – I guardiani della storia, il suo thriller di esordio e bestseller internazionale. K – Nel mare del tempo, secondo romanzo della Saga di K, è stato pubblicato nel 2014.
La stampa l’ha definita “la signora del thriller italiano” e la sua protagonista Katherine Sinclaire è stata battezzata “il contraltare femminile di Robert Langdon, l’eroe dei romanzi di Dan Brown”.
Responsabile della rubrica “Giallo&Nero” del settimanale Nuovo. I libri di Elisabetta Cametti sono stati pubblicati in 12 paesi.
L’eclettico Dario Villasanta l’ha intervistata per noi. Sentiamo cosa ci dice…
“La sua figura può intimorire, o mettere in soggezione, chi come me vive il mondo dei libri tra due fuochi: quello di un semplice appassionato, che di tanto in tanto ha avuto l’ardire (e la fortuna) di porsi accanto a personaggi rilevanti per una qualche iniziativa, per poi rimanere colpito dalla grande professionalità e passione che li muove.
Parliamo comunque di una donna, una professionista dell’editoria, che lavora ad alti livelli nel campo da almeno vent’anni, pubblicata in dodici paesi del mondo e che da ormai tre stagioni entra nelle nostre case dagli schermi televisivi, ospite fisso a Mattino 5, in veste di opinionista su casi di cronaca nera. E allora, io parto proprio da lì per iniziare una dialogo con lei, con Lady Thriller.”
Come riesce una scrittrice a parlare di delitti reali, senza però trascendere nel processo mediatico? Dev’essere un ruolo delicato…
Il mio ruolo è quello di approfondire gli accadimenti, di studiare dinamiche, autopsie e sentenze, per aiutare nell’esposizione dei fatti. I processi si fanno in aula, in studio io racconto ciò che è emerso dalle indagini e cerco di dare una chiave di lettura per gli aspetti oscuri dei casi di omicidio ancora irrisolti.
Elisabetta, il nuovo capitolo della saga ‘29’ scende ancor più nell’anima oscura del thriller puro, dopo i due romanzi ‘K’. Quanto ha contribuito, nella scelta del genere, la tua partecipazione ai dibattiti televisivi sui fatti di cronaca nera?
Seguo la cronaca da sempre, sono affascinata dalle tecniche investigative e trovo interessante lo studio del profilo psicologico dei killer.
L’esperienza televisiva dà un contributo importante a ognuno di questi aspetti e mi consente di studiare i casi da vicino. Sto collaborando con una squadra di professionisti di grande spessore e competenza. Ogni mio romanzo ne giova.
C’è chi sostiene che le donne, nella cultura e nel lavoro, in Italia devono faticare più degli uomini per raggiungere traguardi. Dalla tua posizione, scrittrice e manager dell’editoria, cosa avverti in tal senso?
Non è un parere soggettivo, purtroppo si tratta della realtà. La strada per le donne è ancora in salita, perché in molti ambienti continuano a esistere preconcetti e arroganza maschile. Ma noi non molliamo!
Chi ha letto e amato i tempi incalzanti de Il regista , intanto si prepari: un nuovo incubo sta per tornare a deliziarlo. Un nuovo ‘29’…
Dario Villasanta
(La foto di copertina di Elisabetta Cametti è di Esense)