Lo straordinario viaggio di Marco Polo

Lo straordinario viaggio di Marco Polo

Nel 2013 la prestigiosa casa editrice Éditions Glénat ha dato alle stampe il volume Marco Polo – Le garçon qui vit ses rêves e, da pochi giorni, la Historica Biografie ha regalato ai sui lettori il primo volume della graphic novel Marco Polo.

 

fabio Bono

Questo lavoro è uno straordinario affresco di un’epoca e del viaggio di Marco Polo lungo la Via della Seta, percorso che attraversava anche lo sconosciuto impero di Kublai Khan, nipote di Gengis Khan  e Gran Khan dei mongoli, anche noto come l’ultimo dei Gran Khan.

 

Un’opera corale, realizzata a livello europeo, che ha visto come consulente storico Christian Clot. I testi sono del duo Didier Convard\Éric Adam, i colori del friulano Dimitri Fogolin e le splendide illustrazioni di Fabio Bono, che ci ha gentilmente concesso questa intervista e per la quale ringraziamo Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn).

Chi è Fabio e com’è nata la sua passione per l’illustrazione…

“E’ nata già all’asilo quando mia mamma fu convocata dalla maestra per essere informata che avevo doti artistiche molto superiori alla media. All’epoca ero ancora figlio unico e per mia madre erano i normali disegni di un bambino di 4 anni.
Fabio Bono è un fortunato ragazzo di 48 anni che ha fatto della sua passione un lavoro, grazie ad un piccolo talento di base affinato con costanza e pazienza nel corso di una lunga carriera tra Italia, Francia e Belgio“.

Chi sono i suoi illustratori di rifermento?

Non parlerei di illustratori quanto di disegnatori di fumetti. Infatti ci sono enormi differenze tra le due espressioni grafiche. Sono tanti e divisi per categorie. Enrico Marini per il colore e lo stile in generale. Claudio Villa per l’accuratezza dei dettagli e la perfezione anatomica. Alessandro Calore per i panneggi e per il modo di rappresentare il Medioevo. Mathieu Lauffrat per le geniali impaginazioni e movimenti di camera (inquadrature).
Non sto poi a scomodare i mostri sacri del passato, d’esempio per la maggior parte dei miei colleghi”.

Quando è entrato a far parte del progetto editoriale che ha consentito di realizzare della

Una bozza di una tavola

graphic novel Marco Polo?

“Nel 2012, con la fine della mia trilogia sui Catari, chiesi allo stesso editore (Glenat) se avesse ancora bisogno di me. Soddisfatto del mio lavoro mi rassicurò informandomi che stava per nascere una nuova Collezione (Explora), dedicata all’esplorazione e diretta da Christian Clot, lui stesso un esploratore contemporaneo.

 

Nello stesso periodo ebbi la fortuna di conoscere il famoso sceneggiatore Didier Convard, durante un Festival nel Sud della Francia. Si dimostrò molto colpito dal mio portfolio e qualche settimana dopo seppi dall’editore che avevo i requisiti giusti per disegnare Marco Polo, co-sceneggiato dallo stesso Convard”.

Quali materiali ha consultato per la realizzazione dei costumi e dell’ambientazione?

“Internet, libri e foto scattate dallo stesso Christian Clot che durante i suoi molteplici viaggi in giro per il Mondo aveva anche seguito le orme del nostro esploratore veneziano. Molti dei paesaggi raffigurati sono appunto ripresi dalle sue documentazioni ambientali”.

Quanto tempo a richiesto realizzare questo lavoro?

“Un anno e mezzo per libro, un periodo non troppo lungo per la media francese, ma estremamente intenso e faticoso a livello mentale”.

In passato ha realizzato altre graphic novel?

“Due trilogie, una sulla vita del Grande Maestro Templare Jacques de Molay ed una su una leggenda Catara“.
Dopo Marco Polo ho continuato la collaborazione con Explora con un altro dittico, questa volta sui viaggi di Charles Darwin, pubblicato anche in Italia, sia dalla Cosmo che da Mondadori“. Entrambe le serie vantano anche versioni in portoghese e russo. Attualmente sono l’unico disegnatore ufficiale della serie fiamminga De Rode Ridder che quest’anno celebra i suoi primi sessant’anni”.

La bozza della tavola relativa alla Città Proibita

Quale illustrazione potrebbe riassumere meglio lo spirito di questa graphic novel?

“Questa serie è molto variegata, visti i molteplici ambienti visitati da Marco Polo. Non ce n’è una in particolare. Inoltre anche come genere passa dall’avventuroso classico tra Salgari e Indiana Jones, allo storico. Se proprio fossi costretto a scegliere indicherei, almeno per il primo libro, la pagina con la Città Proibita vista dall’alto, dettagliatissima sia nelle inquadrature che nella cura del particolare storico”.

Progetti per il futuro?

“Attualmente sono impegnatissimo con la serie fiamminga De Rode Ridder, vera e propria istituzione nelle Fiandre, con pubblicazioni trimestrali di circa 30 pagine. Però sto cercando di ritagliarmi del tempo per rientrare anche sul mercato francese che in parte mi manca. Le proposte ed i progetti in questo senso non mancano“.

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