L’agente 007 diventa un fumetto
Il 5 ottobre 1962 negli Stati Uniti venne proiettato il film “Dr. No” diretto da Terence Young, un’avventura mozzafiato con un inseguimento all’ultimo respiro. Una pellicola che darà i natali al celebre agente 007 e alla famosa farse: “Il mio nome è Bond… James Bond”
L’agente segreto 007, nato dalla fantasia letteraria di Ian Fleming, è diventato famoso grazie alle sale cinematografiche, ma è passato anche attraverso i video giochi prima di ritornare alla carta stampata, con i fumetti.
Ed ecco che proprio grazie ai fumetti, al talentuoso scrittore Ales Kot e alle le abili arti artistiche di Luca Casalanguida che l’agente più famoso del mondo ci fa sognare ancora…
Un ringraziamento quindi a Fausto Bailo che è riuscito ad intervistare per noi Luca Casalanguida e alla Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) il cui supporto, come sempre, è fondamentale.
Quali sono stati i suoi inizi come illustratore?
“Il primo lavoro fatto con gli americani è stata una mini di due numeri per la TopCow, legata al lancio di un videogame in VR nel 2015”.
Quale è stata la scintilla che l’ha portata a far rivivere le gesta di James Bond in versione graphic novel?
“L’occasione è arrivata grazie al contatto con la Dynamite, casa editrice che ne detiene i diritti per il fumetto. Avevo mandato loro un po’ di mio materiale, e l’editor Anthony Marquez mi contattò proponendomi di lavorare alla prima mini di 6 HAMMERHEAD (pubblicata in Italia da Panini in volume unico, proprio pochi giorni fa)”.
Quale tecnica di disegno ha seguito? Quanto tempo ha richiesto realizzare questo lavoro?
“Il mio disegno è abbastanza realistico e classico. Sia che lo faccia utilizzando fogli e pennarelli sia la tavoletta digitale (come faccio ultimamente)”.
Per la realizzazione del “suo” 007, fisicamente e caratterialmente, ha preso spunto dai romanzi di IanFleming, oppure si è basato sui film?
“Per questo aspetto, le indicazione erano che NON somigliasse a nessuno degli interpreti cinematografici ma stesse più sulla descrizione data nei romanzi. Avevo model-sheets su cui basarmi, ma poi il protagonista si è trasformato pagina dopo pagina fino ad arrivare alla “mia” versione di 007.”
Come spettatore, quale attore rappresenta meglio per lei il ruolo di James Bond?
“Connery. E’ lui”.
Tra i vari “cattivi” della serie cinematografica, quale quello che preferisce?
“Ernst Stavro Blofeld. Lo ricordo nei film visti da piccolo. La sua immagine col volto che non si vedeva mai mentre accarezza il gatto è iconica. Però anche ultimamente mi ha colpito molto Raul Silva/J. Barden”.
Quale brano musicale potrebbe essere la colonna sonora della graphic novel: James Bond – The Body?
“Io direi che ci vuole una cosa forte… RATM: Killing In The Name.”