Intervista all’attore/sceneggiatore Andy Barreca
“Il miglior modo per imparare a fare un film è farne uno.”
(Stanley Kubrick)
Andy Barreca, nasce sotto il segno della Zizzola (Simbolo della Città di Bra, in provincia di Cuneo); attore, film distributor, sceneggiatore e produttore esecutivo.
Distributore cinematografico,STRONG FILM DISTRIBUTION, in partnership con Adrama Srl, primaria società’ di produzione e distribuzione con base a Torino e Los Angeles.
Nel 2017 ottiene un ruolo in Intrigo Death of an Author, terzo film della trilogia diretta dal regista svedese Daniel Alfredson, noto per Il caso Heineken con Anthony Hopkins, e nello stesso anno recita nella serie Rai Non uccidere stagione 2, al fianco di Miriam Leone, nel ruolo dell’agente Corini.
Nel 2018 intraprende una nuova avventura con il suo partner di lavoro Cataldo De Palma,assieme decidono di ideare e produrre un cortometraggio thriller dal nome Triangle (approdato su Amazon Prime Video, ShortsTV e Chili).
Il successo non tarda ad arrivare ricevendo oltre 40 riconoscimenti internazionali, negli Stati Uniti il cortometraggio Triangle si aggiudica ben 4 premi al Venus Italian International Film Festival di Las Vegas di cui Best Actor per Andy Barreca, Best Esemble Cast, premio collettivo per gli attori del film e Best Director per De Palma.
Due mesi dopo, altre 4 a New York al Cutting Room International Short Film Festival, per poi proseguire in modo vincente in tutto il mondo, dal Brasile, alla Romania, India, U.K., Turchia, Svezia, Italia ed altri ancora. Nel Dicembre 2020 Andy si aggiudica un altro Best Leading Actor per la sua interpretazione in Triangle al Castellabate Film Festival 2020.
Per questa intervista, ringraziamo Bailo Fausto.
Quando è nata in lei la passione per il cinema?
“Sono cresciuto con i capolavori di Sergio Leone, la passione e’ nata quando ero molto giovane, appena adolescente“.
Quali sono i suoi attori di riferimento?
“De Niro, Pacino, Hopkins, ma anche la generazione più giovane con Di Caprio e Pitt. L’unico italiano trasformista e ‘grandissimo’ fu Gian Maria Volontè, fonte di ispirazione da quando sono piccolo. Grande ammirazione poi per uomini come Schwarzenegger e Stallone che si sono costruiti da soli partendo dal nulla e che ho avuto la fortuna di incontrare a Los Angeles“.
Quali sono stati i suoi studi di formazione cinematografica?
“Iniziai gli studi di formazione nel 2005 presso la piattaforma permanente cinematografica dell’ ODS Torino, dove frequentai un biennio in recitazione, nel 2007 mi trasferii a New York dove frequentai Masterclass con Susan Batson ed Esper William. Feci anche l’indossatore show room per Hugo Boss.
Nel 2009 ritornai in Italia, da sempre appassionato anche di canto, misi da parte la recitazione e iniziai a prendere lezioni di Musica leggera e Musical con il soprano Daniela Quaglia. Per 4 anni mi dedicai al Musical recitando in alcuni spettacoli di Torino.
Nel 2013 tornò ad ardere il vecchio fuoco della recitazione, e decisi di puntare sul cinema. Mi iscrissi al triennio di recitazione cinematografica della Scuola di Teatro Sergio Tofano di Torino, tra le piu’ rinomate dopo il Teatro Stabile.
Alla Tofano, il direttore Mario Brusa (storico doppiatore ed attore italiano) incarica Fabrizio Portalupi (regista Mediaset) insegnante del Metodo Stanislavskij, al quale devo tutto quello che so sul mondo della recitazione”.
Come è nato il cortometraggio Triangle?
“L’idea di questo short film nasce da una monolocation che avevamo. Una torre, dove abbiamo costruito una storia basata sulle leggende del torinese, aggiungendo azione, suspance, intrecci amorosi e varie tematiche. Abbiamo ri-attualizzato la dark story della dama velata creando un thriller con accenni esoterici, mirato al puro intrattenimento ma con tematiche inerenti l’amicizia, l’inganno, le maschere che si celano dietro i rapporti tra esseri umani”.
Quali sono state le sue emozioni, quando le è stato assegnato il Premio Venus International Film Festival di Las Vegas come miglior attore protagonista?
“Ero alla serata delle premiazioni del Festival a Las Vegas, in un locale storico, l’Italian American Club, dove si esibiva Frank Sinatra. Ci saranno state cento persone, alcuni dei filmmakers ed attori presenti li avevo visti nelle serie Tv americane e in alcuni film del cinema internazionale.
Sapevo che avevamo 5 nominations con il nostro film, ma mai piu’ pensavo di tornare a casa con 4 premi, non mi ero preparato nemmeno un discorso in inglese. Il primo premio assegnato a noi e’ stato Miglior Regia per il mio socio Cataldo De Palma, che era rimasto in Italia, cosi’ l’ho ritirato io improvvisando ringraziamenti e facendo un tentennato discorso, in quanto ero abbastanza agitato. Come torno a sedermi, viene premiato il Miglior Attore e la direttrice fa il mio nome.
Io stavo bevendo e mi e’ andato per traverso il vino bianco, tutti ad applaudire, e’ stato molto gratificante e veramente inaspettato. Il film e’ piaciuto molto, e non c’e’ soddisfazione migliore che trovare affermazione ed apprezzamento internazionale, soprattutto in America”.
Progetti per il futuro?
“In primavera 2021 sono programmate le riprese del prossimo cortometraggio. Questa volta dal Thriller si passa ad un Action Movie di guerra dal titolo ‘Battle Brothers‘ da girare in lingua inglese. Nel cast figureranno Andrea Zirio, Cataldo De Palma, Rocco Marazzita ed io che ne ho curato la sceneggiatura. Sarà il mio esordio in regia, prodotto da Strong Film Distribution. Inoltre va a gonfie vele anche il progetto Manual of the Tyrant, il corto thriller/scientifico scritto in collaborazione con il socio Cataldo De Palma e ispirato a fatti realmente accaduti nel ramo degli esperimenti sull’uomo.
Dopo aver vinto cinque diversi concorsi di sceneggiatura in America, oggi quel corto lo stiamo sviluppando a lungometraggio con il supporto di Adrama Srl in co-produzione. Cercheremo di realizzarlo entro il 2021 salvo imprevisti e Covid permettendo. La regia sarà curata dall’ormai professionista Cataldo De Palma. Nel cast sarò presente io, oltre a Rocco Marazzita e Carola Cudemo. Le riprese si svolgeranno a Torino, sempre in lingua inglese”.