Le XXIII Olimpiadi invernali con Elena Vitagliano
Sono attualmente in corso, nella contea di Pyeongchang nella Corea del Sud, le XXIII Olimpiadi invernali.
Durante la cerimonia di inaugurazione si è verificato un gesto di distensione tra le due Coree, rappresentato dalla stretta di mano tra Kim Yo Jong, sorella del leader della Corea del Nord, e il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in. Questo gesto simbolico riporta a nuova luce una delle più antiche tradizioni delle Olimpiadi: La Pax Olimpica.
Per omaggiare questo grande evento sportivo abbiamo realizzato due interviste incentrate sul mondo dello sport.
Questa riguarda l’illustratrice Elena Vitagliano autrice della storia The Cruelest Rulecon con la quale, l’estate scorsa, si è aggiudicata il prestigioso premio internazionale del Silent Manga Audition. Il tema era proprio il Fair Play, la correttezza sportiva.
L’altra, che pubblicheremo a breve, ci immerge nella grande storia. Siamo nel 1957 ed è in corso la barbara repressione francese contro gli indipendentisti del FLN Algerino (Front de Libération Nationale). Un gruppo di giocatori sceglie di prendere posizione schierandosi dalla parte della “loro” patria. Una avvincente graphic novel realizzata da Javi Rey.
Anche per queste belle interviste ringraziamo Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) che, come sempre, ha collaborato fattivamente.
Intervista Elena Vitagliano autrice di The Cruelest Rulecon
Quali fumetti leggeva in tenera età?
“Beh, in realtà, da bambina non è che leggessi fumetti… Anzi… ho provato a leggere Topolino qualche volta ma non ero stata particolarmente attirata.
Ho cominciato a leggere fumetti intorno ai 16 anni quando ho scoperto che esistevano i manga (prima non ne ero neanche a conoscenza, guardavo i cartoni animati e mi piacevano, ma non sapevo nulla dell’esistenza del cartaceo).Durante l’infanzia, leggevo libri di fiabe e ascoltavo anche quele sonore (la versione vintage degli audiobook!)”
Quali sono stati i suoi primi passi nel mercato del fumetto?
“I miei primi passi nel mercato del fumetto? Diciamo quelli che sto facendo, mi sembrano sempre primi passi! E’ un’avventura che ti pone davanti continue prove, quella del mercato del fumetto.
Ho iniziato partecipando a concorsi, poi mi sono data al self-publishing e quindi a vendere da sola i miei stessi lavori. Adesso forse inizia una nuova fase con questa casa editrice giapponese, la Coamix. Vedremo come andrà!”
Quando è nata l’idea di partecipare al concorso Silent Manga Audition?
“L’idea del Silent Manga Audition è nata un po’ per caso. Stavo cercando dei concorsi di fumetto per stimolarmi a creare nuove cose (anche con la speranza di essere notata da qualcuno) e ho trovato questo concorso online e ho partecipato senza però nessun risultato, tranne il fatto di accorgermi di quanto gli altri partecipanti fossero bravi.
Ho capito quindi che se avessi voluto avere una chance, avrei dovuto mettermi a lavorare in maniera davvero seria. Così ho fatto.Sono passati un paio d’anni abbondanti prima che io riuscissi a piazzarmi nel Silent Manga Audition, dapprima quarta, poi con il premio degli editors e, finalmente, al primo posto”.
Al concorso si poteva partecipare con una storia di fantasia oppure c’era un tema?
“Per il Silent Manga Audition c’è sempre un tema a cui ispirarsi. Ognuno può svilupparlo come ritene opportuno, quindi può essere un’opera più legata alla realtà o un’opera di fantasia.
L’importante è che ci sia il tema. In questo round 8 il tema è stato quello del fair play e mi è venuta in mente questa storia relativa a degli sportivi che stanno per correre i 100 metri”.
Quali sono state le sue emozioni quando le è stato comunicato che aveva vinto?
“Quando ho saputo di aver vinto ero quasi incredula… ma super felice. Tra l’altro era di notte quando l’ho scoperto (perché i risultati sono stati pubblicati intorno alle 3 di notte Europee, mentre in Giappone era mattina) e dopodiché non sono più riuscita a dormire per la grande emozione!”
In che cosa consiste il premio?
“Il premio consiste in una somma in denaro e dà la possibilità di lavorare fianco a fianco con un editor della Coamix (la casa editrice che appunto si occupa del Silent Manga Audition di cui sono fondatori, tra gli altri, gli autori di Ken Il Guerriero/Hokuto No Ken e Occhi di gatto).
Quindi, avrò la possibilità di lavorare prima ad un manga One shot, ovvero ad una una storia breve, di circa 50-60 pagine, e poi, speriamo, anche ad una serie. Inoltre si prevede di andare in Giappone, non so ancora precisamente quando, per partecipare ad una cerimonia di premiazione e anche per visitare il Paese”.
Quanto è stato complesso realizzare questa storia?
“Realizzare questa storia è stato complesso come realizzare ogni altra storia. Bisogna sempre pensare a quello che si vuole dire davvero, a come rendere i personaggi interessanti e in più, questa volta, bisognava inserire il tema per il concorso.
Io volevo creare qualcosa che potesse piacere sia da un punto di vista grafico che narrativo, qualcosa che lanciasse anche un messaggio. Forse la parte più difficile è stata realizzare uno storyboard che mi convincesse, che mi piacesse… l’ho cambiato parecchie volte. Ha richiesto molto tempo anche il disegnare tutti quegli stadi… molte ore di lavoro dietro quelle pagine… però ne sono abbastanza soddisfatta… anche se riguardandole adesso penso che avrei potuto fare meglio”.
Progetti per il futuro?
“Per il futuro, quello che spero è di riuscire a creare storie che piacciano sia a me che ai lettori e che siano in grado di trasmettere qualcosa, di emozionare. Adesso mi impegnerò a collaborare con la Coamix e, nel frattempo, lavoro anche a delle altre cosine… dei progetti un po’ più piccoli ma che potrebbero avere dei risvolti interessanti… Vedremo”.