Paperino e la banconota da un milione di sterline
“Tutta la letteratura moderna statunitense viene da un libro di Mark Twain: Huckleberry Finn“
(Ernest Hemingway)
Come i nostri lettori affezionati sanno, il nostro Blog è molto attratto dalle graphic novel e dai fumetti e spesso pubblichiamo interviste ad illustratori e sceneggiatori.
Questa volta, abbiamo chiesto a Marco Meloni, illustratore Disney e Panini, di rilasciarci un’ intervista e lui ha accettato subito.
Lo ringraziamo quindi per la disponibilità, insieme a quella di Fausto Bailo e alla Premiata Libreria Marconi di Bra(Cn) che ci hanno fatto da “ganci”.
La carriera di Marco Meloni inizia nel 1998 e prosegue poi nel 2000 quando frequenta due corsi per disegnatori presso l’Accademia Disney, tenuti rispettivamente da Barbucci e Santillo e da Cavazzano. E subito dopo il primo corso, inizia la collaborazione con Disney che continua anche oggi con l’editore Panini.
Oltre a queste esperienze, c’è quella con il settimanale per ragazzi, Il Giornalino dell’editore San Paolo. Per questo editore ha disegnato alcuni episodi della serie La fiabe sbagliate di Nonno Nedo e la serie L’Ora di storia (entrambe scritte da Marcello Toninelli) e le tavole del personaggio Sophia sulle sceneggiature di Beppe Ramello.
Paperino e la banconota da un milione di sterline è stato sia disegnato che sceneggiato da Marco Meloni dimostrando ancora una volta quale ottimo cavallo di razza sia. Il fumetto, liberamente ispirato dal racconto del grande scrittore Mark Twain, del quale ricordiamo molti libri per l’infanzia tra cui Le avventure di Huckleberry, Le avventure di Tom Sawyer e Il principe e il povero.
Topolino da sempre dona hai suoi lettori, dei piccoli gioielli da leggere e rileggere, da conservare nella propria biblioteca privata.
Quali sono stati i suoi illustratori di rifermento?
“Quando ho iniziato ad appassionarmi al fumetto ho avuto in Giorgio Cavazzano il modello principale da seguire, non solo per le sue storie disneyane ma anche per quelle pubblicate su Il Giornalino . Con lui naturalmente ci sono stati tutti i grandi autori che comparivano su Topolino: De Vita, Carpi, Scarpa, Bottaro e tanti altri”.
Quando è nata l’idea di omaggiare il grande scrittore Mark Twain creando una versione disneyana del racconto La banconota da un milione di sterline?
“Questa trasposizione del racconto di Mark Twain è stata realizzata nel 2013. In quel periodo avevo letto alcuni romanzi e raccolte di racconti dello scrittore americano e quel titolo in particolare mi sembrava si potesse adattare ai personaggi e al pubblico del settimanale. Quando lo proposi alla redazione mi fu data fiducia anche se fino ad allora avevo realizzato solo poche storie brevi come sceneggiatore”.
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione di questo fumetto?
“Dalla stesura della sceneggiatura alla realizzazione delle tavole inchiostrate passarono 4 o 5 mesi durante i quali però avevo lavorato anche ad altre storie”.
Quale personaggio di questa storia le è piaciuto di più realizzare?
“In generale a me piace molto disegnare le storie che hanno come protagonista Zio Paperone. Per quanto riguarda questo racconto devo dire che è stato divertente adattare leggermente il protagonista della versione originale alle situazioni catastrofiche in cui spesso finisce per trovarsi Paperino. Nelle grandi parodie disneyane pubblicate negli ultimi anni su Topolino, il contributo originale degli sceneggiatori è molto maggiore rispetto al mio caso; io qui mi sono limitato ad aggiungere un ambito lavorativo diverso e un po’ bislacco per il protagonista. Per il resto, ripeto, il racconto mi sembrava già in sintonia con i personaggi”.
Quale tavola riassume meglio la sintesi della storia?
“La tavola 10 è quella in cui lo sventurato protagonista incontra per la prima volta i due ricchi signori che vogliono fare una scommessa su di lui affidandogli un’enorme ricchezza da gestire. Questa mi pare la situazione più significativa che mette poi in moto il resto del racconto. E forse a qualcuno potrà anche ricordare lontanamente un celebre e amatissimo film degli anni ’80“.
Di quale libro della letteratura italiana le piacerebbe creare una parodia in versione disneyana?
“Credo che intrecciare i classici della letteratura con le caratteristiche dei personaggi e del mondo Disney sia un’operazione forse più difficile che darne una versione a fumetti più libera. A me piacerebbe tanto, come lettore, se qualcuno realizzasse una versione a fumetti di alcuni racconti di Italo Calvino e Gianni Rodari“.
Progetti per il futuro?
“In questo momento sta continuando la mia collaborazione con Topolino come disegnatore, ma c’è sempre qualche progetto nel cassetto per provare a realizzare, prima o poi, una storia a fumetti come autore completo”.