Intervista esclusiva a Davide Morosinotto, autore per Einaudi

Intervista esclusiva a Davide Morosinotto, autore per Einaudi

Davide Morosinotto, giornalista, scrittore di libri di fantascienza e di numerosi romanzi per ragazzi, Premio Frignano Ragazzi 2016, Gigante delle Langhe 2017 e Andersen 2017 come “Miglior Libro Sopra i 12 Anni“.

 

Davide Morosinotto

Come molti sapranno, Einaudi Ragazzi è ideatrice della bella e fortunata serie Semplicemente Eroi. Attraverso questi romanzi i ragazzi di oggi hanno potuto riscoprire personaggi che sono esempi da seguire: I sette fratelli Cervi, ad esempio, che rivivono grazie gli autori Annalisa Strada e Gianluigi Spini, Oskar Schindler il Giusto, attraverso le parole di Nicoletta Bortolotti oppure la storia della prima donna che rifiutò il matrimonio riparatore,  Franca Viola – La ragazza che disse no di Katia Centomo.

 

Una serie che mostra la lungimiranza della casa editrice torinese, di come la letteratura in tutte le sue forme possa essere un faro contro l’oscurantismo.

Con grande piacere vi presentiamo, quindi, l’intervista realizzata con lo scrittore Davide Morosinotto che è stata possibile per l’impegno di Fausto Bailo e della Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn).

Quando è nata in lei la passione per la scrittura?

“Da bambino. Ho cominciato a leggere con i fumetti di Topolino, da lì sono passato ai romanzi d’avventura, e nel giro di poco tempo ho deciso (con quella fiducia incosciente che hanno i bambini) che da grande avrei lavorato anch’io con le storie. E’ stato un po’ più complicato del previsto, ma per fortuna ci sono riuscito”.

Quando aveva sentito parlare per la prima volta del dottor Franco Basaglia?

Franco Basaglia (da Famiglia Cristiana)

“Sono sincero: non lo ricordo. Probabilmente da ragazzo. Ricordo però che la mia prima sensazione, quando sentii parlare di legge Basaglia, fu di paura. Ma come: ci sono dei matti, magari pericolosi (pazzi furiosi) e invece di tenerli al chiuso, al riparo, dove non possiamo vederli e dove loro non possono far danni, l’idea è di liberarli?

 

E’ questa, secondo me, la cosa più rivoluzionaria che fece Basaglia. Ha scardinato un riflesso innato che abbiamo tutti, quello della paura davanti all’ignoto, per sostituirlo con qualcosa di diverso: l’accoglienza, e la collaborazione“.

Quale è stata la scintilla che l’ha portata a scrivere Franco Basaglia, il Re dei Matti?

“Di solito i libri della collana Semplicemente Eroi (di cui fa parte anche questo libro) vengono proposti dall’editore. Nel senso che all’atto pratico mi capita di ricevere una telefonata in cui mi si chiede: Hai voglia di scrivere una storia su…? Accettare la proposta significa farsi carico di un grosso impegno, anche in termini di tempo.

Vuol dire accettare di trascorrere mesi e mesi in compagnia di un certo personaggio storico, dei suoi libri, delle sue idee. Quindi a essere sincero capita abbastanza spesso di rifiutare, per un motivo o per l’altro. Nel caso di Basaglia invece credo di aver accettato più o meno in quindici secondi. Non so il perché. Era, semplicemente, una storia che volevo davvero provare a raccontare. Perché era affascinante, ma anche molto difficile: mi sembrava una sfida”.

Ritratti da manicomi

Per la scrittura di questo libro per ragazzi, quali sono state le sue fonti di ispirazione?

Due libri in particolare. Uno è di Peppe Dell’Acqua, il celebre psichiatra che lavorò con Basaglia al manicomio di Trieste (e che, poi, è stato così gentile da scrivere una nota introduttiva al mio piccolo romanzo). Si intitola Non ho l’arma che uccide il leone e racconta molte storie di veri pazienti dell’ospedale di Trieste.

 

Il secondo invece è una raccolta di racconti di Mario Tobino, Per le antiche scale. Anche Tobino oltre che un grande scrittore fu uno psichiatra, e racconta molte storie di pazienti e medici del manicomio di Lucca.
Per capire invece il Basaglia privato, il suo carattere e la persona, mi è stato utilissimo Le nuvole di Picasso, il libro scritto da sua figlia, Alberta Basaglia“.

Quale personaggio della Divina Commedia potrebbe essere paragonato a Basaglia?

“E’ una bella domanda! Mi piace pensare a lui come a un anti-Caronte. Dante ne parla come di un demonio dagli occhi di bragia che traghetta le anime perdute all’inferno. Basaglia invece ha cercato di fare l’opposto. Ha trovato delle anime perdute che stavano nell’inferno dei manicomi e le ha riportate indietro, ritrovandole e restituendo loro l’umanità”

Una canzone che potrebbe rappresentare l’impatto rivoluzionario della legge Basaglia

“Sarà banale, forse, ma d’istinto, io direi Blow in the wind di Bob Dylan. Una canzone che parla di pace, di vento e di libertà”.

Progetti per il futuro?

“Sto scrivendo un nuovo libro! Se tutto va bene uscirà l’anno prossimo, dipende da quanto tempo ci metterò per finirlo”!

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