Intervista allo scrittore Roberto Bratti

Intervista allo scrittore Roberto Bratti

Roberto Bratti, giornalista pubblicista, attualmente promuove e svolge laboratori di scrittura creativa e progetti sul cyberbullismo nelle scuole.

 

Tra i suoi romanzi Bulli con un click (Edizioni Il Rubino) con cui ha vinto il Premio Bancarellino nel 2015, Un like di Troppo (Premio Selezione Bancarellino 2018) con Youtuber per caso ha vinto il Premio Battello a Vapore 2019, e #HelpJack (Raffaello Ragazzi). Grande appassionato di calcio, per Edizioni EL ha pubblicato la collana Grandi Squadre di calcio. Quattro libri sulla storia, dalle origini ai giorni nostri, di Juventus, Napoli, Milan e Inter e Campioni italiani del calcio di ieri e di oggi.

 

Paolo Maldini, Walter Zenga, Alessandro del Piero, Francesco Totti, Gianluigi Buffon, Giuseppe Meazza, Paolo Rossi… nomi che tutti conoscono e che sono entrati nella storia del calcio italiano. Attaccanti, portieri, difensori: ciascuno con il suo ruolo e con la sua storia fatta di dedizione, sacrificio, vittorie, sconfitte e tanta gloria.

  • Ringraziamo Bailo Fausto e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn)

Quando è scaturita in lei la passione per la scrittura?

“Sono sempre stato un lettore forte. Dopo il liceo ho cominciato a scrivere racconti e a partecipare a diversi concorsi letterari. Qualche buon risultato mi ha dato fiducia ma la svolta è arrivata con Bulli con un click, romanzo sul cyberbullismo con il quale ho vinto il Premio Bancarellino e che mi ha aperto una strada nel mondo della narrativa per ragazzi”.

Quali sono stati i suoi libri di formazione?

“Ne ho tanti, ma quelli più significativi sono: Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, Colla di Irvine Welsh, Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti. In ambito calcistico Febbre a 90 di Nick Hornby e Il Maledetto United di David Peace”.

Qual è stata la scintilla cha l’ha portata a scrivere Campioni italiani del calcio di ieri e di oggi?

“È stata una coincidenza fortunata. Avevo proposto un romanzo ad Einaudi Ragazzi. Nella scheda di presentazione raccontavo della mia passione per il calcio. Sono stati loro a propormi il libro. Ho accettato con entusiasmo. Ne sono seguiti altri 7: oltre a quello sulla nazionale, la collana Grandi squadre di calcio: la storia di Napoli, Juve, Milan, Inter (pubblicati a giugno 2020) e poi Roma e Fiorentina (di prossima pubblicazione). Scrivere di sport è una cosa che mi gratifica molto”.

Quanto tempo ha richiesto la stesura definitiva del libro?

“Più o meno un mese. Sono un grandissimo tifoso della nazionale e possedevo un’ottima base di partenza. Documentarmi è stato piacevole e divertente”.

Quanto è stato stimolante narrare le gesta sportive degli uomini che hanno indossato la maglia azzurra?

Molto stimolante. La maglia azzurra regala emozioni immense. I Mondiali, poi, scandiscono il tempo della nostra vita. Scrivere delle imprese, ma anche delle delusioni della nazionale, mi ha riportato indietro nel tempo. Un’esperienza fantastica”.

Se per un qualche gioco del destino per una notte fosse possibile riportare in vita tutti i giocatori che

hanno indossato la maglia azzurra, che squadra formerebbe?

“Sarei curioso di vedere all’opera campioni che non ho potuto ammirare per ragioni anagrafiche. I primi nomi che mi vengono in mente sono Piola, Meazza e Valentino Mazzola, capitano del grande Torino.

 

Se dovessi ipotizzare una formazione composta dai migliori giocatori all time, schiererei un 4 2 3 1 molto offensivo: Zoff in porta, Scirea e Cannavaro difensori centrali, Zambrotta a destra e Maldini a sinistra. Mediana muscoli e cervello formata da Pirlo e Tardelli. Tre fuoriclasse a inventare calcio: Rivera, Sandro Mazzola e il mio idolo Roberto Baggio, dietro l’unica punta Gigi Riva. Mi piacerebbe giocarmela contro il fortissimo Brasile di Pelè che ci ha battuto 4 a 1 nella finale del 1970”. 

Quale giocatore sente più affine al suo carattere?

“Metto molta passione nelle cose che faccio. Mi viene in mente Gennaro Gattuso. Il fatto che poi sia l’allenatore della mia squadra del cuore è del tutto casuale (o no?)”

Progetti per il futuro?

“Per prima cosa vorrei tornare a fare incontri nelle scuole. I ragazzi non mentono. Solo guardandoli negli occhi ti accorgi se le tue storie hanno fatto breccia nei loro cuori. E poi non vedo l’ora di immergermi in un nuovo romanzo”.


 

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