Alberto Vailati racconta…

Alberto Vailati racconta…

 

scrittore Alberto VailatiDopo esserci fatti una idea di chi sia lo scrittore Alberto Vailati attraverso le recensioni dei suoi precedenti romanzi, ecco l’opportunità di conoscerlo meglio con questa intervista: ci parlerà di sé e del suo mondo letterario, raccontandoci anche qualche piccolo segreto e curiosità

Alberto, tanto per rompere il ghiaccio, parlaci un pochino di te…

A 15 anni ero invasato di calcio, musica (da ascoltare soltanto, non sono mai stato un genio neppure a suonare il flauto alle scuole medie) e lettura. Poi, lentamente, complice un’adorazione viscerale per i testi di Francesco Guccini e per il libro On the road di Kerouac, ho preso a scrivere. In modo sregolato, fregandomene che il risultato fosse pittoresco o lineare, esagerato o ruvido. Nel mezzo degli studi universitari (ho avuto la fortuna di laurearmi in Filosofia), un sacco di mezzi lavori buttati giù d’un fiato, ma mai ultimati. All’alba dei quasi quaranta anni, stimolato da un amico che aveva pubblicato un libro, mi sono convinto di potercela fare anch’io e da lì è nato il primo romanzo e poi il secondo e ora il terzo. E, sono sincero, scrivere e colorare storie mi piace, mi rilassa e diverte.

libri Alberto VailatiLeggendo i tuoi libri, La libertà della vertigine, Storie di sesso, ananas e sciamani ed ora Ruggine, emerge la voglia di raccontare la vita e le problematiche di una generazione, quella dei trenta/quarantenni. Una scelta oppure un’esigenza più profonda?

Potrei dire sia l’una che l’altra: mi piace raccontare quanto osservo e sento mio e cercare di ricreare, romanzando, la vita di tutti i giorni; i fantasmi interiori prendono forma e si uniscono al vivere quotidiano. E poi è l’età di mezzo, l’età delle disillusioni e pure della speranza, l’età in cui puoi ancora riprendere le redini del tempo e cercare di plasmarlo a tuo piacere.

In che cosa si differenzia questa generazione da quella che l’ha preceduta e dalla successiva?

Nel ’60 si viveva di ideali e della concreta volontà di cercare di seguirli; da qui la liberazione culturale di quegli anni e le lotte del periodo successivo. Conseguentemente la mia generazione si è trovata più libera, ma nel contempo frastornata, perché mancavano alcuni pilastri a cui appoggiarsi, fosse la famiglia piuttosto che una convinzione religiosa o politica. Quindi è arrivato il computer e da lì il frullatore di tempo e mode che è la globalizzazione. Tutto è più veloce, ma anche effimero.

Alberto Vailati FlaubertRuggine inizia con questa citazione di Flaubert: In ogni cosa c’è un lato inesplorato, perché siamo abituati a servirci degli occhi soltanto con il ricordo di ciò che è stato pensato prima di noi su quello che ora guardiamo. La minima cosa contiene un punto d’ignoto. Quanto hanno a che fare queste parole con la storia che narri?

Sono convinto che si debba cercare sempre di avere più visioni, punti di vista, sia per quanto concerne il proprio Io che per le esperienze sociali. Mai fermarsi all’etichetta, al libretto di istruzioni asettico e tristemente razionale. In “Ruggine” il protagonista cerca di cancellare i propri vuoti d’animo aprendosi al mondo e a sentimenti che non era mai stato in grado di provare.

I romanzi di Alberto Vailati fanno riflettere e nello stesso tempo riescono anche a strappare qualche sorriso. Una scrittura costruita e pensata per essere riconoscibile oppure semplicemente il tuo modo di comunicare?

Sono poco generoso con me stesso e mi stritolo in una continua autoanalisi; l’unico modo per uscirne sani è l’ironia. La mia scrittura svolazza quindi, in continuazione, da un estremo all’altro, non lasciando mai che alcuno prevalga.

alberto Vailati Ruggine

Amore e sesso: nelle tue storie finiscono per entrarci sempre. Che rapporto c’è tra le due cose?

Credo siano il sale della vita di ognuno di noi, siano il motivo per cui si sorride, si soffre, ci si emoziona. Si può stare però senza sesso, ma senza amore, per qualcuno o qualcosa, penso proprio di no.

Nella società di oggi è difficile parlare d’amore, un sentimento che ha fatto sempre un pochino paura. Secondo te, potrebbe esserci un modo originale per parlarne?

La società di oggi si regge sull’ “ora e subito”, due parole che fanno a schiaffi con l’amore e che di conseguenza diviene una chimera difficile da conquistare e anche solamente descrivere. Si potrebbe recuperare un poco di terreno aprendo il proprio cuore senza timore alcuno, ma per poterlo fare bisogna imparare innanzitutto a essere sinceri con se stessi.

E come viene affrontato dai tuoi personaggi?

Raul ne La libertà della vertigine, non sa più cosa sia la parola amore; si è perso e, a tentoni, cerca di ricominciare a voler bene prima di tutto a sé e poi al mondo che lo circonda; Mauro in Storie di sesso, ananas e sciamani ama troppo e in modo confuso: solo mettendo un poco di ordine alla marmellata emotiva che lo sbatacchia, riuscirà a trovare pace; Luca in Ruggine scopre il vero sentimento quando purtroppo è oramai troppo tardi, trovando però ugualmente la forza per combattere. Sono tre cuori che non vogliono smettere di battere e azzuffarsi.

Il significato intrinseco dello scopareOche selvatiche, forseIl mondo è tondo, ma non per me, librosono i titoli di alcuni tuoi capitoli di Ruggine. Una cosa sulla quale punti molto…

Un titolo deve già di suo trasmettere qualcosa, incuriosire e far presagire quanto verrà raccontato; può essere parola o una perifrasi, ma deve invogliare alla lettura. Ho sempre adorato ammucchiare canzoni sulle vecchie musicassette registrabili e poi dare un titolo alla compilation: ecco, è lo stesso meccanismo, raggruppi storie e sensazioni e poi incolli l’etichetta.

Per concludere, vorrei chiederti a chi consiglieresti i tuoi romanzi, a parte ovviamente i trentenni/quarantenni vogliosi di capire e di capirsi un po’ di più…

Consiglio i miei romanzi a chi desidera provare a riflettere non disdegnando però di divertirsi nel contempo; un buon sottofondo musicale, magari un bicchiere di vino, la mente che prova a immergersi nella storia e il gioco è fatto. Sono romanzi veloci, però vogliono andare un poco più in là e aiutare ognuno nella propria ricerca introspettiva.

Ruggine libro   Il libro Ruggine di Alberto Vailati è disponibile dal web da tutte le principali piattaforme (Amazon, Ibs, La Feltrinelli …), su ordinazione da qualsiasi libreria e dal sito della casa editrice www.ruedelafontaineedizioni.com

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