Fabio Mundadori: Garfagnana in giallo e non solo
Con le sue solite tre domande tre, Dario Villasanta questa volta ci fa conoscere meglio Fabio Mundadori, personaggio eclettico e noto non soltanto come autore…
La vita di Fabio Mundadori è un costante mescolare attitudini, gusti e mestieri. Da un informatico, appassionato di gialli e fantascienza, non poteva infatti che scaturire un profilo artistico e professionale che non si accontenta di etichette limitative. E’ infatti autore, ma anche condirettore del prestigioso Garfagnana in Giallo, e ora direttore di una nuova collana editoriale: ci sarebbero da porgli mille domande su tutto, io cerco di fare tutto con le mie solite tre.
Fabio, esiste davvero a Bologna L’altra metà della notte, titolo del tuo nuovo romanzo fresco fresco di stampa?
Grazie innanzi tutto per l’intervista.Venendo alla domanda, la “metà della notte” di cui parla il titolo non è riferita strettamente a Bologna, quanto al protagonista del romanzo che invece con Bologna divide uno degli eventi più orribili delle cronache della città e d’Italia: la strage del 2 agosto (bomba alla stazione di Bologna, ndr).
L’altra metà della notte, ci tengo a sottolinearlo, NON è un romanzo sulla strage, è una storia nella quale la strage è tra i protagonisti, nella quale vengono dati spazio e voce a chi pur essendo sopravvissuto è comunque una vittima. Perdere la vita è la conseguenza estrema, ma è un evento che, per quanto terribile, si consuma in un tempo limitato: diverso è il destino di chi per anni soffre delle ferite fisiche o psichiche (o entrambe) subite.
Questo romanzo non è solo un tuo nuovo libro, ma apre la via alla nuovissima collana Noir della Damster che dirigi, #comma21. Puoi spiegarci i motivi per cui dovremmo seguirla con attenzione particolare?
#comma21 nelle intenzioni mie e dell’editore sarà una collana (non solo di noir ma anche di gialli e thriller) che avrà come unica “preoccupazione” quella di pubblicare buone storie.
Ammetto che così, in prima battuta, non sembra un’affermazione originalissima ma provo a spiegare: da qualche anno la tendenza è quella di confezionare storie e romanzi a tavolino, tentando di anticipare i gusti dei lettori, con lo scopro di convincerli che quello che troveranno in libreria è ciò che loro vogliono (devono) leggere, questa è un’operazione che viene fatta con il supporto di esperti di marketing, psicologi e di chiunque abbia una verità da dispensare, il risultato è che scrittori anche bravi alla fine producono storie che si somigliano un po’ tutte.
Per contro i lettori di #comma21 potranno leggere storie raccontate così come l’autore le ha pensate, selezionate certo e “editate” sempre nel rispetto di chi le ha scritte.
Sono previste per il primo anno 7/8 uscite, delle quali una sarà la tradizionale antologia natalizia a tema (quest’anno sarà particolarmente intrigante), con autori esordienti e affermati: L’altra metà della notte (Bologna non uccide – di Fabio Mundadori stesso, ndr) è già in libreria; poi Quell’ultima mano di poker di Maurizio Malavolta (al suo esordio) mentre a giugno sarà il turno di Enrico Luceri e Sabina Marchesi (due veri “Top Player” del genere) con il loro giallo dalle tinte esoteriche Solo dopo il crepuscolo; a settembre si ricomincerà con un’altra sorpresa che non voglio svelare.
Nonostante questo siamo comunque ancora alla ricerca di autori ai quali chiediamo entusiasmo, professionalità e amore per la scrittura, in cambi #comma21 darà loro entusiasmo, professionalità e amore per la scrittura.
Tutte le informazioni le trovate su http://www.comma21.it/
Una domanda d’obbligo sul Garfagnana in Giallo, di cui sei condirettore: quali novità presenterà quest’anno, e quali ‘dritte’ daresti ai nuovi autori che vogliono mandarvi un testo?
La novità più rilevante è la creazione della nuova categoria Master per l’assegnazione del premio libri editi, qui una speciale giuria selezionerà una cinquina tra le uscite del 2015/2016 dalla quale uscirà il vincitore del Garfagnana in Giallo per questa categoria.
Andrea Giannasi (ideatore del festival) e io abbiamo fatto questa scelta per adeguarci al crescente numero di proposte che da tre anni a questa parte arrivava dalle grandi case editrici e che inevitabilmente andava a “penalizzare” le case editrici indipendenti che per molti anni sono state l’anima del concorso.
Mi piace sottolineare, anche se non è una novità, che il Garfagnana in giallo è l’unico concorso che ha una sezione specifica dedicata alle pubblicazioni in ebook.
Quanto alle dritte, non ne ho di particolari se non quella di scrivere una buona storia in un italiano corretto, leggere attentamente il Bando e documentarsi il più possibile sulla splendida Garfagnana nel caso si decida di partecipare alla sezione per le storie ad ambientazione locale.
In bocca al lupo!!