Giorgio Fontana, astro in ascesa della Sellerio
Giorgio Fontana (nella foto a sinistra) è già stato ospite del nostro Blog e, come ricorderete, ha vinto il Premio Campiello nel 2014 con Morte di un uomo felice (Sellerio) romanzo che l’ha portato alla ribalta nazionale.
Un vero e proprio astro in ascesa della letteratura italiana, quindi, che ancora una volta ha scelto Letteratura e dintorni per parlare della sua utlima opera: Un solo paradiso (Sellerio). Ambientata nella sua amata Milano, la storia si sviluppa, avvolgente e tempestosa, come la vita.
Un ringraziamento a Fausto Bailo che l’ha intervistato per noi e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) che, come sempre, ha collaborato fattivamente.
Un solo paradiso è il suo nuovo romanzo. Come è nata l’idea di realizzare un’avvolgente storia basata sull’amicizia, l’amore e l’abbandono?
“Come sempre, per me è piuttosto difficile dire come mai è nata questa o quell’altra storia. Banalmente, era la storia che avevo in mente. Da molto tempo volevo provare a raccontare una passione assoluta, in un certo senso un po’ inattuale, quasi ottocentesca, in tempi contemporanei. Ci ho provato, vediamo cosa ne diranno i lettori”.
Nel suo racconto la musica jazz è una parte essenziale del racconto. Lei si rilassa ascoltando questa musica?
“Mi piace moltissimo, ma non mi rilasso affatto ascoltandola, anzi. Mi entusiasma, mi appassiona, mi scuote. In generale è difficile che io ascolti della musica per rilassarmi”.
Quale frase userebbe per riassumere il genere musicale del jazz?
“Ah, domanda difficilissima! La schivo citando una vecchia battuta che gira fra i musicisti: è meglio del sesso, e dura di più.
Nel suo romanzo c’è un omaggio alla figura dello scrittore piemontese Giovanni Arpino. Quale sua opera letteraria le è piaciuta di più?
“Arpino (nella foto a sinsitra) è uno scrittore sublime. Il suo libro che amo di più, e che mi è stato regalato dal caro amico e scrittore Alberto Schiavone, è Randagio è l’eroe. Fra l’altro ha uno dei titoli più belli di sempre. Purtroppo non è facile da trovare, essendo fuori stampa da tempo”.
Descriva il suo libro con un brano jazz…
“Ho tante risposte in mente, ma scelgo quella forse più ovvia: My Favorite Things di Coltrane”.
A quale personaggio di altri autori Giorgio Fontana paragonerebbe il soggetto del suo romanzo?
“Sono indeciso. Forse Dorigo di Un amore di Buzzati. Ma probabilmente è soltanto perché provo un’invidia folle per Buzzati: quel romanzo è un capolavoro assoluto”.