Invito per poeti ed aspiranti tali –  Poeti e poesia

Invito per poeti ed aspiranti tali – Poeti e poesia

Per tutti gli amanti della poesia

Questo angolo è dedicato a tutti coloro che scrivono POESIE. Dopo soltanto pochi giorni di attività di questo Blog “Letteratura e.. dintorni” ce ne sono arrivate tantissime…Tristi, allegre, in vernacolo, d’amore. Alcune sono state premiate in prestigiosi concorsi letterari, altre sono semplicemente il frutto di un momento di riflessione, di solitudine o di gioia dell’autore. Cercheremo di dare ad ognuna di esse il giusto spazio, come meritano, pubblicandole con una breve descrizione e foto dell’autore ed una recensione. Si dice che “che le donne e i preti non sono poeti” perchè la loro poesia la portano dentro, perciò sono sensibilissimi a comprenderla quanto incapaci a comporla. E questo forse spiega come mai ci sono pervenute poche poesie scritte da donne e nessuna da preti. Vogliamo sfatare anche questo luogo comune?? Forza…vi aspettiamo!

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16 Comments

  1. Filmena Martire 26 June 2013
    Rispondi

    Ciao Dianora,Lei che è eterna partenza e ritorno,che sulla soglia si ferma appena ad ascoltare il fruscio del non detto perchè troppo denso,ti ha sentita arrivare e non è fuggita.Di te si fida e perciò si consegna senza resistere.Non escludere che uno di questi giorni lei vesta le sembianze di un prete o di una donna.

  2. Dianora Pinelli 26 June 2013
    Rispondi

    ho visto i tuoi occhi..

    E quando quel silenzio torna
    e si avvicina con ansia ai miei fianchi,
    nella malinconia dei miei occhi cupi,
    nel volteggiare fra le ombre e luci,
    allora sento piu’ forti i movimenti della vita
    …ascolto..
    questi momenti spogliati di affanni,
    delle tempeste
    che volte s’offrivano Agli Dei..
    i loro passi di ritorno
    ..i pianti…
    intuisco il silenzioso canto
    che lungo il profilo di questo vetro rotto
    eccheggia inclemente
    e incorruttibile
    al richiamo dei miei sogni.
    Giunge cosi ancora sera,
    ancora notte…
    a sorvegliar la sorte di questo ultimo astro,
    solitario naufrago di un mare che
    divide, intinge e rivela
    nelle sue acque dissepolti ricordi
    e un ultimo silenzioso respiro.
    Dianora Pinelli

  3. Dianora Pinelli 26 June 2013
    Rispondi

    unico fiore

    Ci siamo incontrati in melodie gemine
    Dove la ricchezza dei nostri cuori, i loro battiti
    Si allacciarono ai limiti di un mondo
    Apparso d’improvviso
    E sconosciuto a noi
    Come un sorso gustato nel segreto
    Di un palpito confuso.
    Musica ovunque
    Vibrazioni, ritmi..
    Erano i giorni violentemente attesi.
    Una pioggia travolgente e cieca
    Che inondava quel nostro intimo respiro
    Privato, silenzioso, muto.
    Erano battiti unici e rari, i nostri ori,
    Senza dove, senza come..
    nel semplice bisogno di un amore
    Taciuti a tutto per introvabili parole.
    Parole discretamente custodite
    Nelle mani che rivelavano
    Con gesti ripetuti e teneri
    L’unicità di una stagione
    Senza tempo.

    Dianora Pinelli

  4. Dianora Pinelli 26 June 2013
    Rispondi

    Quando l’amore posa lo sguardo

    E’ quello il momento in cui,
    dal profilo della vita
    corrompo lo sguardo
    e lo lascio riemergere
    nei giorni eccentrici
    dei nostri imperativi paralleli,
    sfioro di nuovo tutto ciò che resiste.
    Quello è il tempo in cui ti trovo
    fatto di respiri e di eterea armonia
    di carezze evitate e pensieri sospesi
    per non farsi male.
    Quella la stagione che ci teneva prigionieri
    impigliati da una contingenza sprovveduta,
    ad una tenerezza dal profumo di Maggio.

    Dianora Pinelli

  5. Adriana Messina 27 June 2013
    Rispondi

    PECCATO.
    Parola austera se pronunciata dal prelato.
    Mentre è piena di nostalgia ,
    di vita persa,buttata via,
    se sa di rimpianto, di tempo passato.
    Peccato!
    E’ un vocabolo privo di orgoglio,
    perché non prendo,
    eppure voglio.
    Peccato.
    Non è sbagliato dire ho peccato
    se il mio cuore ferito ho confortato.
    Grave invece il peccato di chi,
    alla propria vita ha rinunciato.
    Peccato!
    Non temere la libertà,
    di esserne schiavo,
    privato di ogni tua volontà.
    Non esiste schiavitù imposta
    ma solo quella,
    che in fondo al cuore è riposta.

    Adriana Messina

  6. Aurora Cantini 27 June 2013
    Rispondi

    FIORI DI CAMPO

    I fiori di campo
    sono docili e sinceri
    senza il profumo che stordisce
    e incanta
    ma solo luce di saggezza
    e solitudine.

    Stanno socchiusi
    un poco discosti
    specchiando verità sublimi.

    Portano il marchio
    di calzari consumati
    e hanno laggiù
    sulle gocce di rugiada
    ferite e sudori dei dimenticati

    I fiori di campo
    sanno custodire i segreti
    e l’uomo che non si arrende e avanza
    il fiore di campo
    accompagna.

    C.aurora Da “Fiori di campo” 1993

  7. Dianora Tinti 27 June 2013
    Rispondi

    Ciao,
    Adriana Messina, Dianora Pinelli, Aurora Cantini e Filomena Martire prima di tutto BRAVE!!!!! e poi grazie x aver mandato le vostre poesie. Il nostro team di esperti è già al lavoro e faremo di tutto per pubblicarle. Voi continuate a seguirci, a mandare altre opere e ad emozionare chi ci legge…

  8. Anonimo 5 July 2013
    Rispondi

    Inno per “barbanella”
    O “Barbanella” quartiere bello, tu che cominci al passaggio a livello, via giusti ti spacca, in due tronconi precisi, portando al semaforo, confine ed effigi. Tu che sei nata per ospitare, gente di un epoca da ricordare, gente forte, gente di cuore, gente a cui hai dato affetto ed amore. Tu ci hai accolti, tu ci ai cresciuti, come se fossi la nostra sorella, ci siamo uniti, ti abbiamo vissuto e ti ringraziamo, “Barbanella”. Circoscrizione numero”1” un motivo ci sarà, sei la sola, la migliore, quella che rispetto ha. O quartiere, che i natali ci hai dato, in Noi, vi è l’orgoglio di amarti e di averti amato. Tra vita vissuta animosa e bella, noi ti Amiamo “Barbanella”. Pullulavi di energia, di vita e di gioventù, c’erano ragazzi in ogni via, ci sono adesso e troppi che non ci sono più. Sei sempre viva, sei sempre bella, o grande, mitica, “Barbanella”. Nei ricordi della scuola, sassaiole e scazzottate , le partite senza fine, scorribande e ragazzate. Noi ti Amiamo, ti ricordiamo e nel cuore ti portiamo, nel parlare dei tuoi lustri, ogni volta ci onoriamo. Tu quartiere che ci unisci, ci accomuni e ci stupisci, la tua storia, tormentata, ricca di, mille avventure, fa di te la sola amata, da generazioni presenti e future. “Barbanella , i tuoi campini “Barbanella” il piazzalone, “Barbanella” la tua chiesa, tante povere persone.”barbanella” il Grattacielo, “Barbanella”,il carnevale,”Barbanella”con i gruppi, sempre pronti a litigare. I ‘eco, i campi, le tue scuole, tanta gente e le sue storie, con lo skorpio, con lo splendor, la tua radio a raccontare, tu che hai visto personaggi, nella polvere e all’altare. Sempre attuale, sempre bella, la tua storia un pò dannata, fa di te un piccolo bronx, da ragazzacci frequentata. Di Grosseto, sei la stella, il quartiere più temuto, Tu sei grande “Barbanella”,tu sei il vero, grande, mito. Tante storie hai raccontato, tante ne racconterai, accrescendo la tua gloria, fino a quando esisterai. IL tuo fascino, la fama, la tua personalità, son l’orgoglio della gente, che ti ama e t’ amerà! Il blasone, la tua vita, la tua solida veemenza, danno forte, a chi ti ama, grande orgoglio e forte spirito di appartenenza. Orgogliosi dell’Amore, che c’è stato e ci sarà, questo canto ti omaggiamo, per il tempo che verrà. Tu ci hai dato giorni felici, spensieratezza e decine di amici, tu che sei stata, palestra e scuola di vita, madre severa e sincera amica ,tu, ci hai donato, prestigio e rispetto, siam qui ad omaggiarti con immenso affetto. Non c’è paese non c’è Città, non c’è storia altrettanto bella, c’è un solo nome, una sola realtà, ci sei solo TU “MIA” “Barbanella!!!!!!!!!!!!

  9. Alessandro Di Crisci 5 July 2013
    Rispondi

    Inno per “barbanella”
    O “Barbanella” quartiere bello, tu che cominci al passaggio a livello, via giusti ti spacca, in due tronconi precisi, portando al semaforo, confine ed effigi. Tu che sei nata per ospitare, gente di un epoca da ricordare, gente forte, gente di cuore, gente a cui hai dato affetto ed amore. Tu ci hai accolti, tu ci ai cresciuti, come se fossi la nostra sorella, ci siamo uniti, ti abbiamo vissuto e ti ringraziamo, “Barbanella”. Circoscrizione numero”1” un motivo ci sarà, sei la sola, la migliore, quella che rispetto ha. O quartiere, che i natali ci hai dato, in Noi, vi è l’orgoglio di amarti e di averti amato. Tra vita vissuta animosa e bella, noi ti Amiamo “Barbanella”. Pullulavi di energia, di vita e di gioventù, c’erano ragazzi in ogni via, ci sono adesso e troppi che non ci sono più. Sei sempre viva, sei sempre bella, o grande, mitica, “Barbanella”. Nei ricordi della scuola, sassaiole e scazzottate , le partite senza fine, scorribande e ragazzate. Noi ti Amiamo, ti ricordiamo e nel cuore ti portiamo, nel parlare dei tuoi lustri, ogni volta ci onoriamo. Tu quartiere che ci unisci, ci accomuni e ci stupisci, la tua storia, tormentata, ricca di, mille avventure, fa di te la sola amata, da generazioni presenti e future. “Barbanella , i tuoi campini “Barbanella” il piazzalone, “Barbanella” la tua chiesa, tante povere persone.”barbanella” il Grattacielo, “Barbanella”,il carnevale,”Barbanella”con i gruppi, sempre pronti a litigare. I ‘eco, i campi, le tue scuole, tanta gente e le sue storie, con lo skorpio, con lo splendor, la tua radio a raccontare, tu che hai visto personaggi, nella polvere e all’altare. Sempre attuale, sempre bella, la tua storia un pò dannata, fa di te un piccolo bronx, da ragazzacci frequentata. Di Grosseto, sei la stella, il quartiere più temuto, Tu sei grande “Barbanella”,tu sei il vero, grande, mito. Tante storie hai raccontato, tante ne racconterai, accrescendo la tua gloria, fino a quando esisterai. IL tuo fascino, la fama, la tua personalità, son l’orgoglio della gente, che ti ama e t’ amerà! Il blasone, la tua vita, la tua solida veemenza, danno forte, a chi ti ama, grande orgoglio e forte spirito di appartenenza. Orgogliosi dell’Amore, che c’è stato e ci sarà, questo canto ti omaggiamo, per il tempo che verrà. Tu ci hai dato giorni felici, spensieratezza e decine di amici, tu che sei stata, palestra e scuola di vita, madre severa e sincera amica ,tu, ci hai donato, prestigio e rispetto, siam qui ad omaggiarti con immenso affetto. Non c’è paese non c’è Città, non c’è storia altrettanto bella, c’è un solo nome, una sola realtà, ci sei solo TU “MIA” “Barbanella!!!!!!!!!!!!

  10. dianora tinti 5 July 2013
    Rispondi

    Alessandro di Crisci, promotore turistico toscano, ci ha spedito questo Inno. In genere l’inno è un componimento poetico, un canto, un discorso celebrativo dedicato alla patria o all’esaltazione di un ideale, ma in questo caso viene scritto per l’ex quartiere dannato della città di Grosseto: “Barbanella” che ha formato la sua vita e quella di molti altri ragazzi come lui. Non lascia indifferenti per la passione e l’amore che trasmette e che ci riporta alla purezza del cuore di un’età e di un tempo che, forse, non esiste più…

    Voi, amici lettori, cosa ne pensate???

  11. Alessandro Di Crisci 6 July 2013
    Rispondi

    Sapete l’Amore che provo per questo quartiere, è qualcosa di difficilmente trasmettibile. Chi è nato e chi si è formato in questo luogo, può capire, perché più che un quartiere, Barbanella è stata una scuola di vita e una scuola molto severa e selettiva. Un quartiere, dove i valori di amicizia, solidarietà e senso di appartenenza, erano le regole non scritte della convivenza di tante famiglie di operai, che non avevano telefonini e nemmeno vestiti firmati, ma avevano quello che questo pazzo mondo ha perduto. Avevamo i sogni e la speranza, e avevamo la percezione dei sacrifici che i nostri genitori facevano per darci un avvenire. Non mi dilungo altro perché l’argomento potrebbe essere noioso, ma vorrei ringraziare per questo piccolo spazio concessomi.

  12. Aurora Cantini 22 July 2013
    Rispondi

    NOTTI D’ESTATE

    La sera scivola via
    lenta e stanca.

    Strofinandosi sui lampioni pallidi

    Coprendo i pacati dolori
    delle case

    Strisciando sui prati
    a rassegnare il cuore.

    Passa piano sulle prime stelle
    e le alture
    così ricce
    nel silenzio attendono.

    Ecco arriva il sonno
    effigie di muscosi ricordi,
    per l’uomo.

    Là, sull’umido bocciolo in ombra,
    una serenata
    per vegliare.

    Dal libro “Fiori di campo” Ed. Il Grappolo 1993, rieditato 2011

  13. dianora tinti 22 July 2013
    Rispondi

    Grazie ad Aurora Cantini per averci regalato questa sua nuova poesia… e per chi volesse saperne di più su di lei e le sue opere….
    http://acantini.altervista.org/

  14. Anonimo 21 August 2013
    Rispondi

    Un abbraccio a Dianora e a tutti voi che volete condividere con me le emozioni poetiche.

  15. Anonimo 21 August 2013
    Rispondi

    ATTESE ALL’IMBRUNIRE

    Il respiro della notte
    avvolse gli orizzonti stanchi
    in una timida carezza
    quasi nascosta.

    Bisbigli di ninfe
    nel respiro delle ore rubate al buio.

    Suoni e voci
    nel tremito
    preludio di passioni.

    Lungo le vie
    solo lo stormir del vento

    a chiamar la notte
    come amante
    ferito e corrucciato
    che dal desiderio
    è vinto.
    C.aurora

    Da “Nel migrar dei giorni” 2000

  16. dianora tinti 22 August 2013
    Rispondi

    La poetessa Aurora Cantini continua a farci partecipi del suo talento e fantasia… e questo ci onora. Grazie per la stima ampiamente ricambiata…
    Noi siamo qui per lei e per chiunque voglia condividere con questo Blog la propria creatività oppure commentare o discutere opere già presenti…. vi aspettiamo!!!

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