Isola – l’album del trio Animeincanto

Isola – l’album del trio Animeincanto

La recensione proposta oggi non è quella di un libro, ma di un singolare album musicale intitolato Isola ove si possono ascoltare 12 brani composti dal musicista Vincenzo Toscano ed eseguiti dal trio Animeincanto.

Il trio, composto dallo stesso autore in qualità di violoncellista, dalla flautista Rosalia Catalano e dal soprano Simona Guaiana, rappresenta una della più interessanti espressioni della musica siciliana. Tre realtà musicali diverse che si incontrano e che scoprono il lavoro di squadra, lavoro che valorizza al massimo le potenzialità di ciascuno e che sicuramente ne migliora le prestazioni individuali al punto da rappresentarne il completamento naturale.
I brani contenuti in Isola riflettono le verità del nostro tempo. Sono quadri musicali della realtà che ci circonda. Quadri sempre nuovi perché Il mondo è in continua evoluzione e questa musica ne segue le orme dettandone le regole. Ecco allora che Isola assurge a testimone dell’hic et nunc.

Significativo, a tal proposito, è il brano Notte definitiva

che mette a nudo la sconvolgente realtà dei migranti i quali abbandonano il suolo natio par tentare di migliorare le proprie condizioni di vita. Essi però, ignorano il fatto che molti di loro non giungeranno mai a toccare terra e a realizzare i loro sogni. Così il Mediterraneo, il grande mare che ha fatto la storia della nostra civiltà, che rappresenta il fulcro dei desideri di tanti popoli, si è trasformato, purtroppo, in un cimitero che accoglie migliaia di vittime, per la maggior parte giovani a cui il futuro ha voltato le spalle. La forza delle parole e della musica di Notte definitiva ben rispecchia questa cruda verità.

Isola, allora, è la presa di coscienza di tematiche particolari e attuali; è lo scorrere della vita nei suoi aspetti più significativi che fanno emergere tutta una serie di emozioni e di sensazioni. Isola non è solo la Sicilia di cui gli artisti si fanno portavoce: Isola è l’uomo stesso che emerge dal caos, è roccia irremovibile, è porto sicuro per chi vi approda. Isola è l’intreccio di elementi della natura, di suoni e di voci che narrano le vicende della gente, di profumi di erbe aromatiche, di piante selvatiche, di sapori forti, del mare che, originando la pioggia misteriosa, tutto bagna e dona la vita. Isola, quindi, è tutto ciò che perpetua le tradizioni e i costumi di un popolo, è tutto ciò che aiuta l’uomo a crescere e a mettere a nudo la parte migliore di sé.
Isola… questo è!

Il trio Animeincanto formato da Vincenzo Toscano, Rosalia Catalano e da Simona Guaiana è un originale gruppo musicale, espressione tipica del nostro tempo. Attraverso la loro musica, nata dell’estro creativo del maestro Vincenzo Toscano, il violoncellista del gruppo, il trio animeincanto esprime il proprio modo di concepire l’arte e la cultura dei nostri giorni.

Grazie alla scrittrice Lella Sansone per questa bella e inteerssante intervista.

Quali sono i temi della vostra musica e delle vostre canzoni?

Vincenzo Toscano – Sicuramente il tema principale è il nostro territorio e la nostra cultura. La musica che io compongo esprime il nostro essere isolani e quindi rispecchia la mia sicilianità. Io sono un siciliano molto legato alle tradizioni popolari . La scrittura è quindi una conseguenza della mia esperienza di vita. Io sento la necessità di mostrare la mia terra e di metterne in risalto le caratteristiche salienti. La nostra musica esprime questo La tradizione e i brani esprimono l’essere nato in Sicilia. Tant’è vero che ho musicato la poesia di Quasimodo Isola

Quanto la tradizione e la musica popolare siciliana incide sul vostro lavoro?

Più di quanto si possa pensare. La musica siciliana è il filo conduttore della nostra musica, anche se la musica tradizionale è solo una parte del nostro repertorio. Da sempre la musica riconduce al vissuto comune e quindi la musica esprime questo nostro essere meridionali. Il nostro gruppo è sicuramente espressione di questo territorio.

Quanto è importante lo stile e d’identità di un musicista?

Molto, perché prima di giungere ad uno stile un musicista deve scoprire lo strumento. Questo deve diventare suo, nel senso che musicista e strumento devono essere in perfetta simbiosi. Solo allora emerge lo stile, perché un musicista non è solo un mero esecutore di brani scritti da altri, ma è soprattutto espressione della sua identità di musicista, del suo stile che personalizza l’esecuzione rendendola unica e irripetibile. Ognuno di noi ha impiegato del tempo per raggiungere il punto in cui è giunto, gli studi classici che abbiamo affrontato ci hanno aiutato ad acquisire la strumentalità di base, ad esprimerci secondo schemi tradizionali.

 

Ma è stato solo l’inizio della nostra formazione, del nostro modo di intendere la musica. Abbiamo provato esperienze musicali di diverso genere prima di approdare in quest’isola che ha visto convergere la nostra anima musicale.
La musica è sempre stata un pilastro fondamentale nella nostra vita. I nostri genitori hanno sicuramente contribuito affinché noi… di sicuro quando abbiamo iniziato non immaginavamo di arrivare dove siamo arrivati. Anche al conservatorio abbiamo iniziato un percorso che con il passare del tempo si è discostato un po’ dal progetto iniziale. Di sicuro il conservatorio di Trapani è stato galeotto perché lì ci siamo conosciuti e così oltre all’interesse professionale è nata una profonda amicizia. Ci siamo costituiti in gruppo nel 2013 e pensiamo di aver imboccato la strada giusta.

Vincenzo Toscano è il compositore del gruppo. Cosa significa studiare musica e composizione?

Significa non essere solo esecutori, ma anche creatori di un brano musicale. Per la verità – dice Vincenzo Toscano – sento di essere prima musicista e dopo compositore, anche se ritengo essenziale l’aspetto della composizione. Scrivere musica per me è un fatto naturale i brani sono frutto della mia creatività ed esperienza musicale. Scrivo per passione, ma nel comporre devo tener conto non solo del mio pensiero, ma anche delle possibilità canore e musicali delle due donne del gruppo che devono eseguire i brani. In quest’ottica Simona e Lia diventano le mie consigliere e revisionano il testo per renderlo più scorrevole e adatto alle loro possibilità.

Quando Vincenzo Toscano mi ha contattato per chiedermi se ero disponibile a cantare la sua musica – afferma Simona Guaiana – ho provato un’emozione molto forte al pensiero che avrebbe scritto appositamente per me, per tirar fuori il meglio della mia voce. Non è cosa da poco.
Il trio ha sicuramente valorizzato la mia capacità di musicista – aggiunge Rosalia Catalano – so di esprimere me stessa e di fare qualcosa che mi soddisfa. Mi piace questo connubio. Con loro mi sento a casa.

Quanto conta il testo di una canzone rispetto alla musica?

Il testo è molto importante. Tanto importante quanto la musica. Ecco perché scegliamo solo i testi che rispecchiano il nostro modo di sentire. Nessuno di noi tre scrive i testi. Durante la composizione il musicista ha il dovere di far risaltare il contenuto del testo e quindi la scelta ricade sul testo che maggiormente ispira il compositore. La musica ha il compito di esaltare il testo.

Chi scrive i testi delle vostre canzoni?

Noi non componiamo i testi delle nostre canzoni, noi recepiamo il testo dall’esterno e se lo riteniamo valido ci adoperiamo per valorizzarlo. Non poniamo limiti al genere dei testi. Tant’è vero che le nostra musica si adatta ai diversi stili di scrittura. Di sicuro i testi devono catturare la nostra attenzione dal punto di vista contenutistico e rispecchiare il nostro modo di sentire.

 

Da compositore sento di dover dare risalto al testo senza stravolgerlo sottolineandone le parti salienti. E in questo meccanismo entrano in ballo i diversi ruoli che ognuno di noi ricopre nel gruppo. Nelle nostre opere Il flauto, il violoncello e il canto lirico, devono essere mescolati sapientemente per valorizzare il testo, ma anche e soprattutto noi interpreti, al fine di avvicinarci quanto più possibile al concetto di bellezza artistica.

Qual è la vostra aspirazione?

Diffondere la musica nel mondo… la mia magari!

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