“Le parole del cuore” il nuovo romanzo di Alessandro Pugi

“Le parole del cuore” il nuovo romanzo di Alessandro Pugi


Le parole del cuore
di Alessandro Pugi
(2022, Bonfirraro editore)


Chi è Alessandro Pugi

Scrittore poliedrico, curioso e prolifico, Alessandro Pugi vive nella splendida Isola d’Elba. Per alcuni anni ha lavorato nel carcere di Grosseto come Ispettore capo di polizia penitenziaria, ma ormai ha fatto della scrittura la sua professione.

In 10 anni, ad un ritmo pazzesco, ha scritto più di venti romanzi, spaziando con abilità e successo dai fantasy, ai thriller, passando per i romanzi romantici, d’attualità e spy story. Molto seguito dal pubblico e apprezzato dalla critica, con i suoi libri ha ottenuto importanti riconoscimenti.

Le parole del cuore è il suo ultimo, recentissimo, romanzo.

Di cosa parla

Dedicata al diciassettenne Daniele Cecchini, un ragazzo di Porto Azzurro (Isola d’Elba), morto precocemente a causa di una malattia, Le parole del cuore è la storia di Matteo, un uomo che per tutta la vita combatte contro un destino crudele.

 

Alessandro Pugi

La prima volta lo colpisce ancora giovane, quando perde l’adorata moglie Sara mentre sta dando alla luce il figlio Lorenzo. L’uomo ha un fugace e comprensibile momento di rifiuto nei confronti del piccolo, ma subito capisce di amarlo profondamente. Riversa così tutto il suo amore su di lui che cresce sereno grazie anche alle cure dell’inseparabile amico e socio in affari Andrea e all’affetto di Jack, un Fox Terrier salvato per caso da Matteo la stessa notte in cui perdeva Sara e nasceva Lorenzo.

 

In seguito ad un incontro casuale, Matteo conosce Eleanore, un’attrice bella e famosa, che sembra non avere nulla in comune con lui e la sua particolare famiglia, ma inaspettatamente fra loro scocca la scintilla dell’amore. Quando i due stanno ancora tentando di decifrare cosa provano l’uno per l’altro, ecco che arriva un altro, devastante, scontro con il destino.

 

Ce la farà Matteo a non soccombere, a superare anche quest’ultima tragedia e, soprattutto, a condividerla con chi gli sta accanto?

Cosa ne penso

Un romanzo sul valore dei sentimenti, un commovente tributo all’amore come colloquio non solo con i presenti, ma anche con la memoria, con coloro che non ci sono più.

L’autore è riuscito a trasformare la storia di un destino triste e dolorosissimo, in un percorso di crescita e accettazione di una consapevolezza diversa che ci nutre l’anima di positività. Nella vita ci sono cose che finiscono bene ed altre che purtroppo non si sistemano. Ecco che allora dobbiamo imparare a conviverci, anche se ci sentiamo dilaniare dentro e la sofferenza urla per farsi ascoltare.

Seneca diceva che II fato conduce colui che vuole lasciarsi guidare, ma trascina colui che non vuole. E il nostro protagonista, nonostante tutto, trova la forza di non farsi travolgere dalla corrente della vita che pure, in alcune occasioni, sembra avere la meglio anche sulla sua volontà.

 

Già dalle prime pagine di questa storia densa di dolore, ma delicata e toccante, emerge la capacità dell’autore di indagare i più profondi e contorti orifizi dell’animo umano. I sentimenti, che pure pervadono tutta la storia, sono trattati senza sdolcinerie, asciutti ed essenziali lasciano in chi legge qualcosa di buono, di pulito.

 

Con un ritmo pacato, ma attraente e meditativo, la storia fa emergere tutte le inquietudini e i dubbi umani legati al nostro passaggio su questa terra e a ciò che avverrà dopo.

Presente, passato e futuro, razionalità e intuizione, realtà e sogno, sembrano non essere elementi totalmente opposti, ma pezzi di un puzzle che si incastrano per un preciso motivo, anche se non sempre comprensibile.

Tanti sono gli spunti di riflessione che offre questa storia e che ci ricorda che la vita non va sprecata, anche quando sembra tutto finito. Certo, la cosa non è facile, specialmente quando siamo chiamati a sopportare e superare prove terribili. Allora cosa fare quando ci sembra di non avere più le forze per ricominciare, per ricostruire e ricostruirsi? Mai smettere di crederci. A volte qualcosa di bello e consolatorio può nascere quando meno ce l’aspettiamo…

La nostra relazione era sbocciata come un solitario fiore nato tra le macerie di una guerra nutrita dalla sofferenza, bagnata dalle lacrime e riscaldata da quella compassione che non era mai scaduta nel patetico, ma si era evoluta nell’amore…(cit.)

Un pensiero particolare se lo merita Jack, il Fox Terrier che, all’inizio, è bagliore di speranza, poi, essenza stessa dell’amore disinteressato che spesso gli animali ci regalano e, infine, ponte fra ciò che conosciamo e l’ignoto.

Un libro emozionale ed arricchente, che pur affrontando a muso duro il dolore ci lascia una sensazione confortante, calda e morbida come un abbraccio. Consigliato.


Recensione a cura di Dianora Tinti, scrittrice e giornalista


 

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