Legend of Ninja Neko: intervista all’illustratrice
Dopo l’ intervista a Francesco Vacca, sceneggiatore di Legend of Ninja Neko (edito dalla casa editrice Tatai Lab), ecco, come promesso, anche quella all’illustratrice Sara Rossi.
Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) ci hanno permesso di intervistare gli autori della graphic novel, a loro il nostro Grazie!
Sara, ci parli di lei e di come è nata la passione per l’illustrazione…
“Ho sempre amato disegnare sin da quando so tenere in mano una matita; crescendo, ho avuto modo di confrontarmi artisticamente con altre persone, amici e insegnanti, e quindi di sviluppare la mia tecnica, ma anche il mio amore per questo lavoro. Ho avuto la fortuna di stare in un bell’ambiente che mi ha permesso di avere sempre nuovi stimoli e opportunità per mettermi alla prova e divertirmi”.
Quali sono stati i suoi illustratori di riferimento?
“Sono sempre stata affascinata dal mondo del fumetto e dei cartoni animati. La Disney ha avuto sicuramente una grande influenza su di me: animatori e disegnatori come Glean Keane e Milt Kahl mi hanno dato una bella spinta in questo settore. Ma anche il fumetto orientale ha fatto la sua parte: da piccola amavo alla follia Akira Toriyama. Anche se non mi definirei un’artista manga, le sue storie e il sto stile mi hanno lasciato il segno”.
Quando è entrata a far parte del progetto editoriale che ha consentito la realizzazione del fumetto Shuricat?
“Ho iniziato ufficialmente a lavorare a Shuricat a dicembre del 2017″
Quanto è stato importante il lavoro di ricerca storica?
“L’anno scorso sono stata in Giappone a Tokyo e Kyoto, il che è stato utilissimo per documentarmi in maniera diretta sugli usi e costumi nipponici. Per quanto comunque Shuricat abbia degli elementi di fanatsia, per essere adattati alla trama, ho cercato per quanto possibile di mantenerli in coerenza con lo stile giapponese delle ambientazioni e degli usi e costumi”.
Quale tecnica grafica ha utilizzato per la creazione dei personaggi?
“Come genere grafico Shuricat potrebbe essere definito pop-orientale, qualcuno ci ha visto anche qualcosa de Il meraviglioso mondo di Gumball, considerato che è un mondo molto colorato e pieno di animali di tutti i tipi”.
Secondo lei, quale quadro giapponese potrebbe fare da sfondo al fumetto?
“Ci sono varie opere di Utagawa Kuniyoshi che raffigurano gatti in abiti antropomorfi; oltre a essere bellissime, sono divertenti e penso che si avvicinino all’atmosfera scherzosa di Shuricat“.
Progetti per il futuro?
“Per ora non ho modo di rivelare se lavoro a nuovi progetti, essendo ancora una studentessa penso che mi dedicherò maggiormente alle lezioni e all’animazione”.