Mirta Bertic e la sua “Libellula”
Chi è Mirta Bertic
Mirta Bertic (nella foto a sinistra), di origine croata, vive e lavora a Bergamo dal 1990. Personaggio poliedrico ed eclettico, ama scrivere, leggere e dipingere. Attualmente sta terminando alcune opere artistiche che faranno parte di una mostra personale intitolata “Ventunesimo secolo”.
Nonostante stia lavorando al suo quarto libro, non si definisce una scrittrice di professione, bensì una passionale che scrive d’istinto riempendo ogni angolo vuoto della pagina con amore e odio.
Di cosa parla “Libellula” e cosa ne penso
“Libellula” è una raccolta di poesie suddivisa in sette parti i cui originali titoli sono già di per sé illuminanti di quelle che poi saranno le tematiche trattate nelle poesie:
L’Amore eccita i miei pensieri (E non solo!) / Io sono la figlia del peccato (E tale resto!) / Tanto Dio perdona tutti (La verità! La cruda e nuda verità!) / Inferno e Paradiso (Vagabondare verso l’ignoto) / Voce di anime sepolte (Qual è il colore della morte?) / Riflesso della mia anima (Chi sono io?) / Trascorre il tempo (Come un sogno)
Ognuna parte affronta quindi un argomento e si dipana in un momento diverso della vita dell’autrice. Nonostante ciò, sublimandosi nelle esperienze vissute, è sempre l’amore il filo conduttore, anche quando si parla di stagioni, tempo che passa o reincarnazione. Sì, perché i versi dell’autrice sono impregnati di questo sentimento e brillano sotto il velo di tristezza che li ricopre come pulviscolo impalpabile:
Nuda dentro
Tempo erudito
Sordo
Il velluto scuro
Copre il mio corpo.
Poesie che si leggono come un romanzo, che si dipanano come la vita, seguendo alti e bassi, euforie e paure, e che riescono a farci provare, con una disarmante semplicità, sonorità profonde ed inaspettate:
Legami
Con il tuo sguardo vellutato
Legami
Con il tuo respiro di raso.
E’ stata veramente una piacevole scoperta la lettura di questa raccolta che non può passare inosservata, adatta a tutti: romantici, sentimentali, sognatori o nostalgici. Pur raccontando qualcosa di molto personale, Mirta Bertic riesce senza difficoltà a renderlo condivisibile e molte parole rimangono impigliate nei nostri pensieri, quasi per farsi capire bene fino in fondo.
Il bisogno di essere amati, l’amore passione, il tormento, il dolore e la disperazione. (Ho narrato la mia storia, il mio bisogno di amare ed essere amata, scoprendo punti più nascosti e intimi, che possiede ogni uno di noi, con tanta veemenza come un pittore espressionista che dipinge le sue tele, dice l’autrice)
Senza alcuna retorica o banalità, in modo istintivo, il lettore verrà trasportato laddove le emozioni si denudano, mostrandosi senza pudore, per quelle che sono:
I ricordi mi disorientano
Affollandosi come le formiche
Come profumo di mirto
Che mi stordisce
Come odore di pioggia
Che mi asciuga la gola
I ricordi mi disorientano
Come un plasma invisibile
Intorno ai miei occhi
Come un’ombra liquida
Sulla pelle che trasuda.
Per concludere, vi consiglio di leggere questa bella raccolta di poesie che entra nell’anima fin dalle prime pagine.
(Nella foto a destra in b/n un quadro di Cinzia Perino dal titolo Gli amanti)