Libri Fantasy – La ragazza di Venezia di Simone Scala
(0111 Edizioni, anno 2013, pagg. 209, euro 15,70)
Simone Scala, laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Urbino, è nato a Senigallia (AN). Mi ha contattato tramite questo Blog e mi ha spedito il suo romanzo, un libro fantasy che mi ha piacevolmente colpita, a parte alcune pecche che sono quasi inevitabili quando si tratta di opere prime. Perciò… eccoci qua!
“La ragazza di Venezia” è, come vi dicevo, il suo primo romanzo anche se , prima di questo, aveva già pubblicato due raccolte di racconti, nel 2008 e nel 2010.
Scrive anche poesie, alcune delle quali sono presenti in antologie tradizionali.
DI COSA PARLA
Questo particolare libro fantasy prende l’avvio dalla brutta crisi economica che porta Alissia, una bella e giovane operaia, a perdere il lavoro. E, fin qui, purtroppo, niente di nuovo…
La storia comincia a decollare quando la ragazza trova un misterioso teschio parlante che le dice di chiamarsi Zilkor.
Con lui accetterà di fare una scommessa a dir poco stravagante: se lei riuscirà a trovare, in un lasso di tempo ben stabilito, un lavoro così fuori dall’usuale e mai fatto da una donna tanto da passare alla storia, lui (il teschio) le offrirà gloria, soldi e fama.
Per vincere la scommessa Alissia comincerà ad accettare tutti i lavori più strani e denigranti, un vero e proprio incubo, ma senza successo.
Questo peregrinare qua e là in cerca di questo lavoro “speciale” la porterà fino a Venezia, la città magica e incantata, dove ci sarà una svolta decisiva…
COSA NE PENSO
Scrivere libri fantasy non è per niente facile, il pericolo di scadere nel ridicolo e nell’assurdo è sempre in agguato.
La storia di Alissia, invece, non corre questo rischio, avendo usato l’autore sia l’ambientazione che la figura soprannaturale e fantastica del teschio in maniera intelligente.
Una storia che non segue i canoni standard del genere, nemmeno per l’impostazione del racconto. Il ritmo all’inizio infatti è piuttosto lento e si fa incalzante via via che storia si dipana.
Quando si pensa al fantasy, il più delle volte ci viene in mente quello classico con la mitologia greca e romana oppure quello epico, dal tono più serioso, dove si parla in genere di battaglie contro le forze del male e gli elementi fantasiosi sono elfi, fate, nani, stregoni e chi più ne ha, più ne metta…
Ne “La ragazza di Venezia” invece, non c’è niente di tutto questo: la connotazione fantasy è molto più moderna ed attuale. Mi è piaciuta l’idea innovativa dell’autore che ha raccontato una storia contemporanea con fantasia, ma non dimenticando mai la vita reale.
Attraverso le vicissitudine di Alissia, infatti, il lettore si trova calato in una realtà a lui ben nota: crisi sociale, precariato, difficoltà economiche. Insomma niente a che fare con le saghe fantasy a noi note.
Da apprezzare quindi l’intento di analizzare in chiave fantastica la situazione lavorativa difficile di tante donne che vengono ancora sfruttate.
Sembra strano poter partire da qui per costruire un libro fantasy, invece l’autore vi è riuscito abbastanza bene. Usando non soltanto la fantasia, ma anche un umorismo che talvolta lascia un retrogusto amaro e che non disturba più di tanto.
Leggere il libro fantasy di Scala è quindi un’occasione per gli appassionati del genere per conoscere un autore interessante che, una volta “aggiustato il tiro”, potrà offrirci, a mio parere, spunti sorprendenti.
Lo hai letto anche tu?? Ci vuoi dire cosa ne pensi?? Mandateci i vostri commenti, saranno tutti rigorosamente pubblicati.