Luigi Formola, scrittore e sceneggiatore del fumetto “Marinette”

Luigi Formola, scrittore e sceneggiatore del fumetto “Marinette”

Madala è il titolo di un’opera antologica che racconta con il fumetto la bellezza e la poesia della fede attraverso diversi racconti popolari e tradizioni religiose, tratte dalle culture dei cinque continenti e filtrate dalla sensibilità e dai diversi stili di ogni autore.

 

E’ composta da tre opere le cui illustrazioni sono state sapientemente colorate da Francesco Montalbano:

La LloronaElisa Bisignano per i testi e Antonello Cosentino per le illustrazioni

MarinetteLuigi Formola per i testi e Fabrizio Castano per le illustrazioni

Morgana Claudia Milazzo per i testi  e Elisa Bisignano per le illustrazioni

Dopo aver intervistato gli autori del fumetto La Llorona , passiamo agli autori del secondo fumetto Marinette. Iniziamo con lo sceneggiatoreLuigi Formola per proseguire poi con  Fabrizio Castano, illustratore.

Per chi volesse leggere il fumetto on-line, questo il link informativo

  • Anche per questa serie di interviste ringraziamo Fausto Bailo e la Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn)

Luigi Formola, sceneggiatore

Luigi, ci parli di lei e del suo incontro con il fumetto…

“Salve a tutti! Presentarsi è sempre la domanda più difficile. In breve, sono uno scrittore e sceneggiatore di fumetti. Nel corso degli anni ho inserito nei miei lavori aspetti delle influenze musicali che mi hanno formato e di tutto ciò che mi genera curiosità.

 

Per questo motivo non amo rinchiudermi in un solo genere; ho scritto romanzi fantasy e allo stesso tempo romanzi di narrativa che affrontano le difficoltà del quotidiano. Il mio primo incontro con il fumetto risale a quando ero bambino ma, a differenza dei miei coetanei che leggevano Topolino, io adoravo i cruenti fumetti di Mortal Kombat. Poi sono cresciuto, sono arrivati Dylan Dog e infine tutta una serie di fumetti che esplorano i drammi umani.

 

Senza accorgermene mi sono ritrovato a scrivere storie adatte per essere disegnate. Ho frequentato la Scuola Internazionale di Comics studiando sceneggiatura nel 2013, e da allora ho sempre continuato a scrivere”.

Quando è entrato a far parte del progetto che ha consentito la realizzazione del fumetto Marinette?

“Ho sempre seguito il lavoro di Ehm Autoproduzioni, e ho apprezzato la grande professionalità con cui hanno realizzato i volumi Wake Up e Frikis. Inoltre, nel corso degli anni ho incontrato i membri del collettivo in giro per fiere ed eventi e abbiamo iniziato a tenerci in contatto. È stato Antonello Cosentino a coinvolgermi nel progetto Madala. Dato che avevamo parlato di sceneggiatura già in passato e conosceva il mio lavoro, diventare parte del team è stato un processo molto naturale. Ho trovato da subito l’idea interessante e sono salito a bordo”!

Quando ha sentito parlare per la prima volta di Marinette?

“Come sempre una storia, e in questo caso una serie di storie, nasce molto da lontano. Era la scorsa estate, a fine luglio 2019, quando mi è stato presentato il progetto. L’idea di mescolare storia e leggenda è stata molto stimolante perché non presupponeva un lavoro didascalico su eventi storici, quindi mi sono divertito a inventare alcuni snodi narrativi che combinassero i due aspetti in questione”.

Quanto tempo ha richiesto la realizzazione della sceneggiatura?

Il vero lavoro non è stato scriverla. A conti fatti, ho impiegato circa una settimana per la scrittura delle 24 tavole che la compongono, ma è stata la documentazione che ha richiesto molto tempo. Ho letto molti documenti sulla mitologia di Marinette e ho visto innumerevoli documentari sul vudou haitiano e rappresentazioni teatrali del banchetto di Bois Caiman dove si narra che lo spirito di Marinette abbia guidato il popolo verso la vittoria contro i coloni francesi”.

Secondo lei, nel mondo di oggi, c’è ancora spazio per i personaggi del folklore?

Assolutamente sì. Il cinema, la letteratura e anche il fumetto hanno dimostrato che reinterpretare alcune figure legate al folklore avvicinandole al nostro mondo funziona. Basti vedere quanti horror sono nati su questa scia. Soprattutto permette a tanti nuovi lettori di scoprire storie che per lungo tempo sono state tramandate soltanto nei luoghi di appartenenza”.

Quale colore può meglio rappresentare Marinette?

“Guardando anche le tavole realizzate da Fabrizio Castano e colorate da Francesco Montalbano, direi che Marinette, per quanto truce e spaventosa, sia associabile a colori caldi. Quindi se devo scegliere un singolo colore direi il porpora“.


 

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