Fra arte e letteratura il libro “Macchie d’anima” di A.M. Scaramuzzino
Macchie d’anima di
Anna Maria Scaramuzzino
(Ed. Il Foglio, 2017)
Chi è Anna Maria Scaramuzzino
Nata a Campiglia Marittima, laureata in lettere presso l’Università di Pisa, insegna presso un liceo di Cecina (LI), ha un passato da giornalista radio televisiva.
La sua passione per l’arte e la letteratura ha dato viva a questo romanzo.
Di cosa parla Macchie d’anima
Grazie alle ricerche appassionate del personaggio principale, un bancario insodisfatto e affascinato dalle discipline umanistiche, i Macchiaioli tutti, riprendono vita.
Un giorno infatti l’uomo “inciampa” casualmente in un bozzetto che ritrae una combriccola di artisti dell’800. Ciascuno è immortalato dal tratto di Adriano Cecioni che ha rappresentato il gruppo di amici riunito nel mitico Caffè Michelangiolo di via Cavour a Firenze che sulla fine dell’ottocento rivoluzionò il modo di fare pittura.
Contemporaneamente alla riscoperta del contesto patriottico nel quale i giovani macchiaioli si sono mossi, il protagonista indaga non soltanto il loro animo e i loro sogni, ma anche il suo, per troppo tempo rinchiuso in una vita che non era la sua.
Cosa ne penso
Pur essendo un’opera ambiziosa, Macchie d’anima non è un saggio d’arte, ma una raccolta di undici racconti ispirati all’opera dei Macchiaioli che mette al centro la crescita e la consapevolezza interiore degli individui.
Prendendo spunto da alcuni cenni biografici e pittorici, si snodano queste storie in un racconto contemporaneo che le raccoglie tutte.
Il titolo ci riporta alle macchie di colore dei pittori, all’appellativo (macchiaioli) nato in senso dispregiativo, anche se poi la storia ha riconosciuto questo movimento artistico italiano come il più impegnato e costruttivo dell’ottocento.
La macchia di cui parla l’autrice è però anche quella sull’onore, sul cuore, quella che ognuno di noi ha e che deve obbligatoriamente elaborare e superare per raggiungere la serenità e la pace interiore.
Anche se contestualizzati in epoca e ambiente che ne riflettono spirito e ideali, i Macchiaioli sono stati caratterizzati soprattutto dal punto di vista umano. Biografie, curiosità, aneddoti e peculiarità ci riportano i loro caratteri, le loro aspirazioni e fantasie, la loro voglia di libertà.
Con una scrittura garbata e naturale, Anna Maria Scaramuzzino ci riporta in un’altra epoca, ci fa rivivere altre atmosfere che ricordano come trama Midnight in Paris, il fortunato film di Woody Allen dove un uomo qualsiasi, proprio come il nostro, passeggiando per le viuzze della sua città, si ritrova nel passato, nella mitica Parigi degli anni venti da lui sempre amata.
E come il protagonista del film incontrerà e si confronterà con scrittori come Francis Scott Fitzgerald e Ernest Hemingway, il torero spagnolo Juan Belmonte o l’indimenticabile soubrette Josèphine Baker, il nostro avrà la fortuna si imbattersi in un gruppo di artisti come Lega, Sernesi, Borrani, Bechi, Signorini, Abbati, De Tivoli, Cannicci, Costa, Banti e Fattori che, attraverso le loro opere, ci riporteranno in una Toscana passata, ma non completamente perduta anche grazie alle loro opere.