“Michele antagonista” l’ultimo libro di Nicola Brizio
Michele antagonista
di Nicola Brizio
(2021, Leucotea edizioni)
Da poco tempo si è conclusa la trentaquattresima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Ogni visitatore che ha varcato le porte del Lingotto è stato catapultato come Alice in una sorta di paese delle meraviglie letterarie.
Nella tana del Bianconiglio anziché vedere lo Stregatto, il Cappellaio Matto o la Regina di Cuori i lettori si sono imbattuti in Simona Vinci, Nicola Gardini o Paolo Cognetti.
Passeggiando tra gli stand del Salone abbiamo incontrato lo scrittore Nicola Brizio (già nostro ospite) col quale abbiamo chiacchierato del suo ultimo romanzo Michele antagonista la cui copertina è stata realizzata da Andrea Yokurama
Di cosa parla il libro?
Caposaldo della letteratura contemporanea o eterno impostore? È una delle domande che assillano Michele Evani, autore misantropo e ipocondriaco impegnato in maniera maldestra nella ricerca di sé stesso e della propria dimensione in un mondo che non sembra andargli a genio.
Assistenti alcolizzate, ragazze tanto belle quanto libertine e produttori televisivi intenzionati ad ogni costo a trasformare il suo ultimo romanzo “Le consuetudini” in una sgangherata serie TV, queste e molte altre sono le situazioni nelle quali Michele inciamperà nel suo tortuoso e impervio percorso.
Come è nato il libro Michele antagonista?
“Era il 2018 o giù di lì, a parlarne adesso, con tutto quel che è successo nel frattempo sembra un vita fa. Aveva finito di scrivere L’ossessione della forma e aspettavo una risposta da alcuni editori. Era un periodo in cui leggevo soprattutto Philip Roth e Saul Bellow. Volevo scrivere qualcosa di diverso, qualcosa che mi portasse fuori dalla mia zona di comfort, qualcosa di più – ma non si scambi questa mia ambizione per una sorta di presunzione – letteraria”.
Come nasce il personaggio di Michele Evani?
“Michele Evani è l’unico personaggio del libro ispirato a qualcuno che esiste davvero, vale a dire al sottoscritto. In lui ci sono le mie insicurezze, le mie fobie, l’ipocondria che per anni ha accompagnato le mie giornate in maniera quasi ossessiva. Un personaggio come Michele Evani nasce perché chi lo partorisce in quel momento ha una necessità precisa e la mia era quella di prendermi in giro. Io sono bravo a fare pochissime cose ma una di queste è sicuramente prendermi in giro. Potrei dire che è l’unica cosa che mi ha tenuto vivo negli ultimi dieci anni”.
Come è avvenuto l’incontro con la casa editrice Leucotea?
“La conoscevo perché due scrittori che stimo molto (Alessandro Pedretta e Pee Gee Daniel – recuperate i loro libri e mi ringrazierete!) avevano pubblicato con loro. Nel 2018 ho mandato alla redazione il manoscritto de L’ossessione della forma e hanno scelto di crederci. Non era facile. Posso spendere per tutto il team di Edizioni Leucotea soltanto parole di entusiasmo e gratitudine”.
Cosa direbbe, se dovesse riassumere in poche righe il senso del titolo Michele antagonista?
“Si tratta di una citazione estrapolata dal libro. Così si definisce il nostro protagonista: “Michele Evani, antagonista di sè stesso.”
Come è nata la sua collaborazione con Andrea Granato?
“Ci conosciamo da più di vent’anni, ci siamo persi per molto tempo e poi ci siamo ritrovati. Siamo amici innanzitutto. Abbiamo conosciuto la mia prima editrice – Michela Morelli di Funambolo Edizioni – insieme, al Salone del Libro del 2016. Esattamente un anno dopo usciva Fame Plastica con una copertina disegnata da lui. Ci era sembrato naturale lavorare insieme e sono certo che succederà ancora”.
Progetti per il futuro?
“La situazione editoriale post-covid è un enigma difficile da registrare. Mi capita di parlare con molti editori e il problema legato al costo della carta rappresenta uno scoglio pericoloso. La mia carriera e quella di tanti bravi autori che conosco è in bilico, insieme a un intero settore. Stremo a vedere, per ora mi accontento di parlare di libri il lunedì sera a partire dalle 21 su RadioBraOnTheRocks nel mio programma, Radical Nik. E poi prendo tanti, tanti appunti per il futuro…
Intervista a cura di Fausto Bailo, promotore culturale, e della Premiata Libreria Marconi di Bra