“Milanconie 2.0” di Roberto Zadik
Roberto Zadik dipinge la “sua”Milano
di Dianora Tinti
Per la rubrica “Esordienti” questa settimana è la volta di Robert Zadik, nato a Milano da una famiglia ebraica greca 36 anni fa.
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza diventa giornalista free lance e collabora con testate tradizionali e nuovo media.
E’ anche autore e speaker radiofonico, presentatore, moderatore in varie eventi e appassionato di astrologia.
Grande amante della musica di Lou Reed, dei film di Stanley Kubrik, ma anche della letteratura di Edgar Allan Poe e di Raymond Carver, Roberto Zadik è senza dubbio un autore da tenere “sott’occhio…”
DI COSA PARLA
“Milanconie 2.0” è una raccolta di storie di vario genere che racconta la Milano di oggi con tutte le sue contraddizioni e le sue storie. Un misto fra satira sociale e omaggio ad una città assediata dalla droga, dai problemi sociali, dalla criminalità, dalla solitudine e malinconia, ma che per fortuna riesce ancora ad emozionare.
COSA NE PENSO
Ho letto con piacere questa opera d’esordio di Roberto Zadik auto pubblicata su Internet in e-book perché fin da subito mi ha incuriosito la biografia dell’autore, tanto che l’ho contattato per fargli direttamente alcune domande.
Per esempio gli ho chiesto come sono venuti fuori questi sette racconti… “Questo libro è nato osservando cose e persone, disegnando caricature e ascoltando a tutto volume le canzoni dei Doors, dei Rolling Stones e il rock anni 70.
Il testo all’inizio era molto, forse troppo serio, quasi tragico ed era composto da 30 racconti. Il titolo provvisorio era “Storie di ordinaria impotenza”.
E poi anche perchè è stato cambiato il titolo e ridimensionato il contenuto… “L’ho dovuto modificare perchè ero cambiato io (la stesura di questo libro è durato sette anni!) o forse quello che mi circondava, non saprei dire bene.”
Leggendo questa raccolta, come il risvolto della stessa medaglia, mi è venuto da pensare al romanzo “Se domani farà bel tempo” di Luca Bianchini.
Qui lo scrittore racconta il jet set milanese degli anni ottanta, mettendo in evidenza con ironia e cinismo tutti i tic e le debolezze di un rampollo speciale: bello, dannato e sensibile, vittima e carnefice della sua stessa vita.
Lo scrittore Roberto Zadik, invece, racconta un’altra Milano: quella di oggi e degli emarginati, degli estremi e dei folli. Un mondo sommerso, ma nemmeno poi tanto, dal quale attinge storie dure, crude e tormentate dove i protagonisti sono di fantasia, ma le loro vicissitudini assolutamente verosimili.
Perchè dunque questa similitudine fra due storie e due scrittori completamente diversi, vi chiederete.
Semplicemente perchè, alla fine, jet set oppure periferia degradata, anni ottanta o 2013, traspare in ambedue i romanzi l’amore e l’odio per una città che potrebbe offrire molto di più.
Una Milano che nel cuore dei più romantici è rimasta ferma alla Via Gluk, oggi ormai completamente stravolta da una globalizzazione che, se non controllata, non fa altro che spersonalizzare e appiattire.
“Milanconie 2.0” è da apprezzare anche per la mancanza di sterili polemiche politiche e inutili moralismi ma soprattutto per la volontà di approfondire il lato emotivo dei personaggi che sono tratteggiati con mano sicura e senza false indulgenze.
Roberto Zadik riesce con una lucida vena ironica ad alleggerire le storie che, pur nella loro crudezza, scorrono veloci sotto gli occhi del lettore, stimolandolo alla riflessione.
Insomma un libro “impegnato” ma non pesante né noioso, sicuramente da leggere.
Anonimo 5 November 2013
Grazie mille per questo bell’articolo sul mio libro che intende far discutere e riflettere sul disagio di tanti giovani e di questa Milano “sull’orlo di una crisi di nervi”, citando il grande Almodovar. Intanto organizzo idee e eventi per questo mio esordio. Buona giornata a tutti e a presto
roberto zadik 5 November 2013
Grazie mille per questo bell’articolo sul mio libro che intende far discutere e riflettere sul disagio di tanti giovani e di questa Milano “sull’orlo di una crisi di nervi”, citando il grande Almodovar. Intanto organizzo idee e eventi per questo mio esordio. Buona giornata a tutti e a presto