‘Panorami oltrelinea’ quando l’arte libera dalle sovrastrutture

‘Panorami oltrelinea’ quando l’arte libera dalle sovrastrutture


A Bra, in provincia di Cuneo, dal 13 giugno al 7 luglio 2024 presso il Movicentro si terra una interessante mostra dal titolo: Panorami Oltrelinea alla quale hanno aderito oltre 40 artisti.

 

Il nostro Blog, sempre sensibile a tutto ciò che fa cultura, ha deciso di seguire l’evento e di pubblicare interviste ad alcuni degli artisti che hanno preso parte all’iniziativa. Dopo quelle a Chiara Fissore e Mirko Andreoli  https://www.dianoratinti.it/oltre-quaranta-artisti-espongono-a-panorami-oltrelinea/ incontriamo oggi Giulia Bellunato per concludere a breve con Isadora Mandes Panero.


Giulia Bellunato, la conosciamo già: l’avevamo intervistata nel 2019 in occasione della sua partecipapazione alla realizzazione del lungometraggio Netflix: Klaus – I segreti del Natale.

Con grande piacere l’abbiamo intervistata come artista che partecipa alla mostra collettiva Panorami Oltrelinea.

Giulia, quando è entrata nel gruppo artistico Arteantidoto?

“Sono entrata nel gruppo artistico Arteantidoto in seguito alla mia partecipazione nella giuria del concorso Bolla di Humanity ideato e organizzato da Chiara Fissore. Il progetto che ha spinto studenti di diverse scuole ad affrontare il tema delle relazioni tossiche esprimendosi attraverso diverse forme artistiche mi ha colpito. Dovrebbero esistere più occasioni di questo genere che stimolino i più giovani a riflettere su temi come questo che spesso vengono sottovalutati.”

Qual è la tua visione dell’arte?

“L’arte è quel luogo sia fisico che mentale dove l’essere umano è libero da qualsiasi sovrastruttura e trova la libertà di espressione totale. Rompendo le barriere linguistiche è un potente strumento di dialogo e comprensione. In questo senso, l’arte rappresenta la massima espressione della libertà umana.”

A quando risale il suo primo dipinto?

“Disegno da sempre e la pittura intesa strettamente come l’uso del colore con il pennello sulla tela è arrivata dopo la fine del percorso di studi e ha sempre avuto il ritratto come soggetto.”

Opere di Giulia Bellunato

Ci sono dei modelli artistici che l’hanno orientata maggiormente nel suo cammino artistico?

“Studiando storia dell’arte ho sempre prediletto gli artisti figurativi mettendo al vertice i pittori del Fin de siecle. Tra di essi ad ispirarmi maggiormente vi sono Toulouse Lautrec per via della potenza espressiva del suo segno, Vincent Van Gogh di cui apprezzo l’utilizzo del colore come mezzo espressivo e l’uso della pennellata, Gustav Klimt con il suo stile decorativo e simbolico e Joaquin Sorolla per l’uso maestoso che fa della luce, in grado di esprimere un mondo interiore che va oltre alla raffigurazione figurativa.”

Ci descriva le opere che saranno esposte alla mostra…

“Le mie opere fanno parte di un personale progetto artistico che chiamo Generazione benedetta. I miei modelli sono uniti dal comune denominatore di un percorso di vita articolato e complesso nella definizione della propria identità. Li considero rappresentanti della nostra generazione che ha dovuto e tutt’ora fatica a ritagliarsi uno spazio nel sistema che tante volte tende più ad ostacolare che favorire la realizzazione della propria indipendenza. Ho cominciato con ritrarre i miei modelli scegliendo dei dettagli da riprodurre su tele di piccolo taglio con l’idea di ampliare inquadrature e dimensioni con il passare del tempo in maniera graduale esattamente come si fa con le persone quando le si conosce in maniera più approfondita.”

Con quale tecnica artistica sono realizzate le sue opere?

“Acrilico su cartone telato.”

Le sue opere vogliono lanciare un messaggio?

Non pretendo di comunicare messaggi attraverso i miei dipinti ma sarei felice di sapere che nel guardarli ci si possa perdere un momento per chiedersi chi sono queste persone e quale potrebbe essere la loro storia.”

Progetti per il futuro?

“Spero di poter proseguire il progetto nel prossimo futuro magari includendo altri modelli nella mia galleria.”


Intervista a cura di Fausto Bailo, promotore culturale, e della Premiata Libreria Marconi di Bra (CN)


 

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