‘Pietre sante – Le figlie dell’Etna’ esordio di Marcello Proietto
Pietre sante – Le figlie dell’Etna
di Marcello Proietto
(2023, Algra Editore)
Chi è l’autore
Marcello Proietto è nato ad Acireale (CT) nel 1976. Archivista e bibliotecario presso l’Istituto Europeo di Design di Milano; docente in archivistica all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como; segretario della sezione lombarda dell’Associazione Italiana biblioteche e socio corrispondente dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale. Ha pubblicato saggi di storia medievale e di storia acese, di archivistica e biblioteconomia. Questo è il suo primo romanzo.
Di cosa parla il libro
Siamo negli anni Trenta del XX secolo a Bongiardo, un piccolo borgo arroccato alle pendici dell’Etna, don Cirino,’u scarparu, impone alle sue tre figlie, Maritta, Enna e Carmelina, fin dalla loro nascita, di non sposarsi. Ma la tranquilla vita delle tre bizzocche, votata all’assoluta devozione per i genitori e alla venerazione dei precetti religiosi, sarà travolta da un vortice di malaugurati eventi che segneranno per sempre le sorti della famiglia Pietrasanta.
Cosa ne penso
Difficile incasellare questo libro in un unico genere, perché sapiente intreccio tra romanzo storico e giallo.
All’ambientazione storica degli anni ’30 con evidenti rimandi alla situazione politica di quel periodo si aggiunge l’atmosfera tipica del giallo attraverso tutta una serie di accadimenti che si susseguono.
“Da un paio di anni si annidava in me il desiderio di scrivere un romanzo ispirato ai racconti di mia nonna materna e di mia madre, nativa di Bongiardo, il borgo siciliano dove è ambientata la storia . Nel 2021, in occasione della pandemia, ho deciso di iniziarne la stesura per tenermi impegnato nei tanti momenti liberi e, due anni più tardi, di pubblicarlo in memoria di mia madre scomparsa a febbraio, l’unica persona a conoscere le fasi di avanzamento del testo.
Pagina dopo pagina ho miscelato le storie che nonna Maria mi raccontava quando, con gli occhi di bambino, ammiravo le centinaia di antiche foto e ritratti in bianco e nero di personaggi abbigliati secondo la moda dell’epoca e bizzarre persone, avi della mia famiglia, contenute in numerosi album fotografici. Durante la scrittura le immagini dei personaggi scorrevano nel vortice dei ricordi” – ha dichiarato l’autore.
Marcello Proietto, ispirato dai propri ricordi e forte della sua formidabile formazione storica, ha saputo confezionare una bella storia, gradevole e interessante. Chi legge si sente proiettato in una Sicilia antica dove cultura, usanze e religiosità si fondono in personaggi dal sapore felliniano.
Recensione a cura di Francesca Ghezzani, giornalista e addetta stampa