Poesia “Vorrei guarire con le parole” di Filomena Martire – Poeti italiani

Poesia “Vorrei guarire con le parole” di Filomena Martire – Poeti italiani

L’autrice

Filomena Martire è nata in Calabria, terra di promesse e di abbandoni, in un paese che si chiama Montalto Uffugo immortalato da Ruggero Leoncavallo in “Pagliacci”. Medico, vive e lavora a Roma. “Vorrei guarire con le parole” è il senso della sua poesia, il suo luogo e il suo tempo

Vorrei guarire con le parole

C’è un posto

dove si annidano le parole

prima di atterrare nel tuo cuore:

un giaciglio infiammato da un respiro

ingoiato di nascosto.

Non voglio che le parole

siano pietre

o relitti di voci senza suono.

Non voglio che l’una

accanto all’altra giacciano

separate dalla notte.

Con esse vorrei abbracciarti,

uscire da me stessa

ed insegnarti

a non aver paura

di essere un bersaglio.

Filomena Martire

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12 Comments

  1. Anonimo 6 July 2013
    Rispondi

    Molto bella e densa di significati ……. Complimenti !!!

  2. Marcello Lazzeri 6 July 2013
    Rispondi

    Poesia molto bella !!! … Parole che sanno acquietare ….. Parole profetiche per chi sa ascoltarle , ricche di significati reconditi … Complimenti !!!

  3. Filmena Martire 6 July 2013
    Rispondi

    La poesia è un non luogo e un non tempo che per il poeta diventa il suo luogo e il suo tempo interiore.E’ emozione archetipa ,insurrezione dell’anima,talvolta premonizione,eterna partenza e congedo,flusso che trabocca non soltanto dalle parole,che di per sè sarebbero vuote:”pietre o relitti di suoni senza voce” se non percorressero,attraversassero e nutrissero di nuova fame chi le ascolta.Le parole, nella mia poesia,sono sì testimonianza delle ferite sanguinanti di ogni esistenza umana ma anche la possibilità di un’altrove per una loro trasformazione.Le parole, dunque, come carezze sui nostri limiti e sulle colpe che noi ci diamo.

  4. Filmena Martire 7 July 2013
    Rispondi

    Cara Nuccia,
    leggere le tue poesie è stato davvero un piacere,mi sono purificata,commossa,gongolata nel proferire le belle parole,beata nel ripetere suoni di una lingua così ben forgiata:un godimento,come attrice e come persona e come donna.
    Una poesia malinconica la tua?Sì! Che domande! Passionale? Ma certo che sì! Malinconica e passionale, con la donna in trionfo,il dolore ben presente e la consapevolezza del potenziale umano,l’amore,tessuto in filigrana o sparato a tinte forti.
    Io, per me,vi ho trovato catarsi.Amarezza,denuncia,memoria e calore infinito,incanto e disincanto,bellezza,la tua ,forza,la tua,grandezza di cuore,.. grandezza di donna e di terra… terra e mare… come il Sud che canti con sublime struggimento.
    Daniela Marretti -attrice

    Teatro studio
    centro di ricerca e formazione teatrale
    via Ugo Bassi 72 -58100 Grosseto

  5. lorella bocchia 7 July 2013
    Rispondi

    Complimenti, poesia molto intensa anche se con un velo di malinconia. Parole…. che usiamo giornalmente, piene di significati, riempiono la nostra vita a volte monotona, a volte così piena, da non dare molto peso al loro sognificato. Dovremmo ascoltarci un pò più spesso per dare valore alle parole…..

  6. Fabiana 7 July 2013
    Rispondi

    Poesia delicata, un po’ struggente e dolcemente melanconica di chi cerca con le parole uno strumento di amore e non certo di “arma” pungente per far male.. Le parole sono tutto e spesso al giorno d’oggi nn ci si rende conto del valore profondo che hanno.
    Grazie per l’emozione che mi hai donato!

  7. Carmela Costanzo 9 July 2013
    Rispondi

    Dai suoi versi emerge una personalita’ poliedrica,ma soprattutto intimista( respiro ingoiato di nascosto).
    Poi con un guizzo improvviso, cerca il mondo e vuole che l’umanita’ colga i suoi messaggi come balsamo sulla propria anima….La sua poesia e’ una danza di emozioni! E’ una danza andalusa intorno al fuoco delle passioni,
    della vita!

  8. Filmena Martire 10 July 2013
    Rispondi

    Carmen,io so quando tu condividi il mio “vorrei guarire con le parole”e cosa significa abbracciare l’anima del mondo,sentirne il fremito che agita come le maree.Sì,dici bene, la mia ,anzi la nostra è una danza che torce mentre incalza.Noi siamo funamboli sulle ali della Poesia,folli che inseguono il ritmo di quel flusso che nasce con il verso e con esso muore.Noi siamo ascolto e liberazione di ciò che i sensi percepiscono e l’anima racconta.
    Grazie Carmen,bell’anima figlia della Musa con cui condivido il dono di esistere e di “poetare”.

    Nuccia Martire

  9. chiara buffone 10 July 2013
    Rispondi

    Dottoressa del corpo e dell’anima. soltanto con gli occhi della sensibilità possono “vedersi” sentimenti e sofferenze che necessitano di abbracci. anche di parole.

  10. Filmena Martire 10 July 2013
    Rispondi

    Grazie Chiara anche a te che “vedi”nelle parole ciò che mi appartiene:l’umanità e il cielo.

  11. Adriana Messina 11 July 2013
    Rispondi

    Bellissima poesia. Mi sembra banale qualsiasi commento, ma se le mie parole non sono adeguate, so che all’anima il messaggio è arrivato. Lì era destinato. Sono certa che solo ciò che è vuoto non arriva dove deve. E qualsiasi sia la guarigione desiderata (fisica o spirituale), passa attraverso la voce del cuore che parla ad altro cuore. Adriana

  12. Filmena Martire 12 July 2013
    Rispondi

    “Perchè più preziosi dei tesori di un forziere sono i tesori del corpo e prima dei tesori del corpo vengono quelli del cuore”. Nichren Daishonin.

    Grazie Adriana,tu conosci il cuore e. sai parlare ad un altro cuore .

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