Come anime scelte che si ritrovano, esordio di Gianni Verdoliva
Chi è Gianni Verdoliva
Personalità poliedrica, Gianni Verdoliva vive e lavora a Torino. E’ giornalista pubblicista, scrive per varie testate e collabora con il mensile Polizia e democrazia.
Diplomato counsellor professionista, indirizzo analitico-transazionale, è attualmente S.F.E.R.A. Coach.
Oltre alla scrittura, ama le tradizioni e la storia, l’arte e la natura, così spesso si ritrova a passeggiare per borghi medioevali o sentieri di campagna per godere di bei paesaggi, tranquillità e silenzio.
“Ho ancora un vecchio cellulare e non sento la necessità di possedere un i-phone o uno smartphone. Vivo bene lo stesso…” ci dice “certo, non disdegno del tutto la tecnologia, ma per me è un mezzo e non un fine. Mai fatto un vocale o un selfie… foto si, certo, in particolari momenti.”
Sognatore, ma pratico per necessità, crede ancora nella gentilezza, nel potere dei piccoli gesti, ecco perché manda cartoline, come ai vecchi tempi, per un pensiero speciale.
Appassionato di racconti di fantasmi e paranormale, ha esordito in narrativa con questa raccolta di racconti.
Per i più curiosi, ecco il suo sito
Di cosa parla Come anime scelte che si ritrovano
Venti storie accomunate dal mistero e da tutti quegli elementi che superano il corso ordinario della natura, che trascendono i limiti dell’esperienza e della conoscenza umana.
Ambientati tra campagne solitarie, antiche dimore o borghi disabitati, i racconti mixano elementi romantici e dell’orrore, tipici del romanzo gotico.
Percorsi intimi ed emozionanti di uomini, donne ed anime che si intrecciano con il sovrannaturale, in una giostra di emozioni e sentimenti.
Cosa ne penso
Se riandiamo con la mente alla storia passata dell’uomo,
troviamo, tra molte altre convinzioni religiose,
una fede universale nell’esistenza di fantasmi o esseri eterei
che sono vicini agli uomini ed esercitano su di essi
un’influenza invisibile ma possente.
In genere si crede che tali esseri siano spiriti
o anime dei trapassati.
(Carl Gustav Jung)
Una raccolta ad alto valore emotivo che porta il lettore ad immergersi negli abissi dell’io, nelle angosce, nelle paure individuali e collettive dell’essere umano. Ma non solo.
Con molto tatto e delicatezza, senza indulgere sugli aspetti più macabri, l’autore porta a riflettere sull’idea del dolore della mente e della serenità umana messa in pericolo dalle misteriose e profonde forze malefiche della natura.
Con abilità, drammatizza il realismo di certi ambienti con l’azione e la verosimiglianza della descrizione, e il lettore si immedesima totalmente nelle storie: energie magiche, male, presagi e morte, ma anche possibilità di rinascere e amore.
Facendo leva sull’interesse che l’uomo ha sempre avuto per l’occulto, sugli accadimenti inspiegabili e difficili da dimostrare empiricamente, queste storie affascinano per l’indecifrabilità degli eventi, come l’apparire di fantasmi, l’esistenza della vita dopo la morte, le esperienze di déjà vu e per l’amore che pervade tutto.
Visto da una prospettiva aristotelica, questo sentimento trova la sua sublimazione nella fusione con l’anima dell’amato, compiendo cosi’ uno dei piccoli passi che porteranno all’unita’ universale. Come dice il grande pensatore, infatti, l’universo è composto di cose separate che soltanto attraverso l’amore troveranno la loro unità.
Il concetto, ben amalgamato con gli altri temi, aiuta a godere, con un brivido di romanticismo e delizia, la trionfante irruzione del mistero e del paranormale.
La scrittura è snella, veloce e non fa un uso eccessivo di spiegazioni a discapito dell’azione e dei dialoghi. Il lettore sente la scena più che vederla, e in conseguenza, giunge a una propria interpretazione senza interferenze da parte dell’autore: lo Show, don’t tell è rispettato!
Un libro sicuramente consigliato.