Recensione “Io amo Amy” – Recensioni libri
“Io Amo Amy” di Stefano Michelini
Quarta di copertina
Un lutto insostenibile (la morte della figlia in un incidente aereo) e un medico che si trova a essere “autorità competente” là dove nessuno vorrebbe mai trovarsi. Una buca dantesca a più livelli, un incubo freddo, con ospiti inconsolabili di varia natura e provenienza e… un amore, un amore assurdo, un amore psichiatrico per una fragile rockstar, Amy Winehouse, che incarna, inconsapevole e indifferente, il lato oscuro di ogni aprirsi alla vita. Stefano Michelini (Lucca 1959), psichiatra e ricercatore scientifico, ha lavorato sia in Italia che negli Stati Uniti ed è stato, tra l’altro, il primo psichiatra nello staff di una squadra di calcio di serie A (Udinese, Napoli, Reggina). Ha pubblicato racconti su prestigiose riviste (Linea d’ombra, Nuovi Argomenti) e il romanzo “Sauna” (Portofranco 2000).
Cosa ne penso
“Io amo Amy” è un libro che ti assorbe bruscamente dentro la storia e, la vita, le emozioni dei personaggi diventano tue… Poiché, quello che vive in prima persona è Stefano, l’uomo camaleontico: a volte padre addolorato, a volte poliziotto o dottore, a volte l’innamorato incompreso e lei, Amy, la star divinizzata fino a tal punto che il suo fragile essere donna non può portare da sola il peso della fama. Adorata, desiderata alla follia ma sempre sola, donna, con il suo bisogno di amore puro che canta nel “Just friends” o “Love is a losing game”, l’irraggiungibile fanciulla che vive in un mondo tutto suo, come la Bella addormentata … L’unico che sembra aver capito la fragilità, l’unicità di questa ragazza dei tempi moderni ma dall’animo incompreso, e si trasfigura in colui che l’avrebbe potuta salvare da se stessa, Stefano Michelini ci apre un cunicolo nella vita di questa diva esattamente come hanno fatto l’acqua e il vento sul Monte Forato in Garfagnana, dove si ha l’effetto di un doppio tramonto; il sole, infatti sparisce una prima volta dietro la cresta del forato per riapparire, immediatamente dopo, attraverso il foro e questo succede pochissime volte all’anno, come rare volte nasce una Supernova nello Spazio…
Le prime pagine di questo libro ci appaiono un po’ crude, poi più ci entri dentro, ti senti rapire… Percepisci come un buco nero e desideri lasciarti cadere in quel buco, anzi fai quel salto nel vuoto, a strapiombo per vivere fino alla fine l’emozione di questa nuova scoperta… La scrittura è moderna, veloce, scarna ed a tratti brutale. È incredibile come l’autore, in alcune pagine, riesca a trasformare la trama in pura poesia. Un libro bellissimo, intenso, emozionante quanto crudo e puro come i sentimenti e le emozioni che ci fa vivere dalla prima all’ultima pagina. Difficilmente potremo trovare altri autori che abbiano il coraggio di usare un linguaggio così schietto e che al tempo stesso ci facciano vivere sensazioni cosi forti.
Come sempre leggere gli articoli sui giornali e i libri che scrive Stefano Michelini è strabiliante, intrigante, imprevedibile… ma io ho avuto il privilegio di conoscere in primis il dottore, da subito accogliente, come un Grande fratello, accomodante e profondo, di un’intelligenza soprannaturale… per poi arrivare in punta dei piedi all’uomo che è Stefano, in apparenza un congegno extraterrestre perfetto, un alieno difficile da penetrare per intuire la delicatezza di una farfalla…
Elena Iordache